Nuova frequentazione: panico, ansia, tristezza...

Inviata da bianca · 31 mar 2022 Ansia

Ciao,

ho 26 anni e dopo la fine di una relazione di 9 anni a settembre, da circa 4 mesi mi frequento con un ragazzo di un anno più grande.
Fin da subito, ci siamo sentiti tutti i giorni, uscivamo a cena, l'intesa sessuale è sempre stata alta, siamo andati fuori per il weekend del mio compleanno e lui ha prenotato hotel, fatto arrivare bottiglia champagne in camera, prenotato ristorante. Ci siamo presentati i nostri amici e lui una sera mi ha portata nel ristorante del cugino.
Parlo al passato, ma è ancora così, facciamo ancora queste cose, ci sentiamo come sempre, ci vediamo, usciamo...
Ciononostante, nonostante lui mi abbia sempre e mi tratti ancora bene, senza fare niente di cattivo, io non sono felice da un bel po', almeno due mesi. Il fatto è che non siamo ancora fidanzati ufficialmente, ne abbiamo parlato e lui mi ha detto che:
"io mi sto impegnando molto e sto prendendo questa cosa con serietà, ma da qui al "fidanzati ufficialmente" ne passa di tempo perchè io sono chiuso, ci metto tanto, non voglio bruciare le tappe...". Gli ho dato molte occasioni per andarsene, cercando di farlo arrabbiare quasi, come se fosse più importante confermare i miei dubbi, piuttosto che vivermela con serenità. Sono ossessionata dal fatto che non ufficializziamo.. perchè? quanto tempo ancora gli serve? dovrei metterlo alle strette?
Io quando sto fisicamente con lui, sto bene, ANCHE SE per i miei gusti non è ABBASTANZA AFFETTUOSO fisicamente... io ho sempre bisogno del contatto fisico, bacini, manina, lui invece di meno. E' sempre stato molto coerente con me, non se n'è mai uscito con cose come: sei unica, nessuna mai come te ecc..
E' sempre molto controllato e piuttosto che dire qualcosa, la fa. Lo dimostra a modo suo, come una scenata di gelosia che mi ha fatto o come il fatto che mi sia venuto a prendere in un locale per riaccompagnarmi a casa.
Il punto è che io sto PROPRIO male.. ho l'ansia, paranoie.. tutto quello che fa non sarà mai abbastanza per me, mi sento un bicchiere bucato, tu lo riempi ma si svuoterà molto in fretta. Guardo solo quello che NON fa o NON dice e non riesco ad apprezzare per chissà quanto quello che invece fa. Il focus è solo su quello che manca.
Come posso gestire questa cosa? E, soprattutto, dopo 4 mesi dovrei metterlo alle strette tipo: cosa siamo?
Lui mi ha già dato l'esclusività, ci comportiamo come se lo fossimo, ma non lo siamo. Io ho bisogno di questa etichetta, mi farebbe sentire piu speciale, ufficiale e importante.

Vivo molto male, tutto mi sembra triste attorno a me, penso solo a questo, il mio umore dipende solo da lui..

Cosa ne pensate del suo atteggiamento?

Grazie..

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Miglior risposta 1 APR 2022

Gentile Bianca,
sembra quasi che lei sia in cerca di "garanzie" che in una relazione non sono previste e d'altra parte lei stessa ha sperimentato la fine del precedente rapporto dopo ben nove anni.
Ognuno poi porta nella relazione la sua personalità e il suo modo di essere e al massimo lei può far presente al ragazzo quali sono i suoi desideri e bisogni emotivo-affettivi cercando di conoscere e soddisfare quelli di lui in un'ottica di reciprocità.
E' disfunzionale che il suo umore dipenda solo dall'ufficializzazione del fidanzamento che comunque è soltanto un periodo di conoscenza dell'altro e sperimentazione di un possibile benessere all'interno di una relazione senza diventare però dipendente da essa.
Un supporto psicologico potrebbe esserle utile a chiarire ulteriormente queste tematiche.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 APR 2022

Gentile Bianca,

Dalle sue parole emerge tutta la sua preoccupazione circa questa relazione e la paura che possa finire. Ad un certo punto di una frequentazione è anche normale chiedersi che tipo di rapporto si sta costruendo con l'altro, quanto l'investimento sia reciproco e viaggi sulla stessa onda. Nel suo caso, però, soprattutto quando dice che tutto le sembra triste e il suo umore dipende solo da lui, mi sembra trapelare una forte paura dell'abbandono e un'apparente perdita di senso, qualora lui non la riconoscesse come ufficiale. Sicuramente ci si può interrogare anche su di lui, ma è sempre bene partire prima da se stessi: come mai per essere sicura ho bisogno dell'ufficialità dopo un periodo così relativamente breve? Sono sicura che una volta ottenuta questa, il bicchiere smetterà di "essere bucato"? Perché se ho bisogno di certezze le cerco in qualcuno che non vuole/può darmele? È successo anche in altre relazioni? E tanto altro ...
Se avrà voglia di approfondire, è un piacere essere disponibile per lei.
Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Dott.ssa Viviana Ciavatta Psicologo a Monterotondo

