Problemi con il figlio del mio fidanzato

Gentile Jessica,
forse nell'iniziare la storia col suo ragazzo e nel considerarne la paternità addirittura un valore aggiunto ha molto sottovalutato le difficoltà e le complicazioni derivanti dalla situazione.
In effetti lei non può sostituirsi alla madre del bambino ma potrebbe migliorare il rapporto con lui non considerandolo un rivale.
Contemporaneamente potrebbe sensibilizzare il suo partner a trovare un migliore accordo con la ex-moglie nel condividere i tempi e le modalità dell'accudimento del bambino.
In ogni caso la sua posizione è delicata per cui potrebbe giovarsi di un sostegno psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Carissima,

fate intervenire i legali che hanno affidato il bambino alla madre, vista la giovane età. Non siate aggressivi con lui, ma rassicuratelo. Lui preferisce papà perchè evidentemente non sente da parte della mamma un vero interessamento. Potrebbe essere che la madre del bambino sia una persona immatura che non è capace di assumersi delle responsabilità. Non temere per il tuo futuro. Quando sarà il momento facilmente troverai il modo di allevare tuo figlio, sulla spinta della tua unione con il tuo fidanzato.
Fatemi gentilmente sapere come vanno le cose.
Colgo l'occasione per augurarvi un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Gentilissima, i suoi problemi non sono causati da questo bambino, ma dall' incapacità del suo fidanzato di chiarire la situazione
con la madre del figlio e di mettere i giusti confini, facendo rispettare gli accordi che sono stati presi al momento della separazione.
Il bambino, fa il suo lavoro di bambino; è normale il suo comportamento. Sono gli adulti che dovrebbero gestire la situazione da persone mature e adeguate. Tra le altre cose, questo comportamento danneggia notevolmente il bambino rendendolo insicuro e
confuso. Le suggerisco di parlare apertamente con il suo fidanzato, esprimendo i suoi dubbi e le sue perplessità, tra l'altro
pienamente condivisibili. Ritengo vi sarebbe di grande aiuto intraprendere una terapia di coppia per essere guidati nella scelta delle strategie giuste da adottare per poter affrontare al meglio la situazione, evitando così incomprensioni, sensi di colpa e conseguente sofferenza da parte di tutti. Le faccio davvero tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Buon pomeriggio
Sicuramente la situazione è molto complicata.
Ma il giudice non ha stabilito, quanto deve stare il bambino con la mamma e con il papà?
Basta attenersi alla sentenza.
A voi consiglio un percorso da uno psicoterapeuta per farvi aiutare a gestire il bambino
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Cara Jessica, grazie per aver condiviso con noi un pezzettino della tua storia.
Indubbiamente ci sono delle questioni che il tuo compagno dovrebbe definire e sistemare con la madre di suo figlio, purtroppo però questo esula dalle nostre possibilità di azione. Queste dinamiche tra di loro stanno anche avendo delle ripercussioni sul bambino, che è probabile sperimenti un'elevata ansia, il che lo porta a mettere in atto questi comportamenti così richiedenti: il piccolo potrebbe essere molto spaventato o sentirsi solo, e purtroppo a quell'età non si dispone della maturità sufficiente per affrontare gli eventi con razionalità, si è solo bambini e, in quanto tali, si fa ricorso a quel che si può di fronte ad emozioni così spaventose.
Purtroppo con questo comportamento - indubbiamente messo in atto in nome dell'amore per il suo bambino e come conseguenza delle dinamiche relazionali con la sua ex-compagna - il tuo partner si sta concentrando esclusivamente nel ruolo genitoriale, ignorando la figura che lui rappresenta per te e, in qualche modo, accantonando per il momento i tuoi bisogni e le tue richieste, ma anche non assumendosi le sue responsabilità nei tuoi confronti.
