Pensieri intrusivi e ansia

Salve, sono una ragazza di 21 anni e volevo gentilmente chiedervi un parere. Parto con il dirvi che sono già seguita da una psicoterapeuta (che stimo moltissimo e di cui mi fido) ma vorrei avere altre opinioni su ciò che mi sta accadendo.
Sto con il mio attuale ragazzo da 3 anni, anche se ho sempre provato qualcosa per lui sin da quando avevo 14/15 anni. So di amarlo, di lui saprei elencare solo aspetti positivi e anche se sono ben consapevole dei difetti che ha (come li ha chiunque) li accetto e non mi pesano per niente, in lui trovo tutte le caratteristiche che ho sempre pensato di volere in una relazione, quando gli sono vicino vorrei non dover più andare via, mi fa sentire spensierata (cose che non mi succede quasi mai perché la mia testa è perennemente piena di pensieri che non mi lasciano quasi mai), penso ad un futuro insieme a lui e non vedo l’ora di poterlo vivere. Tutto questo per dire che a sensazioni e pensando “razionalmente” io sono certa di amarlo. Da un po’ di tempo a questa parte però è come se avessi una seconda voce che mi chiede se ne sono sicura, se lo amo, se le piccole difficoltà che abbiamo in realtà non siano grandi difficoltà insuperabili ecc.. . Questi pensieri intrusivi mi vengono a qualsiasi ora del giorno senza un preciso motivo, ho però potuto constatare che solitamente mi vengono in periodi particolarmente stressanti. Difatti la sessione invernale all’università non è andata bene perché per la paura di non passare gli esami ho procrastinato fino a non dare neanche un esame, sto facendo un lavoro che non mi piace e non mi appaga, sento il bisogno di concentrarmi solo negli studi ma sento il dovere di continuare a lavorare per evitare la disapprovazione dei miei genitori che puntualmente si fa sentire ogni volta che non prendo la strada che si aspettano. Mi sento gli occhi puntati addosso, non solo dagli altri ma anche e soprattutto da me stessa, come se dovessi fare sempre e perforza bene, come se non potessi permettermi uno scivolone. Per quanto anche nella relazione ci siano degli aspetti da sistemare è l’unica cosa che sento come mio porto sicuro. Parlando con la mia psicoterapeuta di questa situazione sono caduta in un lungo pianto più volte perché l’idea di non amarlo mi terrorizza, ogni volta che sento che si va a toccare quell’aspetto della mia vita sto male e mi spaventa anche parlarne perché ho paura che qualcuno possa pensarla come quella vocina che ho nella testa. Sono consapevole che sembra che io voglia rimanere nella relazione solo perché sembra essere l’unica cosa che va bene nella mia vita ma non è cosi, o meglio, si è l’unica cosa che va per il verso giusto ma non è per questo motivo che voglio rimanerci, ma per l’amore che provo nei confronti del mio ragazzo che però viene puntualmente messo in dubbio.
Prima di porvi la mia domanda e chiedervi un parere su questa situazione aggiungo un’ultima cosa.
Solitamente quando ho problemi con il mio ragazzo, di qualsiasi tipo, sposto il problema sul mio fisico, quindi faccio periodi un cui mi vedo peggio del solito e ci soffro ancora di più. Volevo chiedervi quindi alla luce di tutto ciò se, secondo voi, in realtà il problema reale sia l’insieme delle situazioni della mia vita (scuola, lavoro, famiglia ecc) che però inconsciamente sposto sul mio ragazzo (ed è quindi da li che partono tutti i miei pensieri intrusivi) o se fosse davvero la relazione il problema. Infine volevo chiedervi come affrontare questa situazione e come fare a comprendere da dove vengono tutti questi pensieri e la sofferenza che essi mi causano.
Grazie per la disponibilità e per l’ascolto.