Pensiero che non riesco a cancellare.

Salve sono un uomo di 35 anni, da un po di tempo soffro di ansia. Premetto che prima d'ora non avevo mai sofferto, ma questa estate ho deciso di fare un viaggio in auto di 1600 km e tutto cominciò li. Mentre ero per strada ho avuto la paura che la macchina si rompesse e avendo in macchina anche i miei genitori più mia figlia e mia moglie ho cominciato a deglutire senza potermi più fermare fino al punto che non riuscivo più a deglutire e dovevo bere per farlo. Premesso questo ho passato l'intera vacanza con sintomi simili e altri come respiro corto. Una volta rientrato sembrava tutto finito ma dopo una settimana rammentando quel che avevo vissuto mi è ripartito il respiro corto cosa che mi sono portato dietro per 4 mesi fino a 15 giorni fa e che non ho più provato perché ad un certo punto mi è venuto fuori un pensiero strano che ha svincolato la mente dalla fissazione del respiro. Provo a spiegarvi il pensiero per cui sto scrivendo. Praticamente è come se a tutti i costi devo dare una spiegazione al senso della vita in generale, questa cosa mi turba fortemente. Fortunatamente non mi invade costantemente ma per paura che possa ritornare forte( forte intendo che come se si materializzasse che nulla abbia senso e mi viene un forte senso di angoscia di cui sarebbe meglio morire piuttosto che vivere la realtà che niente abbia senso nella vita) vivo intere giornate spaventato e quando arriva si rinnova tutto. La cosa che mi fa scombussolare e mi mette ansia dentro il pensiero stesso è che ad un certo punto penso non posso vivere la vita se la vita non ha senso, ma io ho tanta voglia di vivere e sono consapevole . La mia vita ha senso mia figlia e mia moglie sono quello per cui io vivo felicemente. Ora chiedo a voi esperti quale sarebbe la vostra deduzione di tale sensazione.