Esami universitari

Inviata da ari95 · 16 dic 2019 Orientamento scolastico

Salve, mi chiamo Arianna, ho 24 anni e sono al V anno di Giurisprudenza.
Vorrei innanzitutto parlare del mio percorso universitario: ho iniziato nel 2014 iscrivendomi ad un corso di laurea triennale in servizi di impresa e amministrativi (una branca della giurisprudenza) e al terzo anno ho deciso di fare il passaggio di corso senza laurearmi. Per la triennale mi mancavano 5 esami alla laurea. Inizialmente, ho scelto la triennale perché non mi sentivo all'altezza per poter affrontare un percorso lungo come Giurisprudenza ma, al terzo anno mi sono resa conto che "da grande" sarei voluta diventare qualcosa di più che il corso triennale non mi avrebbe permesso di fare (essendo specifico esclusivamente per fare concorsi statali). Così, nel 2017 ho fatto il passaggio alla magistrale, e al tempo stesso sono stata presa per fare la volontaria di servizio civile. Il problema è che mai avrei pensato che fare il servizio civile mi avrebbe portato via tanto tempo e nell'anno accademico 2017-2018 ho conseguito solo 2 esami (a cui ho preso rispettivamente 18 e 25). Non mi pento comunque di aver fatto il servizio civile perché è stata una esperienza veramente molto bella. A questo punto nel 2018 ho iniziato il mio IV anno (all'università sono riuscita a "congelare" la carriera per non uscire fuoricorso) ma mi sono ritrovata ormai senza voglia di studiare. Per cui lo scorso anno accademico, 2018-2019 ho sostenuto solo 4 esami a fronte e oggi ho da sostenere ancora 14 esami e ho tempo fino a febbraio 2021 per laurearmi. Da settembre scorso, 2019, ho iniziato a raccontare qualche bugia ai miei famigliari, dicendo loro che sostenevo gli esami ma dovevo ancora fare la seconda parte e quindi il voto non potevano darmelo. In realtà, non mi presentavo proprio e mi sono ripromessa di non farlo più. Da quella volta ho ripetuto questa bugia per altre 2 volte e domani ho un esame a cui non sono pronta.
Il mio problema è che nel momento in cui devo scrivere, riassumere e schematizzare un esame lo faccio volentieri, non mi annoio anzi! Ma quando devo ripetere mi passa la voglia e io purtroppo nelle situazioni di ansia non so esprimermi correttamente e alle volte mi mancano le parole. Ripetere tante volte mi fa acquisire sicurezza ma il punto è che mi manca proprio la voglia di farlo. Non ho voglia di ripetere a voce e non so come fare perché mi mancano 14 esami e ho bisogno di laurearmi entro febbraio 2021 altrimenti i miei genitori saranno costretti a pagare una tassa salata e io mi sentirei estremamente in colpa.
A tutto questo, vorrei aggiungere anche la mia situazione sentimentale: io studio al nord ma sono del sud. Nella mia città d'origine, 3 anni fa mi sono fidanzata con un ragazzo che ha un lavoro e che ha una grande voglia di mettere su famiglia e avere una casa tutta nostra. Quando ci siamo conosciuti io frequentavo ancora la triennale e mi mancavano 5 esami. Eventualmente lui si aspettava che una volta laureata sarei andata a braccia aperte da lui e magari ci saremmo pure sposati. Bene io all'inizio non ho badato a queste cose, non per egoismo ma mi sembrava scontato che prima dovessi fare le mie scelte e poi sarebbe venuto tutto il resto. Ho dato per scontato che lui questo lo sapesse e quindi, quando gli ho detto del passaggio a Giurisprudenza e dell'inizio del servizio civile, io ero alle stelle ma lui no. A quel punto ha iniziato a mettermi ansia, a dirmi in continuazione che dovevo studiare e sbrigarmi perché non voleva continuare ad aspettarmi e io gli rispondevo che se questa situazione lo stressava era libero di lasciarmi e avrei rispettato questa scelta ma che assolutamente non doveva permettersi di interferire nella mia vita e nelle mie scelte! Dopo quasi un anno di litigate per telefono, ha smesso di essere così pesante e io di conseguenza ho smesso di parlargli di università e infatti non sa nemmeno le date degli esami: lo viene a sapere solo se li supero. Fortunatamente ha capito e si è calmato quindi ad oggi non c'è più questo problema perché lo abbiamo risolto, soprattutto perché è una persona molto rispettosa e anche dolce. Ovviamente, anche io vorrei avvicinarmi a lui il prima possibile e anche io non vedo l'ora di andare a vivere con lui ma con l'ansia che mi metteva prima era veramente impossibile gestire la situazione.
Per cui, ad oggi, l'unico problema sono io che sono stanca, che non ho più voglia. Amo questo corso di studi, so quello che vorrei fare dopo perché lo desidero tanto ma mi sento bloccata e non so più come andare avanti. Sono demotivata e il solo pensiero di studiare mi angoscia. Vorrei farlo non perché ho un esame: vorrei studiare e imparare solo perché sono curiosa di farlo. E pure ogni volta, anche incosciamente, associo quei libri agli esami, mi viene lo sconforto, non ho voglia, e il giorno prima dell'esame mi salgono i sensi di colpa e penso che se mi fossi impegnata di più a quest'ora starei ad un buon punto. Non so più che fare!!
Mi scuso se mi sono dilungata troppo e grazie per ciò che fate!
Arianna.

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Miglior risposta 17 DIC 2019

Gentile Arianna, a volte nel corso degli studi capita di perdere energia e motivazione.
Mi chiedo se malgrado lei voglia con impazienza finire il corso di studi, allo stesso tempo non sia un po' intimorita dai cambiamenti che arriveranno successivamente, cambiare tipo di vita, andare a convivere, cercare lavoro sono tutte cose belle, ma allo stesso tempo nuove, quindi potrebbero portare con sè dei dubbi su come potrebbe evolversi la sua vita. Questi dubbi potrebbero portarla a tentare di protrarre il percorso di studi (che è qualcosa di conosciuto per lei) più a lungo ed allontanare la sua vita successiva al termine dell'università (che è sconosciuta).
Per affrontare gli esami che deve ancora sostenere, forse può provare a prepararli con altre colleghe di università per avere qualcuno a cui ripetere gli argomenti studiati.
Saluti Dottoressa Sara Vassileva

Dott.ssa Sara Vassileva Psicologo a Genova

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26 OTT 2021

Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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17 DIC 2019

Buongiorno Arianna,
il fatto di sentire di avere una scadenza di certo non aiuta a dare gli esami con spensieratezza, essere in ritardo su una laurea come Giurisprudenza è una cosa frequente, può capitare. Le consiglio di parlare con i suoi genitori dell'eventualità di laurearsi in ritardo esplicitando loro che si trova in un momento di difficoltà e sentire loro come la vivrebbero, potrebbero stupirla facendola sentire capita e potrebbe forse vivere con più tranquillità il suo percorso di studi. Sicuramente dire bugie non aiuta perché a lungo andare verrebbero a galla ma è comprensibile che in un momento di difficoltà si scelga la strada più corta e quella che sembra meno dolorosa per i nostri cari. Anche se ora non gliene fa più, a questa situazione si aggiungono comunque le pressioni che ha ricevuto dal suo compagno che l'ha caricata di aspettative e potrebbe forse averle messo un po' di fretta o paura.
Resto a disposizione

Dott.ssa Paola Sperandeo Psicologo a Como

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