non aver voglia di uscire

Cara elis98, grazie per aver condiviso con noi un frammento della tua esperienza.
Senza dubbio gli ormoni introdotti con la pillola possono avere un’influenza sul nostro tono dell’umore: la ricerca del contraccettivo più giusto per noi non è sempre semplice in tutte le donne, spesso con l’aiuto della ginecologa dobbiamo provare diversi tipi di pillola per trovare il dosaggio ottimale che abbia il minor impatto possibile sul nostro benessere psico-fisico.
Dal tuo racconto sembra che questo disagio, forse riconducibile ad un vissuto di ansia o di abbassamento del tono dell’umore, persista ormai da vari mesi e che stia avendo delle ripercussioni sulla tua vita sociale e di coppia. Sarebbe importante concederti uno spazio in cui esplorare ciò che senti nel momento in cui ti si chiede di uscire: potrebbe essere presente una forma di ansia anticipatoria per l’esposizione a situazioni sociali? Una componente molto bassa che, una volta esposta alla situazione in sè, riesci poi a mettere da parte e goderti l’uscita? Cos’è, di preciso, che ti angoscia di queste richieste? Mi concentrerei su ciò che accade nella tua testa e nella tua pancia quando si presenta un’occasione sociale. Temi di non essere di compagnia per via del tuo umore? Hai paura di poterti infastidire con poco e avere una reazione esagerata?
Spesso i nostri timori si auto-alimentano con la nostra condotta di evitamento: li rendiamo più grandi e forti di quanto in realtà non siano e, quelle volte che invece riusciamo ad affrontarli, riusciamo a vederli per quel che sono davvero. Ma se questi timori si affacciano, un motivo deve essersi e sarebbe importante, ancor prima di smascherarli, accoglierli e cercare di comprendere cosa stanno cercando di dirci.
Spero si esserti stata di aiuto, sono a disposizione per qualsiasi cosa.
Un abbraccio,
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Gentile Elis,
questo disagio/timore che lei cita potrebbe essere dovuto ad ansia sociale, a situazioni di stress o calo del tono dell'umore e sarebbe interessante sapere cosa è cambiato nella sua vita in questi ultimi mesi da quando è comparso il sintomo.
Il suggerimento è di approfondire la tematica in un percorso di psicoterapia individuale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buonasera Elis98, innanzitutto ha fatto bene a parlarne con la ginecologa affinchè si possa escludere una causa medica/ormonale al problema che porta. Per questo aspetto legato alla mancanza di voglia di uscire tanto da cercare scuse per non farlo sarebbe importante risalire esattamente a quando è subentrato il sintomo e capire i significati dei temi riportati: cosa vuol dire per lei angosciata? quando esce sta bene: se ne rende conto al rientro o appena arriva nel luogo condiviso? Se vuole approfondire questi elementi, resto a sua completa disposizione per una consulenza psicologica, anche online.

Gentile Elis,
Se ha constatato che la causa non è organica e ha scritto su questa piattaforma, forse ha pensato che ci potesse essere una correlazione con l'aspetto psicologico. Il parametro per comprenderlo è sicuramente il suo livello di benessere percepito. Su una scala da 0 a 10 quanto questa situazione impatta negativamente sulla sua vita? Quanto, effettivamente, la ostacola e la fa star male?
Se la risposta è un valore abbastanza alto il mio suggerimento è quello di parlarne con un professionista, non solo per avere una panoramica più chiara della situazione, ma anche per trovare delle strategie per affrontare la situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno,
una volta esclusa una possibile causa organica per il suo forte affaticamento e la scarsa energia attraverso delle indagine mediche (si affidi al suo medico di base rispetto a questo), è possibile ipotizzare che la sua stanchezza sia il riflesso di un momento di fatica emotiva, stress o che ci sia una questione che la preoccupa o angustia più di quanto lei sia consapevole.
Parlarne con uno specialista, in questo caso uno Psicologo, potrebbe aiutarla a mettere in luce le cause di tanta fatica e a dare un significato a questi sintomi, a leggerli come segnali. Il sintomo porta con sé un messaggio che spesso può essere colto e letto in uno spazio accogliente, dedicandosi il giusto tempo, confrontandosi e parlando con un esperto.
Le auguro di riuscire a mettere luce su questa stanchezza e sull'angoscia che le procura l'idea di dover uscire e ritrovare maggior leggerezza e serenità.

Una valutazione medica generale può essere utile per escludere eventuale carenza fisica ma se questo stato permane è utile un percorso psicoterapeutico cognitivo comportamentale che può individuare cause e risorse al fine di migliorare il suo stato psico-fisico. Le auguro di trovare il suo benessere quanto prima.

Carissima,
Provi ad intraprendere un supporto psicologico, se la situazione resta questa. Potrà aiutarla a comprendere le cause del suo malessere e a consapevolizzarsi sulle sue risorse per affrontarlo e superarlo.
Buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra