preliminari rapporto anale

Igre,
le informazioni in questa domanda non sono molte. Se questa situazione sta creando delle diffiocoltà nella vostra relazione potreste provare a rivolgervi ad un professionista, sessulogo o psicologo.
Sicuramente è importante mantenere un buon livello di comunicazione all'interno della coppia. Parlate tra voi di quello che è successo. I rapporti sessuali non sono sempre perfetti, sopratutto quando, come racconta, si sperimentano nuove attività.

In linea di massima le variabili potrebbero essere moltissime (ad esempio utilizzo o meno di lubrificante, intensità, paura, dolore, etc.) e non è facile quindi dare una risposta valida e univoca domanda.

Dott. Matteo Mantovan

Igre,
il suo messaggio svelto non dà molto modo di comprendere l'accaduto, soprattutto emotivo, ma mi viene anche da immaginare che non è il caso, per voi ma neanche per noi qui a dare risposte, di appesantire questo episodio facendo gravi e approfondite interpretazioni o chiedendo altro.
Io direi che il sesso migliore si fa (si dovrebbe fare?) attraverso esperienze neppure troppo drammatizzate, perfette, "quadrate".
Perciò, questa cosa della vostra esperienza di sesso anale magari va accettata così nella sua forma smarginata, in primo luogo perché il sesso anale, così come altre forme di sesso, non sono un obbligo e non c'è un modo esattissimo di farlo, secondo perché può anche essere che questo sesso anale non sia esattamente la pratica preferita dalla sua partner se questa, dopo, non si sente a suo agio.
Il sesso, ricordi, deve essere bello prima del sesso, durante il sesso, e dopo il sesso.

Non aggiungerei altro
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

Strascichi di moralismi interiori?

Buongiorno, credo che tutto ciò di cui ha bisogno sia sotto i suoi occhi e qualsiasi investigazione o interpretazione sarebbe una pratica iatrogena metafora della penetrazione che la sua compagna ha rifiutato. Nel sesso, sperimentare è bellissimo, ma quando emerge una sofferenza, psicologica o fisica che sia, occorre fermarsi e prendere atto che una pratica sessuale non è fonte di piacere (o lo è fino ad un certo punto), anzi è fonte di sofferenza.
Come si suol dire con un'espressione gergale: "non ve lo ha ordinato il medico" di avere rapporti anali. Se la sua ragazza non se la sente, è bene non pressarla, non indagare, né richiedere pareri o consulenze che sarebbero solo una collusione con il SUO desiderio. Mostri al contrario comprensione verso la sua ragazza e si scusi per averla, pur senza intenzione, esposta ad una stimolazione che l'ha fatta stare male.
Fate mente locale, insieme, su come avete maturato la decisione di cimentarvi nei rapporti anali e cercate di stabilire se davvero è un desiderio di entrambi o la sua ragazza ha cercato di spingersi più in là rispetto alle sue preferenze sessuali per gratificarla e per adeguarsi ad un "dover essere" donna disinibita, sessualmente spregiudicata e così via, di stereotipo in stereotipo.
Fondamentale a letto (e più in generale nella vita di coppia) avere una comunicazione autentica e sintonica, senza che ci siano forzature, né insistenze.

Gentile Igree,
Sarebbe utile poter approfondire la questione con un professionista, le questioni di natura sessuale possono andare a simboleggiare eventi e percezioni profonde a livello identitario e relazionale.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno,
Le consiglio una consulenza sessuologica per approfondire meglio la questione
Buona giornata