Voglio morire, basta

Inviata da Noe213 · 26 dic 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Ciao a tutti. Ho 24 anni. La mia vita è stata una merda. Sono sempre stata zitta, in un angolo, strana, pensavo di essere pure normale, che illusa di merda. Insomma, non ragionavo mai con la mia testa e neanche ero attenta a varie cose, oltre ad essere scattante e fare la vita delle altre persone. Racconto brevemente la mia storia e la mia voglia di morire perché non trovo più luce ne speranze e la mia anima ormai sta urlando, vorrei piangere tutti i giorni perché ogni cazzo di giorno è un incubo, un inferno. Da piccola, ho avuto sempre pochi amici, mi arrabbiavo, ero schiva, avevo problemi di equilibrio e coordinazione ogni tanto. Quando volevo fare i giochi con le altre bambine, stavo male perché sentivo di non riuscire e mi veniva questa angoscia, questa paura di essere diversa. Ancora, medie, studio tipo troppo rispetto a tutti gli altri, ma quando studio non mi sento li, come mi succedeva pure alle elementari, e prima di memorizzare una cosa ci voleva davvero tantissimo, sia alle elementari che alle medie. Nonostante questo, passo bene l’esame di terza, rodendo però per quelli che avevano preso molto più di me. Io avevo sempre l’ansia in ogni situazione sociale e quando dovevo stare con gli altri ero zitta, non avevo creatività, nessun tipo di spontaneità e altro. Arrivo alle superiori. Stesso problema del cazzo che mi tengo dentro perché ormai pensavo di essere fatta così. Studio abbastanza, non molto come prima, ottengo buoni risultati, ma non parlo con le altre persone, ne mi confido, ne uso diverse parole, ne parlo di viaggi e varie cose, ne mi guardo così intorno, ne sono spontanea. Ultimi due anni delle superiori inizio ad avere problemi di memoria, crisi di pianto in ogni situazione sociale a casissimo, andavo in bagno perché mi sentivo confusa dappertutto, piangevo e poi mene tornavo nel posto principale facendo finta che nulla fosse successo. Per non parlare delle canzoni che ascoltavo: sempre le stesse, manco uno sforzo cognitivo per scoprire Battisti, Lucio Dalla, Mogol e tutto il resto appresso di autori stranieri, la loro storia ed altre curiosità. Tutti quelli intorno a me crescevano tranne me. Ogni persona intorno mi sembrava avere più successo, pensavo che stesse meglio di me e quando vedevo persone che conoscevo stimarsi a vicenda mi veniva una rabbia dentro, mi incazzavo e dicevo:”perché non posso essere come lei? Perché non posso essere come lui?” Eh niente, maturità fatta, sembra che la memoria sia tornata abbastanza apposto, ma ovvio che se non parlavo, ne ragionavo, ne mi guardavo così intorno senza prendere spunto dagli altri dove pensavo di andare. Avevo questa cazzo di bolla intorno che mannaggia a me oggi se mi avessero preso in giro avrei mostrato i denti. Avevo tante potenzialità e qualità per poter riuscire molto bene nella vita, ma nulla, non sapevo come sfruttarle ne dove indirizzarle. In giro mi sentivo sempre un alieno, guardavo nel vuoto e non intervenivo mai. Mi sentivo sempre la scema del villaggio. Ma sia mai che fosse questo il problema: il problema per me allora era il metodo di studio perché il mio ex mi disse che non lo avevo e quindi iniziai a fissarmi su sta cazzo di cosa per un sacco di tempo, ci avrò perso dei mesi dietro a sta cazzo di storia in cui ogni giorno ripetevo sempre la stessa identica frase, non che le altre volte in generale non ripetessi le stesse frasi o fossi aperta, ma comunque… Passa il tempo, esco da scuola, provo ad entrare all’università. Crisi numero uno di perdita di memoria. Basta, non farò nulla nella vita. Provo a cercare lavoro, nessuno mi prende. Penso al suicidio come unica soluzione. Vado da uno psichiatra e da una psicologa, la mia memoria riprende alla grande, studio per dei test d’ingresso, li passo e faccio 11 esami in due anni e mezzo. Ma ovviamente non è finita qui. Blocco, perdita di memoria, crisi d’identità, perdita di riflessi, confusione in giro, non mi vengono le parole. Dura da gennaio dello scorso anno e sto ancora così. Il mondo mi