Sono sempre stata una brava ragazza, un po' sfortunata in amore, ma sempre rispettata da tutti. Dopo due delusioni d'amore consecutive, per un lungo periodo ho deciso di evitare gli uomini e mi sono dedicata esclusivamente a me stessa. Poi ho conosciuto lui, un medico, per cui ho provato subito una forte attrazione fisica, sentimento ricambiato... ma c'era un problema: era ed è fidanzato. Non avrei mai potuto fare una cosa "del genere" e invece mi sono lasciata andare. All'inizio l'ho presa per quello che era: un'avventura, ma io non sono quel tipo di donna che riesce ad usare solo il corpo e mi sono affezionata a lui, inconsapevole del suo narcisismo. Mi sono umiliata e ho fatto cose contro i miei principi per continuare ad averlo per me per pochi e sporadici minuti, tra una visita e l'altra. Poi mi sono accorta di non essere la sua eccezione, ma che era solito flirtare con varie donne e io sono impazzita. Gli ho detto addio quando mi sono resa conto che c'era un'altra e a lui è bastato poco per dimenticarmi. Ora non riesco a superare l'idea di essere stata sostituita, lo controllo spesso (siamo vicinissimi) e quando lo incontro, non riesco ad evitarlo come meriterebbe. Mi sento sempre stupida dopo un confronto con lui. Inoltre, in momenti di disperazione, mi sono confessata con persone che potrebbero dire in giro il mio "segreto" e temo per la mia reputazione, temo di essere vista come una poco di buono, perché è questo quello che si pensa di un'amante. Ma tutto il dolore, i sensi di colpa che provo e l'ansia che mi sveglia ogni mattina, quelli non saranno mai considerati. Come faccio a liberarmi di questa ossessione e voltare pagina? Come si può provare ancora attrazione per una persona che ti ha trattata con tale superficialità?
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28 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Gentile PP.,
amare molto gli altri, anche quando questi ci umiliano e quando non hanno considerazione o rispetto nei nostri confronti, è un sintomo molto diffuso nelle donne che rispecchia da un lato una bassa autostima dall' altro un'ancora viva influenza culturale di tipo sessista, in cui la donna reputata inferiore all'uomo, si prostra per averne uno, soprattutto se di elevatura culturale e sociale. Come se l'essere amati da un uomo importante elevi l'opinione che abbiamo di noi stesse come donne. Gli anni 50/60 non sono lontanissimi, la invito a riguardare le pubblicità di quel periodo che in maniera quasi violenta le mostrano gli stereotipi caratterizzanti il ruolo dell' uomo e della donna nella società, e noi siamo figli e nipoti di quel clima culturale. L'amore per essere sano deve partire da sé stessi, dal rispetto e dalla cura di sé, per poi arrivare a ciò che ci circonda. Più che di amore spesso ci ammaliamo di ossessioni. L'amore è sempre una manifestazione sana e positiva e soprattutto implica una relazione, uno scambio.
Le consiglio di leggere " Donne che amano troppo" e " Gli errori delle donne in amore". Inoltre le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia che la possa aiutare, non solo a superare l' angoscia che prova in questo momento ma anche a costruire un sana autostima.
La buona o la cattiva sorte, la maggior parte delle volte, siamo in grado di determinarla noi.
Cari saluti
Dr.ssa Simona Coscarella
Psicologa-Psicoterapeuta Cosenza
2 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile PP.,
forse non hai appreso molte cose dalle due esperienze sentimentali chiuse in precedenza e ti sei imbarcata per questa avventura essendo consapevole che nasceva senza buoni presupposti e accettandone i rischi annessi e connessi.
Pertanto adesso non dovresti soffrirne più di tanto avendo imparato a tue spese che nella relazione d'amore è necessaria la reciprocità ed una buona integrazione tra la sfera emotiva e quella razionale.
Ostinarti ora a controllare ed incontrare ancora quella persona scorretta, superficiale e narcisista non fa bene alla tua autostima già esigua e labile che necessita di essere rafforzata da un adeguato percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
28 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Un professionista ha un obbligo che gli deriva dal Codice deontologico.
Già il fatto che tra una visita e l'altra avrebbe dovuto darle la "misura" dell'uomo.
Onnipotenza, narcisismo posizione....si deve solo vergognare!
E lei si preoccupa, ancora, di quello che è successo? Gioisca, invece, perché è finita!
27 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara PP, come tu stessa dici, perdonati! ognuno di noi ha vissuto un'attrazione fatale che poi proprio fatale si è rivelata! diciamo che un po' lo sapevi facendoti travolgere da un uomo anche abbastanza esperto e seduttivo.
Considera solo gli aspetti piacevoli della storia appena passata e chiudi completamente con questa persona cercando qualsiasi mezzo per evitare di incontrarla, anche trasferendoti. A volte servono scelte drastiche di allontanamento. Se tu sei ancora un po' presa ti farà sicuramente male rivederlo.
Ti definisci sfortunata in amore, magari hai una scarsa autostima. Tu non devi accontentarti delle briciole in un rapporto. Sei una bella persona e ti meriti di avere una storia matura e consapevole, ricca di soddisfazioni. Ti consiglio di farti aiutare in questo percorso da uno psicologo per far mergere e renderti consapevole delle tue potenzialità, a volte non ci riusciamo da soli!
Auguri dr. Annalisa Lo Monaco
26 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno P., l'attrazione è qualcosa che non ha a che fare necessariamente con la razionalità. A volte può capitare di essere attratti fisicamente e/o mentalmente da persone superficiali o poco desiderabili sotto i più svariati punti di vista. A volte non ci si rende immediatamente conto del fatto che possiedono numerosi aspetti che si considerano estremamente negativi ed inaccettabili perché si vede solo ciò che si vuole vedere (forse lei all'inizio, inconsapevolmente, non ha voluto vedere il fatto di non essere l'unica eccezione). Altre volte, invece, ci si rende conto di queste cose, ma nonostante questo non si riesce ad allontanarsi.
Il fatto, quindi, che lei abbia avuto un'esperienza di questo tipo certamente non sminuisce il suo valore, ma probabilmente anche questo lo sa già a livello razionale, ma non riesce ad accoglierlo e ad accettarlo a livello emotivo. Le consiglio, quindi, di valutare la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo che la possa aiutare a comprendere e gestire adeguatamente tutti questi sentimenti intensi che sta sperimentando in questo momento.
Buona fortuna