Paura di essere pedofila
Salve, ho 20 anni e da un paio di settimane soffro di pensieri intrusivi e ossessivi relativi alla pedofilia. È stato ed è ancora un periodo doloroso, ma sono stata talmente male che non ho più la forza per continuare a disperarmi e quindi sto cercando ahimè di razionalizzare la situazione. Io sono ormai convinta di avere questa parafilia, e qualsiasi tentativo di rassicurarmi del contrario non è riuscito a convincermi a causa credo di esperienze passate con le ragazze (della mia età) e la sensazione di non provare piacere al pensiero di avere rapporti sessuali con esse che siano del tutto soddisfacenti (tuttavia riesco ancora ad eccitarmi in parte ma nella mia mente ho paura che questo non basti a impedire una diagnosi simile), parte dell'insoddisfazione allo stesso tempo penso sia dovuta alla mia tendenza alla depressione che in questo anno si è fatta più frequente per via di pesanti litigi tra i miei genitori, problemi economici e difficoltà ad affrontare il primo anno di università. Per settimane ho combattuto contro i miei pensieri senza trovare via di uscita in quanto più li allontanavo e più tornavano e si moltiplicavano o evolvevano. Ho pianto molto ma nel farlo mi chiedevo se fosse un modo per convincere me stessa di essere ancora una brava persona e se in realtà non fossi prova di rimorso. Oggi ero al parco per riflettere su questi pensieri che mi tormentano da giorni, ho anche fumato per la prima volta in vita mia, e per cercare aiuto ho chiamato il telefono amico e samaritans che ironicamente non hanno risposto. Ma il fatto è che non ho ancora il coraggio di pensare al suicidio nonostante ho sempre pensato fosse la soluzione migliore e ancora lo penso. In più ho chiamato due miei amici e ho discusso con loro di questa cosa, loro sono stati infinitamente comprensivi e mi hanno consigliato di razionalizzare i miei pensieri anziché combatterli, in più l'amico per me più importante ha parlato della possibilità di curare l'eventuale disturbo cosa che mi ha consolata molto e mi ha spinto ad accettare la realtà sapendo di avere ancora speranza, dato che con una patologia del genere non sento di meritare di vivere o di avere amici che mi rispettano e mi vogliono bene. Di fatto ho provato a lasciare i pensieri dov'erano anziché scacciarli anche per via della stanchezza, ma continuano a non sparire e ho timore di aver provato eccitazione, anche se la sensazione è più di uno stimolo ad urinare che desiderio, se la metto a confronto con quello che provo pensando alle donne. Questo comunque non mi rassicura ma allo stesso tempo non ho intenzione di masturbarmi usando quei pensieri, anche se la paura che possa farlo c'è.
Sono già seguita da una psicologa che conosce le mie ansie e il mio profondo senso di inadeguatezza ma questo è un problema recente di cui le ho parlato prima che i pensieri diventassero insopportabili. Sono qui per avere pareri ma soprattutto consigli su come affrontare il problema e a che tipo di specialista rivolgermi oltre alla psicologa.
Per ultimo, anche se suona come una giustificazione, riferisco che sin da piccola ho sofferto di pensieri intrusivi e adoperavo delle compulsioni per scacciarli che però con il tempo sono riuscita a gestire fino ad eliminare quasi del tutto, motivo per cui non ho continuato a farne uso per allontanare questi pensieri. Grazie per aver letto, so di non essere l'unica paziente con questo problema ma sono davvero in bilico e non so cosa pensare, ho paura che non sia solo doc e sono pronta a seguire il percorso necessario. Grazie per avermi letta fin qui e grazie mille a chi vorrà aiutarmi a capire