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4 APR 2022

Buongiorno Bianca,
Lei ci chiede un giudizio sull'atteggiamento del suo ragazzo, ma non credo potra' ottenere una risposta qui, perche' nessun professionista puo' esprimersi sul comportamento di terzi, non importa quanto accuratamente sia riportato. Mi dispiace quindi di non poter rispondere alla sua domanda. Se mi permette, vorrei pero' farle io una domanda, che rovescia in un certo senso la questione. Nel suo messaggio mi colpisce l'ansia di entrare in una relazione "ufficiale" a soli 4 mesi dal suo inizio, e subito dopo aver chiuso una relazione precedente di nove anni, iniziata quando Lei aveva appena 17 anni. Perche' questa fretta? Sembra che Lei non possa immaginarsi se non come parte di una coppia, in cui si descrive poi con un atteggiamento di dipendenza. La sensazione che ha descritto cosi' brillantemente, di essere come un bicchiere bucato, esprime quel vuoto creato dall'insicurezza di non trovare le conferme di cui ha bisogno, ma che non puo' in realta' ricevere da un altro. Cercarle poi in comportamenti come la gelosia dell'altro e' disfunzionale, la costringe sempre piu' in un tipo di relazione dipendente. Io la esorterei a fare un lavoro su di se', a rivedere il suo modo di pensare alla relazione ed al suo ruolo in essa. Solo cosi' potra' riparare il buco in fondo a quel bicchiere.
Resto a disposizione, e Le faccio i miei migliori auguri.
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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3 APR 2022

Gentile Bianca, a mio modo di pensare i rapporti di coppia si fondano sulla fiducia sì, ma anche sulla libertà e la spontaneità. Sono queste le condizioni che fanno sì che i comportamenti messi in atto nella relazioni riflettano sentimenti reali. Più volte chiede se dovrebbe metterlo alle strette o riferisce di provocarlo e farlo arrabbiare fino a farsi lasciare. Queste modalità purtroppo la porteranno a confermare i suoi timori e non ci sarà fidanzamento ufficiale che terrà.
4 mesi sono un tempo molto breve per definire se una relazione debba diventare o meno "ufficiale", il rischio è di indurre il ragazzo a prometterle cose che potrebbe non poter mantenere.
Soprattutto l'ansia di perdere il suo ragazzo o di avere di più da lui, non le sta consentendo di godersi il bello della vostra relazione e ciò è davvero un peccato. Credo che sarebbe opportuno approfondire in un percorso il suo bisogno di conferme e la paura dell'abbandono.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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1 APR 2022

Cara Bianca,
Questo ragazzo avrà le sue motivazioni ad agire come fa, ma quali sono invece le sue motivazioni per cui agisce come scrive?
Mi colpisce quello che scrive di sentirsi un bicchiere bucato che si svuota molto presto, probabilmente ci sono da riparare questi suoi buchi prima di essere serena nella relazione.
Capita a volte di voler cambiare degli aspetti degli altri per non riparare i nostri!
Le consiglio vivamente di cominciare a farlo per se stessa e per le persone che la circondano.
Sono a disposizione anche per una conoscenza professionale online, ne sarei lieta.
Dott.ssa Vincenza Cetrangolo

Dott.ssa Vincenza Cetrangolo Psicologo a Roma

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1 APR 2022

Salve Bianca, immagino che l'ambiguità dei ruoli la mandi in confusione. Io la inviterei ad esplicitare il suo malessere, in modo che ci sia autenticità nella vostra relazione.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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1 APR 2022

Gentile utente,
non è possibile lavorare sull'altro laddove non ci troviamo in un contesto di terapia di coppia.
Quello che possiamo fare invece, è un lavoro individuale che possa sostenerla e guidarla nella gestione delle sue emozioni, la paura, la rabbia, per come vorrebbe che le cose vadano e che invece non vanno secondo le sue aspettative.
Parliamo dei suoi vissuti, della percezione che ha delle cose e che ha a che fare con se stessa, con quello che si porta dentro, con la lente attraverso la quale guarda alle cose e alle relazioni.
Da dove origina questa paura di perdita?
E' molto importante restare concentrati su di sè, pena la ripetizione, la coazione a ripetere sempre gli stessi copioni.
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara, Dott.ssa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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1 APR 2022

Cara Bianca, le relazioni non sono sempre facili. Quando si inizia una relazione, portiamo con noi tutto il nostro bagaglio di esperienze, sentimenti ed emozioni che, in qualche modo, ci condiziona. Capita di aspettarsi che l'altra persona agisca come vogliamo noi, ma non sempre ciò accade, questo perchè, come le dicevo prima, portiamo nelle nostre relazioni questo bagaglio. Capisco il suo bisogno di questa etichetta, ma magari il suo attuale ragazzo non ha bisogno di etichettare il vostro rapporto perchè ha sofferto in passato o perchè lui si sente già il suo fidanzato.
Potrebbe iniziare un lavoro su sè stessa per comprendere da dove arriva questo suo bisogno di etichettare il rapporto.
Resto a disposizione.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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