Non so se è arrivato il momento di lasciarlo

Inviata da Aury · 4 ago 2023 Terapia di coppia

Ciao a tutti, sono una ragazza di 25 anni e sono fidanzata da 9 con il mio primo e unico ragazzo, che ha 34anni. Come potete immaginare, quando mi sono fidanzata ero molto piccola e non davo peso a molte cose, come ad esempio il fatto che lui non abbia mai lavorato nella sua vita. Solo da qualche anno a questa parte la cosa è diventata un “problema” per me, dal momento che non riesco ad immaginare un futuro insieme (io ho sempre lavorato una volta finito il liceo). Ma non è questo il vero motivo per il quale vi scrivo.. nell’ultimo anno lui è molto cambiato, ha avuto qualche problemino di salute ed è uscita fuori la sua parte debole e insicura. Gli sono stata accanto nonostante non sia stato per niente facile, ora quel problema è risolto ma ne sta avendo un altro che stiamo cercando di risolvere. Non è facile perché non fa altro che lamentarsi dalla mattina alla sera di tutto, letteralmente. Parla solo con me dei suoi problemi, da una parte lo apprezzo perché si fida, dall’altra sono stremata perché la cosa si ripete ogni giorno più volte al giorno. Io non sono più sicura di amarlo già da prima che iniziasse questa situazione, poi non ci ho più pensato perché ho voluto stargli accanto, ma il suo periodo difficile dura da troppo tempo e mi rendo conto che lui, il suo modo di essere così depresso, svogliato peggiora le cose. Sono arrivata ad un punto in cui non ho più voglia di vederlo, magari arrivo da lui felice e mi rovina la giornata con il suo umore, mi vergogno a parlare di lui con gli altri perché non lavora, anche se adesso si sta dando da fare per cercare un’occupazione ( ma senza esperienza a quell’età nessuno ti considera). Non so proprio cosa fare, da una parte penso che sia arrivato il momento di pensare un po’ a me stessa, dall’altra mi rendo conto che lui al momento è una persona molto fragile, mi ama molto, ha una famiglia letteralmente inutile e pochi amici. Non voglio farlo soffrire, ma vorrei tornare a stare bene.

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Miglior risposta 5 AGO 2023

Cara utente,

comprendo che la situazione sia molto complessa e difficile. Da una parte desidera stare vicino al Suo compagno in un momento di fragilità, dall'altra sente che la relazione la sta logorando.

Alcuni spunti di riflessione:

I Suoi sentimenti possono cambiare. Non c'è nulla di sbagliato nel rendersi conto che l'amore per il Suo compagno si è affievolito. Questo però richiede onestà e maturità da entrambe le parti.

La dipendenza emotiva del Suo compagno non è Sua responsabilità. Lei è già stata molto paziente e comprensiva, ma non può sopportare tutto il Suo peso emotivo.

La Sua felicità e il Suo benessere sono importanti. Non può metterli completamente da parte per stargli accanto. Ha bisogno di trovare un equilibrio che le permetta di stare bene anche Lei.

Una relazione sana si basa sulla reciprocità. Se si sente che sta dando molto di più di quanto riceve, forse è il caso di ripensare la situazione.

La sincerità è fondamentale. Parlare apertamente al Suo compagno dei Suoi sentimenti, in modo maturo e rispettoso, potrebbe aiutare entrambi a capire come procedere. Ma deve essere pronta ad accettare qualsiasi reazione.

In sintesi, credo che dovrebbe prima di tutto ascoltare i Suoi bisogni e le Sue emozioni. Poi, se decide di parlare con il Suo compagno, fallo con tatto e compassione, senza accusarlo. La chiarezza è la base per prendere le decisioni giuste per Lei.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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9 AGO 2023

