possibile sindrome dell'impostore?

Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni e sto per laurearmi in Chimica (triennale).
Da quando sono andata effettivamente fuori corso, la mia vita è completamente cambiata.
Mi ricordo che durante il primo anno, quando avevo a malapena 19 anni, ero sempre curiosa e adoravo la chimica, me lo diceva chiunque.
Mi ricordo nitidamente come spesso ricevevo complimenti del tipo: "ti si legge in faccia che ami la chimica!" oppure "si vede che hai davvero tanta passione per questa materia".
Effettivamente avevo una fortissima passione che molto spesso mi costringeva a restare sveglia durante la notte, poiché adoravo approfondire qualsiasi aspetto chimico su tutto ciò che mi circondava, anche non collegato allo studio per gli esami.
Ho sempre, però, avuto una grande ansia e questo mi ha portato a non avere voti alti, a non sapermi esprimere in modo consono durante gli esami orali e poi, con l'arrivo del covid, il tutto è peggiorato ancor di più.
Gli ultimi esami sono stati un inferno, facevo fatica a mettermi sui libri ed ho notato che nel corso degli anni, la mia passione per questa materia è diminuita in maniera esponenziale.
Sono arrivata ad un punto in cui mi sento completamente una incapace.
Mi auto-saboto di continuo, non faccio altro che mettere gli altri su un piedistallo, non faccio altro che osservare gli altri e pensare: "wow, che gran testa questa gente! io non potrei mai fare certe cose".
Tutto ciò grava anche sulle mie giornate, che passo letteralmente ormai a casa, stando sui vari social tipo TikTok o semplicemente chiudendomi in un mondo tutto mio in cui effettivamente mi immagino in modo diverso: una me più sicura, più intelligente...insomma, una me che non si avvicina neanche lontanamente a quello che sono ora.
Eppure mi fa soffrire restare in questo limbo e non riuscire a venirne fuori. Non so neanche se riuscirò a scrivere la tesi, o meglio: se sono in grado di poter scrivere una tesi; ho paura di fare una bruttissima figura davanti alla commissione di laurea e soprattutto davanti ai miei familiari.
Spesso mi chiedo: "e se avessi sbagliato percorso?" ma la verità è che non c'è nulla che mi piaccia così tanto da farmi immaginare in un'altra facoltà. Allo stesso tempo, non mi sento abbastanza intelligente per poter fare il chimico.
E dunque passo le mie giornate a pensare, ogni volta che penso alla Magistrale mi assalgono pensieri del tipo: "Sono in grado di poter affrontare una magistrale? Sono in grado di poter continuare questo percorso?"
Le risposte che mi do da sola sono sempre negative, molto spesso per evitare questi pensieri intrusivi e svagarmi un po', vado a fare una passeggiata nel parco.

E mi chiedo di continuo: "tornerà la me che tanto amava la chimica? La me che ci pensava di continuo, che si emozionava anche per le cose più stupide?"
Non lo so, mi sembra di essere un'altra persona, eppure in quasi 4 anni, come si può cambiare così tanto?

Spero che qualcuno possa darmi un consiglio, distinti saluti.
-A