Buongiorno, scrivo per raccontare delle cose che mi ha detto e fatto capire di recente il mio fidanzato e per avere altri punti di vista esterni. Recentemente la mia psicologa mi ha accennato alla possibilità di andare da uno psichiatra per farmi prescrivere uno stabilizzatore dell'umore (non mi ha detto che devo prenderlo mi ha solamente proposto la cosa e mi ha detto di pensarci), e io questa cosa con un pò di riluttanza l'ho raccontata al mio ragazzo. Lui non l'ha presa bene, perché nonostante smentisca sempre è evidente che ha molti pregiudizi a riguardo (è cresciuto in un paesino molto piccolo e credo che questa cosa abbia influito molto, perché tutti i suo amici e anche gli adulti ho notato che sono molto incentrati sulle cose pratiche e tendono sempre a sminuire qualsiasi cosa riguardi le emozioni e la salute mentale), io ero riluttante a raccontarglielo proprio perché amche in passato, quando non avevo ancora intrapreso la terapia, mi aveva molte volte fatto capire che non voleva sentire parlare di nulla che riguardasse appunto le emozioni o la salute mentale che si trattasse di me o di altri, facendomi sempre rimanere molto ma molto male visto che comunque esco da una situazione familiare complicata e sentivo il bisogno di sfogarmi. Comunque fatto sta che lui ha preso male questa cosa e si è messo a dire tutta una serie di cose tipo "eh poi quello che deve sorbirsi gli effetti collaterali sono io" "eh ma lei come fa dopo 4 volte a consigliarti una cosa così" "ma loro lo fanno per guadagnare" e come se non bastasse stamattina mi ha letteralmente detto che lo imbarazzo e lo faccio vergognare perché gli creo problemi e vivo in un mondo completamente diverso dal suo, al che io gli ho risposto che se voleva solo compagnia era meglio che si prendesse un cane. Opinioni?
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29 LUG 2023
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Buongiorno, la mia opinione è che deve dare priorità assoluta alla sua salute e al benessere psicologico. 4 incontri sono sufficienti per fare una diagnosi psicologica e richiedere la conferma da parte di una psichiatra. La sua psicologa è stata molto corretta dato che le ha suggerito di chiedere anche la diagnosi da parte di una psichiatra che può confermare o meno il parere della psicologa e fare una prescrizione di conseguenza. Ciò significa che sarebbe il parere di due professioniste titolate a fare diagnosi di cui una abilitata alla prescrizione di farmaci. Detto ciò, non bisogna avere paura degli effetti collaterali dei farmaci. Ad oggi gli psicofarmaci hanno ottimizzato gli effetti benefici e ridotto quelli indesiderati, inoltre attraverso periodici esami clinici e controlli con la psichiatra potrà fare la corretta titolazione (cioè trovare la dose giusta) al fine di far in modo che i farmaci siano efficaci, senza darle fastidio.
Non so a quali comportamenti imbarazzanti si riferisce il suo ragazzo. Tuttavia, gli stabilizzatori dell'umore avrebbero un effetto positivo per farla essere più equilibrata e ridurre l'impulsività nell'agire le sue emozioni con comportamenti disfunzionali.
Tuttavia, la invito a riflettere se questa persona è davvero in grado di stare con lei. Il fatto che provi vergogna a causa della sua malattia è più legato ai pregiudizi che ha verso la patologia psicologica che ad effettive problematiche che lo riguardano. Questa riflessione è importante che la faccia con la sua psicologa, anche per comprendere se questa persona può aggravare il suo stato psicologico, innescando un circolo vizioso di emozioni disforiche e sintomatologia.
29 LUG 2023
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Cara Math, ancora oggi ci sono molti pregiudizi verso percorsi terapeutici volti al benessere psicologico, a volte vengono stigmatizzati, altre vengono svalutati e ritenuti inutili. Spesso coloro che hanno queste opinioni non hanno una "spiccata" intelligenza introspettiva (una tra le molteplici intelligenze che abbiamo), e hanno difficoltà a leggere le emozioni e ad avere u linguaggio emotivo (alessitimia). Detto questo sta a lei comprendere se ci sono le basi per una relazione reciproca e costruttiva, ne parli con la sua terapeuta.
Un caro saluto
Dottoressa Aniela Corsini
29 LUG 2023
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Cara,
la invito a parlare di queste tematiche con la sua psicologa, la quale sapra' certamente suggerirle altre chiavi di lettura in relazione alla reticenza del suo ragazzo e anche alla sua, altrimenti non cercherebbe altre opinioni in merito.
Prendere o non prendere gli stabilizzatori dipende dalla sua fiducia in relazione alla valutazione clinica che chi la sta seguendo ha ipotizzato, quindi se sente che questa sta in qualche modo venendo meno, dovrebbe aprirsi con lei e parlargliene senza pregiudizi o paure.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.
29 LUG 2023
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Gentile Math, purtroppo in Italia c'è ancora molta resistenza verso tutto ciò che riguarda la salute mentale. Purtroppo la tendenza a sottovalutare questo aspetto della salute ha conseguenze gravi come, ad esempio, portare all'abuso di psicofarmaci (senza alle spalle una psicoterapia o un trattamento per risolvere il problema alla radice ma come unica soluzione al sintomo) o le conseguenti malattie fisiche derivanti dal malessere mentale. Con conseguente ricaduta sul sistema sanitario.
Se il suo ragazzo non la supporta per questo aspetto della sua vita mi dispiace molto. Mi sembra che sia più centrato sui bisogni suoi che sul benessere tuo. La salute, però, è la tua ed è fondamentale che tu te ne prenda cura indipendentemente dai pregiudizi del tuo ragazzo. Se la terapeuta ti ha suggerito uno stabilizzatore e potresti stare meglio perché escluderlo? Se il tuo ragazzo ti ama veramente e veramente tiene a te e al tuo benessere capirà. Se il tuo modo di essere e il tuo modo di pensare non gli vanno bene perché conta di più quello che gli altri pensano, vale la pena chiedersi quanto ci sia spazio per l'amore in questa coppia.