Non voglio laurearmi
Ho 24 e sono una studentessa di sociologia.
Dopo aver dato tutti gli esami della mia facoltà triennale è arrivato il fatidico momento di laurearmi, e non solo non ci riesco ma sono arrivata alla conclusione che io proprio non voglia farlo.
Ho fatto in modo di posticipare più a lungo il mio ultimo esame per prendermi un anno "sabbatico" da fuoricorso avrei dovuto solo scrivere la mia tesi di laurea e pensare a che magistrale iscrivermi scegliendone possibilmente una più attinente ai miei interessi, diversamente dalla scelta della triennale che è stata più una scelta obbligata dai miei genitori.
Ho cambiato più volte l'argomento della tesi e il relatore, e credo di seguire uno schema preciso.
Mi preparo al meglio per trovare l'argomento perfetto, mi sento fiera dell'argomento trovato, sento il relatore con molta fatica lo contatto per mail, ci ho messo 2 settimane a scrivere la mail perfetta per chiedere un colloquio di tesi.
Sento il relatore mi accordo per la tesi, inizio i primi lavori e poi non riesco più a contattarlo, mi dico di essermi presentata in modo troppo ottimista ho una media di esami bassa, che il lavoro che sto cercando di fare è troppo ambizioso o importante perché proprio io che sono così indisciplinata riesca a portarlo a termine, e rimango ferma per mesi cercando di scrivere una mail al mio relatore per il secondo incontro, ma non riesco neppure ad aprire la mail universitaria senza venir presa dall panico.
E rimando il contattare il relatore ma continuo a lavorare alla tesi, fino a che anche il lavorare alla tesi ormai mi mette ansia e non importa più quante volte sposto e cambio la cartella della mia tesi non riesco neppure più ad aprirla senza un piccolo attacco di panico.
E ora mi trovo a procastinare/ posticipare/ ignorare il chiedere aiuto per la tesi il lavorare alla tesi e il pensare a che magistrale prendere.
Il tutto mentendo ai miei sul lavorare alla tesi tralasciando il "quando" mi laurerò , la mia copertura è l'essere lenta nello scrivere e di "non pensarci troppo alla magistrale". E sì un po, me ne vergogno ma non mi sento poi così in colpa, tutti questi miei drammi non li capirebbero e finirebbero per peggiorare la situazione.
Ora come obbiettivo primario mi sono posta di affrontare la situazione nel modo corretto, mi son detta che qualunque cosa io ne faccia del mio futuro qualsiasi magistrale io scelga lo voglio fare in modo tranquillo rilassato e consapevole, e con solo la salutare soglia di stress.
Ora la mia domanda è non come risolvere tutti i problemi sovra elencati, son troppi per una domanda online.
La mia domanda è Cosa posso dirmi /ripetermi per rassicurarmi/ in che stato mentale devo entrare per riuscire a ricontattare il mio relatore scrivendogli una seconda mail?
Perché credo che quella sia l'azione di partenza che mi serva compiere per sbloccarmi il mio futuro sereno e rillassato.