Papà single, frequentazione naufragata
Buongiorno,
sono un papà single da più di tre anni. Periodo che ho passato da solo perché mi piace e ci so stare.
Recentemente si è chiusa una frequentazione in cui sembrava che la persona di cui mi sono innamorato sarebbe stata quella giusta per poter costruire un rapporto sul lungo termine.
Ha rispettato fin da subito il fatto che abbia una figlia e in più momenti mi ha rassicurato che non ci fossero problematiche a riguardo.
Penso che prima di fare conoscere mia figlia ad un’altra donna, al di fuori della madre, debba essere sicuro che la relazione possa essere duratura.
Detto ciò sembrava andasse tutto bene , solo un diverbio dopo 4 mesi, via messaggi peraltro senza parole o insulti.
Non ho dato peso al fatto che la persona ogni volta che passavamo del tempo insieme , mi parlava dell’ex da cui è stata scottata(colleghi di lavoro, 3 anni di relazione, dopo 6 mesi comprano casa per convivere, lui presente solo 2 giorni a settimana; mi è sembrato tutto molto affrettato, ma è il mio pensiero e comunque può succedere nella vita)
Mi ha riempito di tante belle parole, diceva di amarmi e che tutto andasse per il meglio.
Ci ho creduto, illudendomi e forse idealizzando sia la persona che un possibile noi.
Ha fatto passare un mese in cui, dalla notte con la mattina, si faceva sentire raramente, non rispondeva ai messaggi o tardava e non mi cercava. Ho provato a trovare un punto di incontro ma sembrava volesse essere lasciata sola.
Dopo 6 mesi dall’inizio della frequentazione mi dice , con difficoltà nel farlo ma con tanta aggressività verbale e rabbia e forse piena di rancore per il passato , che non avrebbe più voluto condividere nulla con me o con altri, tanto meno svegliarsi nello stesso letto, e che sarebbe stato più facile se ci fosse stata una terza persona di mezzo.
Aggiunge il classico “meglio adesso che tra un po’”, tutte quelle frasi fatte che si dicono in questi momenti;
oltre al fatto che le pesa ad oggi solo vedersi due giorni a settimana, quelli in cui non sono con mia figlia. Mi fa pesare che sarebbe una difficoltà andare anche solo in vacanza e tutto ciò che comporterebbe trovare un’equilibrio tra noi.
Cita nel discorso ancora l’ex da cui è rimasta scottata perché lasciata con una lettera e non di persona, rimarcando la cosa. Parlando solo di se stessa , mai di un noi.
Carinamente mi dice che per lei è stata come una “bolla” quello che ha vissuto.
A fatica riusciva ad andarsene da casa mia, abbracciandomi e dicendomi che non avrebbe voluto farmi del male.
Non riesco a capacitarmi sul come sia possibile che da un giorno con un’altro si possa chiudere un rapporto che sembrava potesse essere destinato a durare
dopo tutte le cose che mi sono state dette e fatte per portarlo avanti(ti amo, mi fai impazzire, fare l’amore con te è sublime…)
nonostante all’inizio le abbia fatto presente di non illudermi vista la situazione delicata da papà single…trattata come una regina per mesi, con rispetto ed educazione, dandole tutto me stesso e il mio tempo, cucinare per lei/noi vista la passione.
Il giorno dopo l’epilogo mi scrive “come stai?”, non ho risposto.
Penso che sia ancora attaccata ad un passato da cui non è riuscita a staccarsi come magari pensava un mese fa in cui mi riempiva di belle parole e sensazioni…
Sono molto empatico ma ho rimesso la corazza e la fiducia verso il gentil sesso è tornato a mancare di nuovo.
A questo punto credo che il vero ed unico amore che esista sia quello per i propri figli.