Ho bisogno di un modo per allontanare i pensieri intrusivi sulla mia relazione

Buonasera,
sono una ragazza di 20 anni e da 8 mesi sono fidanzata con un ragazzo di 21. Vivo una relazione felice, mi sento innamorata di lui e in lui ho trovato una persona che mi capisce, mi sostiene e con cui mi sento affine e complice. Abbiamo un bellissimo rapporto, tutti dicono che siamo la coppia perfetta, e anche io la penso così, se non fosse per il fatto che praticamente dall'inizio della nostra relazione io soffro di pensieri intrusivi, che non poche volte si trasformano in delle vere e proprie ossessioni mentali che mi impediscono di svolgere in serenità le attività della mia giornata, come ad esempio studiare. è come se io mettessi ogni giorno alla prova il mio sentimento, mettendolo in dubbio costantemente, anche se dentro di me so di amare questa persona e di esserci molto affezionata. Tuttavia, nonostante questa consapevolezza, in questi 8 mesi ho sempre avuto (anche se in certi periodi di tempo andava meglio) pensieri intrusivi sulla nostra relazione. Ad esempio, i primi mesi mi chiedevo continuamente se mi piacesse abbastanza, se mi sentissi attratta da lui ecc. si trattava di pensieri che all'epoca mi generavano un livello di ansia tale da non riuscire neanche a mangiare e da avere un senso di oppressione in petto. Poi questo pensiero è stato piano piano superato grazie anche all'aiuto di una psicoterapeuta che non mi ha effettivamente diagnosticato un doc da relazione, ma che mi ha detto che ho una personalità tendente all'ossessività e che avrei potuto potenzialmente generare un doc se non fossi riuscita a gestirla. Per cause di forza maggiore ho dovuto sospendere la terapia a settembre dopo soli due mesi, ma adesso accuso le conseguenze di questa scelta perché i pensieri intrusivi sono tornati e stanno diventando anche forti. Parlando con la dottoressa abbiamo capito che una causa della mia ossessività è il mio perfezionismo, soprattutto per quanto riguarda la scuola prima e l'università adesso. Sono sempre stata la "secchiona" della situazione a scuola, e adesso all'università ho la media del 30. Da un lato ciò mi genera soddisfazione, ma dall'altro è anche una cosa estremamente stressante perché sento costantemente la pressione addosso, provocatami sia da me stessa ma anche da mia madre e in misura minore da altri miei familiari. Mia madre ci ha sempre tenuto ai buoni voti, e ha fatto in modo che ci tenessi anch'io, ma fino a un punto in cui ho una grande paura di fallire e il pensiero che gli esami possano andare male mi genera una grande ansia e angoscia.
Tornando ai miei pensieri intrusivi, devo anche specificare che non è con il mio attuale ragazzo che sono cominciati: anche nelle mie relazioni precedenti avevo continui dubbi sul mio sentimento, stavo male perché non riuscivo a capirmi neanche io, cercavo di parlare con i miei amici ma non riuscivano ad aiutarmi anche se avevano tutta la buona volontà di questo mondo. Io penso di avere un problema personale e che non riguarda la mia relazione attuale proprio perché sono consapevole che certi meccanismi della mia mente si ripetono da almeno 4-5 anni. Nel tempo non sono mai riuscita a risolverli veramente ma adesso vorrei trovare un modo. Questa volta sono determinata a mantenere la mia relazione perché io stessa so quanto è importante e quanto sentimento c'è dietro.
L'ultimo pensiero intrusivo che mi accompagna ormai da un paio di mesi (nonché in effetti il motivo principale delle mie preoccupazioni di questo periodo) riguarda il mio ex fidanzato. Con lui siamo stati insieme 3 anni, da quando ne avevo 15 a quando ne avevo 18, poi mi ha lasciato perché i suoi sentimenti si erano affievoliti. Durante tutta la relazione con il mio ex ho avuto pensieri intrusivi in periodi alterni, tuttavia si sono amplificati in maniera estrema nell'ultimo periodo che stavamo insieme perché stavo mettendo in dubbio l'idea di continuare a stare con lui tutta la vita. Comunque poi lui mi ha lasciato e io sono stata male, mi mancava, e dopo 9 mesi l'ho ricercato. Ci abbiamo riprovato per un mesetto ma poi sono stata io stessa a lasciarlo perché i pensieri intrusivi avevano raggiunto la loro intensità massima e non c'è l'ho fatta più. Tuttavia questa seconda volta non mi è mancato dopo esserci lasciati e sono stata bene. Poi ho conosciuto il mio attuale fidanzato e al mio ex non ci ho pensato per mesi, fino a circa i primi di novembre quando mi è venuto in mente per caso e questo pensiero mi ha generato un panico tale da iniziare a interrogarmi sul perché lo avessi pensato. Ho iniziato a dubitare del modo in cui era finita, pensando che forse c'era qualcosa in sospeso tra di noi, e infine ho iniziato a provare paura al pensiero che potessi provare ancora qualcosa per lui, perché ciò avrebbe significato lasciare il mio attuale fidanzato e io non lo voglio perdere. Ad oggi sono giunta alla riconferma del fatto che io non voglio più il mio ex e che voglio stare con il mio attuale partner, tuttavia mi tormentano ancora dei ricordi vari, o ancora più spesso mi rimbomba in mente il nome del mio ex quando sono con il mio ragazzo. Quando succede non faccio un ragionamento nella mia testa, è come una sorta di flash, una piccola ossessione appunto, che non mi fa vivere serena e mi butta giù. Sono molto stanca di questa situazione, non so se in questo momento me la sento di tornare in terapia e di aprirmi, però vorrei, se possibile, ricevere un consiglio o qualche piccola tecnica per scacciare queste piccole ossessioni dalla mia testa. Grazie per avermi letto, spero in una vostra risposta.