Problema psicologico o fisico?

Buonasera, sono un ragazzo di 23 anni e ho un iter psichiatrico abbastanza importante. Vi chiedo aiuto per un dubbio che ultimamente mi crea un po' di preoccupazione.
Io attualmente sto seguendo un percorso di cura in una comunità psichiatrica. La mia diagnosi è quella di disturbo di personalità schizotipico.

Adesso, pur risiedendo come utente di questa comunità, sto conducendo una vita abbastanza normale: porto la macchina, lavoro come posso e ho dei rapporti amicali e familiari abbastanza regolari. La situazione, rispetto al 2020, quando non riuscivo ad uscire di casa perchè spaventato dalle persone o semplicemente dall'ambiente circostante (era l'anno del lockdown, avevo 20 anni e la mia salute mentale era deteriorata molto rapidamente), è sicuramente migliorata: da lì è cominciato il percorso di risalita, mi sono affidato a una psichiatra della Asl che mi ha consigliato il ricovero in clinica (ci sono stato per 4 mesi) e successivamente il passaggio a questa comunità in cui ormai risiedo da due anni.

Mi sembra tuttavia di non aver fatto progressi nell' ultimo anno circa (anzi forse la situazione è un po' peggiorata) e da qui il dubbio suddetto che ho da un po' di tempo:
Come faccio ad essere "sicuro" che il mio disagio psicologico, che ormai è presente da parecchi anni, sia dovuto a problemi di traumi infantili, relazionali, paure che non riesco a superare eccetera... (problemi quindi di natura psicologica) oppure semplicemente a una disfunzione di tipo "neurologica" fisica come possono essere una carenza di nutrienti al cervello, una questione di ormoni o addirittura, esagerando, un tumore o una malattia degenerativa?

Premettendo che l'ipotesi più probabile è sicuramente una via di mezzo tra le due, i farmaci che prendo (zoloft 50mg e quetiapina 300mg die) dovrebbero curare la parte fisiologica ma, come dicevo, a volte mi sembra di star peggiorando e, essendo passato per clinica, comunità, psichiatri e psicologi vari, ho notato che, quasi sempre in questi luoghi, si presta attenzione solo alla parte della terapia psicologica "a parole" e io, ad esempio, non ho mai fatto una risonanza magnetica nè un elettroencefalogramma.

Ovviamente prima di postare questa domanda, ho chiesto confronto alla mia psicoterapista che ha attribuito questa mia insicurezza al periodo difficile che sto passando ma, pur essendone consapevole, io il dubbio ce l'ho ancora.

Il fatto è che, avendo questa incertezza, non riesco a lavorare in modo assoluto sui miei comportamenti e sui miei stati d'animo perchè, qualsiasi feedback riceva in terapia, sono sempre portato a pensare che "non posso farci nulla perchè è un problema fisico" e questo mina di conseguenza la mia fiducia nella psicoterapia che seguo, che da un lato vedo quindi come inutile e mi porta ad avere un atteggiamento rassegnato.
Forse mi converrebbe davvero fare una visita neurologica approfondita?

Spero che abbiate capito il problema e che possiate consigliarmi,
Grazie