Buongiorno Aury,
Dalle sue parole sembra combattuta tra il bisogno di continuare ad aiutare gli altri e la paura di perdere se stessa!
Effettivamente si tratta di una situazione delicata che necessita di riflessione e attenzione per essere superata adeguatamente: potrebbe provare a parlare apertamente con il suo fidanzato di questa situazione che inizia a starle stretta, diventando quasi soffocante, per riuscire a trovare insieme a lui un compromesso: potrebbe farlo all'interno di una terapia di coppia che aiuti entrambi a capire meglio il punto di vista dell'altro e la necessità di modificare alcuni tratti personali per permettere ad entrambi di stare bene all'interno di una relazione funzionale e appagante. In alternativa si potrebbe pensare anche ad una terapia individuale che potrebbe aiutarla offrendole uno spazio personale e protetto entro cui esprimere le sue emozioni e trarre le sue conclusioni in maniera lucida e razionale: attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale si potranno attivare le risorse necessarie a permetterle di ritrovare nuovamente se stessa, eliminando quella sensazione di "spegnimento" che sembra emergere dalle sue parole.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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6 AGO 2023

Salve,
A tutta prima sembra essere una relazione molto disfunzionale, complicata dal fatto che lei è rimasta con lui per 9 anni ed è cresciuta con lui accanto. Tuttavia tutto ciò di cui ha parlato sembra pendere dal lato dell’ insoddisfazione. Io penso che entrambi dovreste compiere un lavoro di psicoterapia individuale per uscire dall’impasse. Potrebbe consigliarlo al suo partner e intanto fare lei il primo passo per dare l’esempio. Troppe cose sono avvenute in questi 9 anni e c’è da elaborare cosa è successo a livello individuale.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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5 AGO 2023

Cara Aury,

non diventare la crocerossina di nessuno, non ti è chiesto da una relazione di coppia. Vivi come una ragazza normale che ha un comportamento adeguato. Se puoi, parla della questione del lavoro con i suoi genitori e vediamo cosa sono in grado di dire. Io penso che il tuo ragazzo sia francamente disturbato e dovrebbe essere seguito da uno psicoterapeuta individuale preferibilmente di tipo psicodinamico.
Se lo desideri manteniamo il nostro contatto
Un abbraccio
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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5 AGO 2023

Salve, innanzitutto è importante che lei si domandi se prova ancora dei sentimenti per lui, perché se così fosse, allora non si deve preoccupare. Il suo ragazzo, come ha giustamente intuito lei, è depresso, perciò è necessario che effettui dei colloqui terapeutici che lo sostengano in questo momento di difficoltà. Sicuramente la coppia (e in primis lui) ne troverà giovamento.
Se invece lei non dovesse amarlo più indipendentemente dalle condizioni di salute del suo ragazzo, allora le suggerisco di indirizzarlo ad un professionista della salute mentale e poi gradualmente lasciarlo.

Dott.ssa Sara Nicotera Psicologo a Roma

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5 AGO 2023

Gentile Aury,
nel tuo messaggio leggo già tanta consapevolezza rispetto all'evoluzione di te stessa come persona (crescita ad ogni livello), della tua relazione (che ha delle fasi, così come la persona nella sua individualità) e di ciò che desideri per te.
Sarebbe utile approfondire cosa intendi, nello specifico, con il "tornare a stare a bene" e cosa significa dunque questo (stare bene è generico e diverso per ognuno di noi). Cos'è "stare bene" per te? Alla luce di ciò, comprendere come darti potere (come persona) per ottenerlo. Senza dubbio, con dei colloqui psicologici, si può esplorare nel dettaglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Erika Antonucci

Dott.ssa Erika Antonucci Psicologo a Cagliari

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5 AGO 2023

Buongiorno
Le consiglio di dire al suo ragazzo di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che lo può aiutare, in quanto lei non essendo uno specialista, non ha le competenze adeguate.
Ed anche a lei consiglierei, dei colloqui con uno psicoterapeuta, per avere migliore chiarezza della sua personalità.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Rona

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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5 AGO 2023

Gentile Aury,
Capisco quanto la situazione, a lungo termine, stia diventando per lei insostenibile.
È come se si sentisse perennemente incastrata nel ruolo di ascoltatrice di lamentele e di dispensatrice di pacche sulle spalle e questi ruoli, purtroppo, nel tempo logorano la stabilità di un rapporto di coppia, nel quale viene meno il concetto di reciprocità.
Pertanto il mio suggerimento è quello di richiedere il supporto di un professionista per trovare insieme delle strategie utili per fronteggiare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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