Buongiorno, sono uscita dal DOC un paio di mesi fa con la Terapia cognitivo-comportamentale ed ora vorremmo intraprendere una gravidanza. La mia paura è che torni tutto come fino a qualche mese fa. Ho tanta paura di passare 9 mesi con quelle ossessioni.
È possibile che il DOC ritorni in gravidanza? Ci sono persone che hanno affrontato una gravidanza dopo aver avuto il DOC?
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3 NOV 2021
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Buongiorno,
Vivere con la paura, lasciando che condizioni le nostre scelte in qualche modo è rinunciare a vivere.
C’è sempre un rimedio al disturbo. Ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutarla. Ad ogni modo non esiste correlazione tra la gravidanza e il Doc.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
9 NOV 2021
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Buongiorno
Posso comprendere i tuoi dubbi, spesso le ferite che derivano da un disturbo sono difficili da mandar via, ma ti chiedo di provare a dissociare questo tuo nuovo, bellissimo percorso dal tuo passato. Non si nega che a tratti la gravidanza possa essere fonte di stress ma il DOC torna solo se tu pensi che possa tornare; cerca di vivere questo momento come un tuo nuovo inizio. Non devi certo farlo da sola, puoi cercare conforto nel tuo compagno, nella tua famiglia o nel tuo psicoterapeuta di fiducia; ma sicuramente dovrai anche avere fiducia in te stessa, poichè se hai avuto la costanza e la forza di uscire dal tuo disturbo sono sicura avrai anche la forza di affrontare serenamente questa esperienza. Non scoraggiarti ancor prima di iniziare e credi nei tuoi mezzi. Buona fortuna con tutto!
3 NOV 2021
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Buonasera,
mi sentirei di dirLe che terrei separati i due argomenti, per quanto difficile: avere il DOC non è un ostacolo alla gravidanza, nè la gravidanza è un'assicurazione contro il ritorno del DOC.
Provate a vivere serenamente il momento del concepimento, magari con l'aiuto di uno psicologo.
Sono disponibile anche online, qualora decideste di intraprendere un percorso differente rispetto alla TCC (terapia cognitivo comportamentale).
3 NOV 2021
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Buonasera Lallaxa,
la maternità è un percorso complesso che può instillare dubbi e preoccupazioni a prescindere dal DOC.
Non conosco di preciso su quali ruminazioni abbia lavorato in terapia e quali siano in questo momento i suoi timori specifici,
ma credo che lei possa avere piena fiducia negli strumenti di gestione che ha acquisito e imparato ad utilizzare nel corso della psicoterapia che ha appena concluso.
Al tempo stesso, sta iniziando un percorso nuovo e sconosciuto; quindi, cerchi di ascoltarsi e se reputa di dover riprendere la psicoterapia, non consideri questo come un fallimento o un passo indietro, perché nel suo percorso avrà affrontato determinate tematiche ma ciò non esclude che ne emergano di nuove in una nuova fase della propria vita.
Si prenda il tempo necessario per valutare quali strumenti e competenze la possono aiutare a gestire questa paura; se deciderà invece di dover tornare in terapia, lo farà comunque con la consapevolezza di chi ha già ampiamente lavorato su se stessa.
Resto a disposizione.
3 NOV 2021
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Buongiorno Lallaaxa, è difficile fare previsioni e ancora di più disponendo della scarsa informazione che lei fornisce. Non siamo informati se il disturbo è solo suo o riguarda anche il suo partner, come è stata la terapia di coppia, se è stato trattato soltanto il sintomo o se avete approfondito la terapia sufficientemente, investigando la dinamica della coppia e le radici del disturbo. Tutti questi elementi sono importanti per valutare la probabilità della ricomparsa del disturbo. Buona giornata.
3 NOV 2021
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Buongiorno, dalla letteratura in merito si evince che è possibile, in soggetti predisposti, che si presenti nell ultimo trimestre di gravidanza, più probabile nel post partum, con ossessioni che riguardano il neonato (paura che si contamini, di nuocergli perlopiú). Le consiglio di proseguire la sua psicoterapia e le mando un gran in bocca al lupo
3 NOV 2021
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Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per “costruire” una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per scioglierla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio veramente sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
3 NOV 2021
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Salve, Comprendo i suoi dubbi ed interrogativi. Intanto mi preme dirle che è stata veramente molto brava ad affrontare la situazione e a superarla: avrà sicuramente imparato quelle che sono per lei le situazioni nelle quali sintomi potrebbero riattivarsi. Si fidi di se stessa, ha imparato più di quello che crede, Nell'eventualità cerchi supporto nel suo presidente terapeuta visto che già la conosce al fine di ricevere il sostegno necessario per affrontare questa paura.
Cordialmente, dott FDL