Doc e incapacità a mnostrarmi
Buongiorno,
sono una donna di 29 anni e da che ho memoria soffro di doc, (aggiungo anche adhd ma non so se questo possa influire su ciò che voglio scrivere oggi), da che ricordi ho sempre avuto ossessioni e compulsioni, sono seguita, ma mi rendo conto che nonostante la terapia sia strettamente confidenziale, fatico molto a parlare di tutto quello che ho in testa, non riesco davvero a parlare di ogni cosa, espormi con il mio viso e il mio nome davanti a qualcuno mi mette in una condizione di disagio molto alto ecco perché con la mia psicologa non parlo proprio di tutto, so che sbaglio, ma è più forte di me.
Un pensiero che faccio spesso è questo: (che non espongo perché mi sembra di fare la vittima e di essere irritante): nonostante io soffra di doc riesco a lavorare o fare cose quotidiane, non perché non abbia compulsioni od ossessioni, ma perché mi spingo e mi obbligo a farlo, nonostante in ogni momenti della mia giornata io viva di ossessioni e anche compulsioni che faccio nella mia testa incessantemente se sono al lavoro davanti alle persone, nel momento che per esempio vado al bagno sfogo le compulsioni fuori dalla mia testa e le faccio proprio, io vivo costantemente ogni giorno e momento col doc, non è che si annulla durante certi momenti della giornata, ma nonostante questo porto avanti la quotidianità di ogni giorni e di ogni persona e questo sembra che faccia passare il mio problema in secondo piano come persona di serie B, non riesco a far comprendere davvero nemmeno a chi ho intorno il grande vortice caotico continuamente in movimento nel mio cervello. Ma anche se ho questo pensiero non riesco a formularlo a voce, non voglio sembrare lamentosa, frignona o vittima, mi risulta però sfiancate, anche perché sono arrivati in momenti ad avere periodi, come questo in realtà, di ansia sfiancata e allerta perenno sul chi va là 24/7, ciò che mi circonda in questi periodi è una bolla assoluta di caos e angoscia e anche terrore verso il futuro, o meglio verso il non avere un futuro, che non riesco a far esplodere. Ho provato a parlare del mio disagio, ma durante la terapia sono anche abbastanza amichevole e sorridente a volte un po' persa, ma non esce e non si percepisce, secondo me, assolutamente questa turbamento da seconde parti o comunque non viene percepito appieno...
Il mio punto non è tanto trovare una soluzione ora, ma avevo bisogno di sfogare questo particolare pensiero, avevo bisogno di farlo senza avere il mio viso davanti a qualcuno, senza essere vista e guardata, avevo bisogno di farlo attraverso uno schermo per permettermi di porre dei paletti e dei confini che mi facessero sentire leggermente più a mio agio, l'idea di espormi così tanto di persona mi fa rabbrividire per ora (inoltre le poche volte che ho provato a farlo sono scoppiata a ridere con una risata stridente e l'intento di fare battute per buttarla sul ridere e farmi prendere alla leggere per non risultare come una persona capricciosa, infantile e noiosa), spero di poterlo superare presto e ringrazio per questo spazio che permette a molti, come me, di trovare un po' di agio.
Grazie mille.