Un mese di frequentazione, un mese lontani per ferie..freddezza da parte sua

Inviata da Maria · 23 set 2020

Buona sera,
Premetto che sono single da circa 3 anni quindi magari un po' arrugginita su corteggiamento ecc.. e il mio ex aveva tratti narcisistici che mi hanno ferito.
Ho conosciuto si un sito d'incontri, circa due mesi e mezzo fa un uomo che mi è piaciuto da subito, simpatico, gentile ed educato, mi mandava un sacco di messaggi per farmi capire il suo interesse, ma a volte sembrava un po' "appiccicoso".
Per il primo mese e mezzo circa ci siamo visti una/due volte a settimana e da parte sua andava tutto alla grande, lui ogni tanto mi lanciava frecciatine sul fidanzamento, ma io ero un po' spaventata, dopo tutte le batoste che ho preso, e gli ho chiesto un po' di volte di andare un pochino più piano, finché mi è capitato di rispondergli male.
Lui ci è rimasto male e non ci siamo sentiti per 5 giorni, finché poi gli ho scritto e mi sono scusata e lui ha apprezzato il gesto ed abbiamo continuato a sentirci per un altro mese, visto che eravamo entrambi in ferie.
In questo mese ha alzato le mie aspettative al massimo con messaggi dolci, cuori, baci, e "mi manchi" (che io ho sentito profondamente).
Al primo appuntamento al nostro ritorno, è stato ancora abbastanza entusiasta di vedermi e stare con me, ma poi per la settimana successiva è stato strano, freddo e distaccato.
Finché un giorno sono andata di corsa da lui per capire se avesse ancora voglia di continuare la frequentazione, ma mi ha detto che a lui sembrava una forzatura.
Non ci siamo sentiti per altri 5 giorni, l'ho cercato io con un messaggio dove esprimevo tutto quello che sentivo, insomma mi sono sbloccata e provo veramente sentimenti per lui, ora ci sentiamo ancora, vorrei vederlo per ripetergli quanto mi sia affezionata e ci tenga a voler costruire qualcosa di bello, ma essendo molto vulnerabile ora ho paura di un altro suo rifiuto.. Come posso comportarmi?
Non vorrei essere entrata ancora in una dinamica narcisistica..
Grazie in anticipo per l'aiuto

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Miglior risposta 24 SET 2020

Buongiorno Maria. Eviterei il pericolo di utilizzare etichette poco indicative. Quello che emerge dal Suo racconto, piuttosto, è una difficoltà nell'aprirsi all'altro a causa di una brutta esperienza passata, ma al contempo, la necessità di non perderlo (che La fa precipitare a cercare di risolvere un'empasse). Il rifiuto dell'altro è una variabile purtroppo sempre da tenere in considerazione in questo genere di situazioni, il peso e l'importanza che assume dipendono: da quanto lei tiene a questa relazione; dalle aspettative che nutre al riguardo; dall'importanza dell'altro come fonte di co-percezione significativa; dai Suoi modi di essere nel mondo e con l'Altro. Nessuno può consigliarLe il da farsi tranne Lei stessa; l'ideale sarebbe chiarire con quest'uomo le intenzioni di ognuno di voi per poter giocare a carte scoperte e decidere insieme, serenamente, se e come proseguire. Qualora si accorgesse che questo timore di essere rifiutata si ripresenta e inficia i Suoi modi di essere in relazione, può valutare un supporto professionale per mettere a tema significati legati agli episodi che riporta come problematici nella Sua relazione passata, riconfigurandoli in modo più identitario. Cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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25 SET 2020

Buongiorno Maria,
Credo che la sua paura iniziale nell'aprirsi ad una nuova relazione a lungo andare tu l'abbia trasmessa anche all'uomo con cui ti stai frequentando che probabilmente teme allo stesso modo di un tuo cambiamento di idee.
Ascoltare le proprie emozioni è il primo passo per affrontare una relazione anche se questo può comportare una serie di rischi connessi. Attraverso un sostegno psicologico o un percorso di psicoterapia potresti però avere gli strumenti per riuscire a conoscere meglio le tue potenzialità e le risorse idonee per intraprendere una relazione matura e responsabile.
A presto
Dott.ssa Daniela Calabrese psicoterapeuta Roma e online

Studio Psicologia Calabrese Psicologo a Roma

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