sono una ragazza giovne e la domanda che mi sono posta è "perché piaccio solo alle ragazze?", è che nel senso non mi dispiace il piacere alle ragazze, in quanto mi piacciono anche a me, solo che alcune volte mi accorgo che non ho mai ricevuto una vera e propria attenzione da un ragazzo che mi piaceva, mi piace vestirmi sia maschile che femminile e a primo impatto non sembro una tomboy, quindi non capisco, cos'ho di sbagliato?
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19 SET 2022
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Buongiorno,
mi colpisce molto ciò che ha scritto: "Cos'ho di sbagliato?". Non ha assolutamente nulla di sbagliato, anche se comprendo che questa situazione può farla sentire a disagio.
Sarebbe opportuno esplorare questi suoi vissuti all'interno di un percorso psicoterapeutico, in modo da: comprendere come si comporta nei confronti del maschile e del femminile, le emozioni che sperimenta, i suoi precedenti relazionali e favorire l'espressione di sé stessa e delle sue caratteristiche.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Dr.ssa Ilaria Oregio Catelan
19 SET 2022
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Buongiorno, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzetto di te.
Colpisce un po' la domanda con cui chiudi il tuo intervento, a cui verrebbe da rispondere "Perché dovresti avere qualcosa di sbagliato?" , "Cosa succede quando ti interessa un ragazzo anziché una ragazza, quali sono le differenze che senti in te?"
Forse richiedere una consulenza di uno/una psicoterapeuta potrebbe aiutarti nel capire in che senso tu concludi di avere qualcosa di sbagliato ed aiutarti ad aprire una riflessione su ciò che tu senti di diverso in te quando ti piace una ragazza o un ragazzo.
19 SET 2022
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Buongiorno, capisco e comprendo il disagio che lei possa provare in alcune situazioni, nonostante magari anche i "complimenti" delle ragazze possano far piacere.
Premettiamo che lei comunque non ha nulla di sbagliato.
Sarebbe opportuno capire come lei si comporta in presenza ad esempio di un ragazzo che le può piacere e come invece si sente quando è in presenza di una ragazza. E' interessante assieme all'aiuto di un buon terapeuta esplorare le sue emozioni, i suoi vissuti e anche le sue precedenti esperienze relazionali e poi quelle attuali.
Resto a disposizione per un consulto anche online.
Dott.ssa Elisabetta Sgarra
19 SET 2022
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Non c'è nulla di sbagliato in lei e presto incontrerà un ragazzo che ricambierà la sua simpatia e i suoi sentimenti. L'importante è sentirsi liberi di essere se stessi ed esprimere il proprio modo di essere, non bisogna mai modellarsi per compiacere gli altri. Sono sicuro che se non si farà più questo genere di domande, ma sarà congruente con il suo intimo essere, ne guadagnerà l'autostima e arriveranno anche l'interessamento di ragazzi.
19 SET 2022
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Buongiorno.
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Mi sta sorgendo un dubbio: Le è successo di non essere corrisposta unicamente dal ragazzo che Le piaceva o in generale dai maschi?
In ogni caso sarebbe interessante andare a vedere come si sente Lei quando è in presenza di una ragazza e come invece si sente quando è davanti ad un ragazzo. Prova uguale agio? Dipende dalla persona e non dal genere? Come si comporta con gli uni e con le altre? Se è interessata ad una persona, come può fare per attirare la sua attenzione? In passato cosa ha funzionato per attirare l'attenzione di una persona e cosa no? Quali sono i Suoi punti di forza su cui può fare leva per piacere a quella determinata persona che le interessa senza snaturarsi (e quindi rimanendo fedele alla propria Identità)?
Provi a lavorare su questi aspetti.
Mi piacerebbe in futuro sapere come andrà.
19 SET 2022
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Sarebbe importante capire quali convinzioni ed attribuzioni negative su di sè genera questa situazione, perchè sono proprio queste l'origine della sua sofferenza.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
