Buongiorno,
Sono una ragazza di 20 anni e sto avendo dei seri problemi a capire cosa ci sia he non va.
Da qualche tempo mi sento con un ragazzo che mi piace molto, con lui ho delle splendide conversazioni e mi sento molto a mio agio con lui, ma dopo averlo visto pochi giorni fa dopo tanto tempo (infatti lui abita a in un'altra città e negli ultimi tre mesi non ci siamo visti se non in videochiamata) mentre mi baciava mi è venuto quello che non potrei descrivere in altro modo se non come il principio di un attacco di panico.
Io credo di provare dei sentimenti anche abbastanza profondi per lui però il concetto del bacio, così come anche della fisicità, che nella mia testa accade senza problemi, nella realtà mi sembra impossibile da realizzare senza che io provi fastidio o disagio.
Premetto che non sono mai stata una persona che ha mai particolarmente avvertito attrazione verso qualcuno (anzi, posso onestamente dire che alcuni desideri che sono certe che le altre persone provano, e che credo pure siano normali, non mi attraggono per nulla) e inoltre due anni fa ho subito delle attenzioni sessuali indesiderate che probabilmente ancora oggi mi causano problemi.
Cosa posso fare? Sono io che sono sbagliata? Ho anche considerato l'idea di essere asessuale ma onestamente non vorrei spingermi in delle ipotesi così azzardate.
Grazie per l'attenzione
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31 MAG 2020
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Cara Lorena, vi sono molti motivi per i quali Lei può esperire queste difficoltà. Una cosa è certa: non è sbagliata! Che sia un Suo modo di essere nel mondo (ad es, asessualità) o che sia il frutto di una difficoltà momentanea, quello che sta affrontando è importante perché consente di comprendersi meglio e Le da l'occasione di parlarne con qualcuno per risolvere questa sensazione spiacevole che riporta. Per poterLe dare una risposta e necessario declinare queste esperienze dentro la sua storia di vita: relazioni precedenti, esperienze difficili che Lei accenna, modi di essere nel mondo e di emozionarsi, eccetera. Ha valutato di chiedere una consulenza psicologica individuale? Sarebbe il metodo migliore per dare un significato alla Sua difficoltà. Può valutare anche una consulenza online. In bocca al lupo! A disposizione, cordialità, DP
3 GIU 2020
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Buongiorno Lorena.
Partirei dallo sgombrare il campo da giudizi: lei non ha nulla di sbagliato, c’è qualcosa che le crea disagio e il punto è quindi capire cosa sia e cercare di far sì che lei stia bene in qualunque situazione desiderasse trovarsi, il punto non è dunque aggiustarla o correggerla.
Visto il mezzo per forza di cose le notizie che dà di lei non possono essere del tutto esaustive. Ad esempio non sappiamo come vivesse la fisicità nelle eventuali precedenti relazioni e se il modo in cui la viveva è cambiato o meno dopo le attenzioni sessuali sgradite di cui scrive. La sensazione quasi di panico che riferisce non è quindi il segno di qualcosa di sbagliato ma un segnale teso a comunicarle che qualcosa di sé è vissuta come non del tutto al sicuro, perché non del tutto accolta o in pericolo o in conflitto con qualcos’altro di noi (i motivi possono essere diversi). E’ in ogni caso una parte di lei che vuole essere ascoltata. E’ possibile che il suo vissuto con l’intimità fisica abbia a che fare (non possiamo saperlo con certezza) con quanto accaduto due anni fa: quando ci sentiamo minacciati la nostra mente diventa suscettibile a stimoli e contesti che anche solo vagamente sono riconducibili alla situazione di pericolo. E’ un’automatismo che vorrebbe proteggerci ma paradossalmente ci crea disagio o sofferenza. Capire cosa il suo vissuto vuole comunicarle è il primo passo. Tornare a sentirsi al sicuro o accolta o accettarsi in tutte le parti di lei: questo è il passo successivo. Non è un processo immediato ma è certamente tutt’altro che impossibile. Già capire il significato di quanto le accade renderà tutto meno faticoso e spaventevole. Cerchi una/o psicologa/o a cui senta di potersi rivolgere.
30 MAG 2020
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Cara Lorena, può capitare che la nostra ansia sia così forte da condizionare anche la nostra fisicità e la possibilità di lasciarsi andare. Ci sarebbero molti dettagli da approfondire ma sicuramente le consiglio di non elaborare pensieri così negativi e difficili da accettare, non prima di aver incontrato un professionista che può sicuramente schiarirle le idee. Avrebbe sicuramente bisogno di lavorare sui sintomi dell’ansia e sui pensieri automatici negativi che la condizionano fortemente. Se il problema si rivelasse soprattutto di tipo sessuale potrebbe lo stesso lavorarci con un addetto ai lavori. Non si scoraggi.
Un caro saluto, Dottoressa Conte