fa schifo e mi sento una stupida, una nullità, non servo a nulla, quando mai sono servita a qualcosa. Trovo una persona di cui mi innamoro follemente, ma allo stesso tempo io mi odio, non mi piaccio, mi sento senza energie perché penso di aver sprecato la mia vita. Per dirvi che a volte manco riesco a dire i nomi degli alimenti, a ricordarmi un menu, una via, più nomi, zero vaffanculo. Okay, spesso mi tremano le mani, inizio ad avere ancora più perdita di memoria e non mi sento di star facendo le cose io. Ormai la mia vita è un inferno. I miei parenti mi devono ricordare le medicine, le cose da fare, certi nomi, quando devo descrivere qualcosa faccio fatica, mi mangio le parole, ma è perché non l’ho mai fatto prima, non mi veniva naturale di essere in corsa come tutto il mondo. Ero sempre quella più lenta, quella più strana, quella nel suo mondo del cazzo perchè nell’esterno stavo male. Nessuna amica sincera, nessun gruppo serio, nessuna esperienza particolare, nessun hobby o passione che mi abbiano aiutato a tirarmi fuori. Nulla. Sempre interessi superficiali, comportamenti ripetitivi, non utilizzo di aggettivi ecc… per descrivere, nulla. Mi ricordo sempre che io leggevo, imparavo a memoria, solo memoria, niente comprensione, da sempre. Ma mica me ne sono accorta. Mi sono accorta oggi all’università dove sta venendo fuori tutto ciò, ma io sono stufa di vivere e di essere me, di svegliarmi tardi al mattino, di non avere forze, di essere una deficiente che non ha mai fatto nulla nella vita. A parlare, zero, comunicare, zero, fare qualcosa di manuale, zero. L’unica cosa che so fare è scrivere per dire i miei problemi oppure scrivere qualche pensiero. Basta. È vita questa? No, non lo è. Ovviamente, voglio morire piuttosto che vivere in questo modo. Io non so per quale caspita di motivo non mi sia accorta di tutto ciò da più piccola. I miei pure avevano davanti tutto ciò, tutto. La mia distrazione, le mie perdite di memoria, le mie poche amicizie, la mia lentezza, ma nulla :”Lei è fatta così”, ripetevano. Ma quando ti ripetono cose delle figure genitoriali o di riferimento, tu ovviamente ci credi, nonostante senti un disagio, senti di essere strana e di essere sempre così infelice e non ti sai spiegare nulla. Sono sempre, ma sempre stata presa in giro, pure ora a volte quando vado ad un corso di teatro che sto frequentando. Prima di andare, attacco di panico, pianto, mi manca il respiro. Vado la, prima che mi venga fuori qualcosa ce ne vuole cazzo. E li c’è pure la persona di cui mi sono innamorata e lui si è innamorato di me (come cazzo ha fatto, non lo so proprio). Ho perso anni di vita, esperienze, film, cose, gite, posti ecc… perché sono una cogliona che non è mai stata in grado di parlare, di pensare e di usare il suo cervello in una maniera degna risolvendo questi problemi. Ma ovvio, mica li riconoscevo. Tutti i miei 24 anni sono stati merdosi, tutti, li butterei nel cesso. Sono stanca di vivere. Purtroppo è così. Non potrò mai recuperare il tempo perso e non potrò essere una persona diversa. Questa cosa mi assilla e mi fa stare male. Sto facendo dei test cognitivi, ma io penso di essere ritardata vaffanculo. Ma perché nessuno lo ha scoperto prima? Io ormai dentro ho una rabbia impressionante e non faccio altro che pensare alla morte. Fossi stata diversa, oggi sarei sicuramente più felice stando con questa persona, invece niente, niente di niente. Perché ero così cieca per non accorgermi di queste differenze grandi? Non so come ammazzarmi, ma in qualche modo lo farò, non so quando. Non posso vivere così. Spero capiate che cosa intendo, ma è la situazione più brutta sulla faccia della terra. Questo nodo in gola poi… manco respiro. Fatemi sapere che cosa ne pensate perché io ormai non lo so più. Dico a mia mamma che sono stupida, lei non mi crede, nessuno in famiglia crede che io abbia tutti questi cazzo di problemi. Volevo solo essere normale, un po’ più normale. Comunque, non ho niente in testa, zero, non mi sento nulla, blackout. Buona giornata. Sono davvero al limite.

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