Ex: insistere o lasciar perdere?
Salve, il mio ragazzo da circa 3 mesi mi ha lasciata dopo una storia durata 7 anni. Siamo sempre stati bene e non abbiamo mai avuto litigi o discussioni, per 3 anni abbiamo anche convissuto durante il periodo universitario. Dopo abbiamo continuato la storia anche se a leggera distanza, ma ci vedevamo solo nei week-end.
Da un anno lui si è trasferito in un'altra regione per lavoro, chiedendomi più volte di partire con lui, ma a causa delle mie paure ed insicurezze (lui non mi ha mai chiesto quali fossero) ho sempre detto che non me la sentivo, anche perché avevo un lavoro che seppur non fosse un granché era la mia prima esperienza e stavo imparando qualcosa.
A marzo dovevo andarlo a trovare (ci eravamo visti solo a novembre), ma a causa del lockdown mi hanno cancellato il volo. A maggio lui inizia a dirmi che non riesce più a continuare una storia così, che ha bisogno di avermi accanto e che ha voglia di farsi una famiglia. Gli ho chiesto se voleva lasciarmi e diceva di no, io gli ho detto che avremmo potuto trovare una soluzione, ma che per me trasferirmi e cambiare vita sarebbe stato difficile. Andiamo comunque avanti con alti e bassi, io cerco di fargli capire quanto lo amo e che voglio stare con lui. Rimaniamo che a giugno, una volta tornato per qualche giorno, ne avremmo parlato e preso una decisione, ma due giorni prima a seguito di un suo malore decide di lasciarmi per messaggio. Riesco ad ottenere un incontro, ma è deciso e inizia a dirmi delle cose di me che non gli piacciono, dicendo che non ero presente nella sua vita come avrebbe voluto, che a volte si sentiva solo a portare avanti la storia e che non ha mai visto prospettive da parte mia. Ho provato a scrivergli nei giorni successivi, ma rispondeva di voltare pagina e farmi una vita; ho provato a non farmi sentire per circa un mese, ma poi ho ceduto chiedendogli di vederci e continuava a dirmi di smetterla ché non aveva senso e lui si stava già guardando attorno. Adesso se gli scrivo mi risponde, a volte non subito, ma non mi dice più di lasciarlo stare; credo che la rabbia gli sia passata, anche se non mi ha mai chiesto come sto. Mi ha confessato che non è felice per niente perché si sente solo e da alcuni messaggi mi sembrava anche confuso. Mi ha detto che se deve succedere succederà (cioè un riavvicinamento), ma poi ha ribadito che non potrebbe più stare con me. Ho voluto fare un altro tentativo qualche giorno fa facendo un biglietto aereo di sola andata, ma mi ha detto che nonostante abbia capito quanto ci tengo a lui e anche se sa che nessuno lo amerà come lo amo io, non riuscirebbe più a ricominciare perché la sua luce per me si è spenta.
Io ci sto ancora male, anche se non come il primo mese, ma ci penso la notte prima di dormire e la mattina appena sveglia, lo sogno e spesso passo il tempo libero a pensarci e a cercare soluzioni e piango perché so che ho sbagliato tanto con lui e lo rimpiangerò per tutta la vita. Non so più cosa fare e se ha senso insistere.
Vi ringrazio se vorrete rispondermi.