Sei stata e sei tutt'oggi molto coraggiosa a prenderti carico di questa situazione, per il bene che vuoi al tuo fidanzato: tuttavia sento che in qualche modo tu possa star cominciando ad annullare te stessa in questa relazione. Accantonare i propri bisogni genera tristezza, rabbia e frustrazione: emozioni molto forti che sarebbe importante sempre tenere d'occhio, poichè tanto generative quanto distruttive.
In una coppia è importante essere l'uno il sostegno dell'altro, ma questo deve essere reciproco ed è importante non caricare eccessivamente il partner di un peso che non può sopportare: l'esito è inevitabilmente la rottura.
Mi piacerebbe approfondire, infine, la sua riflessione: "Io so che probabilmente dovrei lasciar perdere questa storia perché ha una situazione veramente troppo complicata ma sto male al pensiero che la nostra storia debba essere interrotta a causa di persone esterne e non per nostri problemi di coppia". Noi siamo responsabili delle nostre azioni, decisioni e scelte: l'ambiente intorno a noi ci fa delle richieste, ci plasma, ma noi abbiamo sempre possibilità di movimento e cambiamento. Indubbiamente il tuo fidanzato ha avuto una vita burrascosa, avrà dovuto sottostare a richieste a cui non era pronto a rispondere e si sarà sentito un adulto prima del tempo, rinunciando a parte della sua adolescenza per prendersi cura del bambino. Tuttavia, inconsapevolmente, contribuisce alla sua situazione e al contempo possiede le risorse per uscirne - nel caso in cui questa non gli stesse sufficientemente bene. Ricordiamoci, infatti, che spesso crediamo di non aver la forza per risolvere una determinata difficoltà, semplicemente perchè il cambiamento ci spaventa e ci richiedere di metterci in gioco attivamente. Il tuo compagno dovrebbe approfondire quali sono le ragioni che lo legano all'interno di questa situazione e perchè sente così faticosa la possibilità di uscirne, anche se questo potrebbe essere positivo, portando ad una crescita della vostra relazione.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Buongiorno Jessica,
posso solo immaginare la fatica nel vivere questa situazione. Purtroppo, le separazioni possono sconvolgere alcuni equilibri.
Nel caso da lei descritto emerge un rapporto fusionale tra il suo compagno e il bambino; di conseguenza è come se lei fosse l'estranea e, in quanto tale, non riconosciuta nel suo ruolo. Probabilmente, anche il suo compagno non vive bene questa situazione: dalle sue parole, sembra che i sensi di colpa che sta vivendo a causa della separazione lo spingano ad annullarsi completamente. Da qui, il dormire con il figlio, l' assecondare ogni sua esigenza e il non mettere dei confini. A mio avviso affidarsi ad un professionista per approfondire ciò con lui potrebbe aiutare tutto il vostro nucleo familiare: lei a diminuire la propria frustrazione, il suo compagno e il bambino ad interrompere questa simbiosi, ad aprirsi al rapporto con gli altri e, di conseguenza, anche con lei.
Spero di esserle stata utile e rimango a sua disposizione per un colloquio, anche online.

Cordialmente
Dott.ssa Beatrice Mastrilli

Nelle relazioni è importante che ognuno abbia il suo spazio. Evidentemente in questa relazione non le viene dato. Non perda l'entusiasmo di diventare mamma e si prenda i suoi spazi in questa o in un altra relazione.....

Nelle relazioni è importante che ognuno abbia il suo spazio. Evidentemente in questa relazione non le viene dato. Non perda l'entusiasmo di diventare mamma e si prenda i suoi spazi in questa o in un altra relazione...

Nelle relazioni è importante che ognuno abbia il suo spazio. Evidentemente in questa relazione non le viene dato. Non perda l'entusiasmo di diventare mamma e si prenda i suoi spazi in questa o in un altra relazione.

Nelle relazioni è importante che ognuno abbia il suo spazio. Evidentemente in questa relazione non le viene dato. Non perda l'entusiasmo di diventare mamma e si prenda i suoi spazi in questa o in un altra relazione