Non so che fare con me

Inviata da Martina · 14 ago 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Salve, scrivo qui perché forse ho bisogno di un consiglio.
Credo di avere un problema,
sarò più specifica: quando mi relaziono sono estremamente attenta, mi tengo a distanza di sicurezza non mi piace essere troppo legata a qualcuno. Questa cosa mi è stata spesso criticata, ma dirla tutta io non voglio legarmi perché parto prevenuta nei confronti delle persone, penso sempre che queste mi possano rimpiazzare. Non mi lego perché non voglio soffrire.
Ahimè però sono un essere umano ed ho bisogno di avere rapporti con gli altri, quindi accade che mi lego e me ne pento.
Come ora ad esempio, soffro per la fine di un rapporto sentimentale con un ragazzo che adoro ma che non mi vuole più.
Devo ammettere che il mio problema principale però sono i rapporti sentimentali.
Ho il vizio immergermi completamente nella relazione se riesco a buttar giù le mie paure e cosi purtroppo mi concedo totalmente e irresponsabilmente all'altra persona. Non riesco ad avere un rapporto normale perché mi lego esageratamente e mi appoggio sull'altro scordandomi di me.
Perché? Cosa ho di sbagliato, io non vorrei essere così ...
Ora per la fine di questo rapporto compio la mia solita autodistruzione totale , senza mangiare, dormire e senza smettere di piangere fino a che non ritorno al mio amato cinismo e indifferenza che si fortificano ogni volta che mi rialzo.(E dura mesi la fase dell'autolesionismo emotivo)
La mia domanda è
Come devo gestire il dolore? Cos'è che sbaglio? Perché devono passare mesi e mesi per togliermi dalla testa la sensazione che mi causa l'essere lasciata? Come devo reagire?

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Miglior risposta 15 AGO 2017

Gentile Martina,
come dice un famoso aforisma di Jim Morrison " rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire".
In realtà, a mio avviso, la soluzione non è nel costruirsi una corazza emotiva per non soffrire se la relazione finisce (anche perchè, come hai sperimentato, spesso non funziona) bensì nell'essere capace di disinvestire l'affetto senza troppa sofferenza quando dovessero venire meno i presupposti per la sua esistenza.
Ciò è possibile solo quando si ha un buon livello di autostima e purtroppo non è il tuo caso.
Pertanto la giusta reazione è quella di intraprendere a questo scopo un adeguato percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 AGO 2017

Gentile Martina,
occorre esplorare la propria modalità relazionale, il suo attaccamento verso l'altro sesso.
Lei racconta di concedersi completamente, si annulla per soffrire mille pene dopo la fine della relazione.
Sembra un amore esclusivo a cui segue la creazione di una corazza di distanza emozionale. Forse la precedente relazione ha lasciato ferite e dolore.
E' possibile amare in modo diverso, per fare ciò è necessario un percorso di conoscenza di se.
Provi ad avere fiducia e si sperimenti di nuovo nelle relazioni.
Cari saluti
Dott.ssa Costa

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