non riesco e non voglio staccarmi da lui
Ho 37 anni e sto vivendo un periodo estremamente difficile. Premetto che in passato ho avuto problemi di depressione perché ho avuto un’infanzia e una giovinezza non propriamente facili, ho subito dei lutti, ho sofferto di solitudine e mi sono mancate delle figure di riferimento, 10 anni fa ho avuto un grave problema di salute e ho perso il lavoro (ora per fortuna ne ho trovato un altro). Ma tutte queste forti esperienze negative mi hanno portato ad essere un persona all’apparenza forte ma in realtà molto fragile ed insicura dentro. Ho una visione pessimistica del futuro e per quanto ricerchi la compagnia degli altri perché mi sento sempre sola, i miei rapporti prima o dopo vanno a finire male. So di avere la tendenza ad attaccarmi e a diventare dipendente, sono in psicoterapia da 10 anni ormai per cercare di risolvere questo e tutta la mia angoscia esistenziale, ma dopo tutto questo tempo ho capito che probabilmente non riuscirò mai a superare completamente i miei traumi e ciò che ne deriva nei miei comportamenti/pensieri della persona che sono oggi..l’unica cosa che posso fare è cercare di convivere con quella che è la mia indole e cercare di gestirla per fare meno danni possibili. E ora veniamo al punto per il quale ad oggi sto soffrendo come un cane..un anno fa conosco un ragazzo e iniziamo una storia. Io non avevo relazioni da almeno 8 anni, dopo una grave batosta presa non ho più trovato nessuno a cui aprire il mio cuore. Ma lui è entrato nella mia vita e, non lo so nemmeno io perché, mi sono completamente persa di lui. A distanza di tempo capisco che probabilmente io e lui ci siamo “riconosciuti”, specchiati l’uno nella fragilità dell’altra. La nostra storia è durata 4 mesi, di cui 2 di convivenza, ed è stata bellissima fino a quando, durante l’ultimo mese abbiamo iniziato a non capirci più. Col sennò di poi ho capito che dopo il periodo iniziale di conoscenza sono emerse le nostre rispettive fragilità e, anziché farci forza a vicenda, questo ci ha mandato in crisi e ci ha allontanato. Abbiamo avuto entrambi un crollo psicologico, ci siamo vicendevolmente trascinati in basso sempre tenendoci per mano fino a quando lui ha detto basta, finiamola qui. Mi ha lasciato e ha chiuso ogni canale di comunicazione. Non potendo fare altro, io mi sono chiusa nel mio dolore e mi sono messa in attesa. Sono passati 3 mesi. Lui mi ha sbloccato su whatsapp ma non mi ha scritto. Io nemmeno. Ho aspettato, anche se l’avrei contattato subito, perché avevo paura di non ricevere risposta. Dopo 3 mesi gli ho mandato un semplice messaggio per chiedergli come stava. Erano passati ormai più di sei mesi da quando ci eravamo sentiti l’ultima volta. Mi risponde che sta abbastanza e mi chiede di me. Poi più nulla, per un altro mese. Mi rifaccio viva, gli chiedo di vederci per un caffè. Mi risponde che gli piacerebbe, ma che purtroppo non sta bene e non se la sente. Ho mangiato la foglia che quel suo “non stare bene” fosse un qualcosa a livello emotivo e non fisico. Dopo una settimana gli riscrivo ancora per dirgli che se ha bisogno, io ci sono. Pensavo di non ricevere alcuna risposta e invece mi arriva un fiume di messaggi in cui mi vomita tutta la sua sofferenza. Mi dice che sta male, ha una depressione pesante, che io sono stata la causa ma non vuole incolparmi, che l’indomani verrà ricoverato, mi chiede di non invadere i suoi spazi e dice che mi sta confidando tutto questo perché io posso capire come si sente essendoci passata. Rimango sconvolta e provo a chiamarlo. Ovviamente non mi risponde. Gli mando un messaggio in cui gli ribadisco che se ha bisogno ci sono. Lui mi scrive che vuole solo tornare a stare bene perché per adesso non ha alcun motivo per vivere…Lo lascio stare per una settimana poi l’ansia prende il sopravvento e mi rifaccio viva, gli chiedo di farmi avere sue notizie perché sono molto preoccupata. Da lì per una settimana ci scambiamo messaggi, sono sempre io a scrivergli per prima, gli mando dei papiri in cui gli faccio chiaramente capire che non l’ho mai dimenticato, che ci sono e ci sono sempre stata per lui, che sono preoccupata. Lui a tratti mi risponde e cerca di tranquillizzarmi dicendo che la situazione è per il momento sotto controllo, in altri momenti non risponde, altre volte mi riempie di accuse per ciò che è stato e per come sono andate le cose dicendo che non si fida più di me (non l’ho mai tradito, quando ci stavamo per lasciare gli ho “solo” raccontato delle bugie facendogli credere di avere dei problemi di salute che in realtà non avevo sperando di tenerlo legato a me e per non perderlo), altre volte mi dice che vuole ammazzarsi, altre volte mi dice che conoscersi è stato un grande sbaglio e che ognuno deve fare la sua vita, che è finita..in un messaggio però mi ha scritto che mi ha pensata ogni giorno, che per lui è stato difficile rinunciare a me e che per questo è stato così male ed è finito in queste condizioni, che mi vuole ancora tanto bene... io sto impazzendo. L’ultima volta l’ho sentito 4 giorni fa e l’ho pregato di farmi avere sue notizie perché sono terribilmente preoccupata e ho bisogno di sapere come sta, lui mi ha detto che è finita e che la devo smettere di rompergli i c***.
Ora non so cosa fare. Non posso rinunciare a lui, non ce la faccio. So che sarebbe la cosa più giusta, ma io sono innamorata (è stato l’unica persona in grado di smuovermi il cuore in 9 anni) e soprattutto sono convinta che anche lui provi ancora dei sentimenti per me e sia solo bloccato dalla paura di stare male. Se anche mi scrive che è finita, io non gli credo perché me l’aveva già detto in passato ma evidentemente non è riuscito a farsela passare, come non ci sono riuscita io.
Cosa posso fare? So che se lo contatto ora lo irrito ancora di più e quindi devo aspettare..ma è una tortura e io sto iniziando ad avere di nuovo attacchi di panico..ho perso 4 chili nell’ultimo mese..vado avanti a xanax e continuo con la psicoterapia ma il mio pensiero fisso resta sempre e solo lui, non riesco a togliermelo dalla testa, è diventata un’ossessione.