Non riesco a uscire con ragazzi/uomini che mi piacciono
Buongiorno,
Mi chiamo Chiara, ho 40 anni e non sono mai stata con un ragazzo.. intorno ai 20 anni ebbi una brevissima frequentazione con un ragazzo che mi ferì moltissimo (passava il tempo a guardare e commentare le altre) e non fece altro che aumentare le mie insicurezze. Il ragazzo si rivelò poi gay, ma io ho sofferto così tanto che decisi da allora di non stare mai più con nessuno per non permettere più a nessuno di ferirmi così. Mi sono ovviamente innamorata ancora dopo di lui, ma non sono mai più riuscita a frequentare qualcuno che mi piacesse(tanto meno avere rapporti). Mi chiudo e respingo tutti in maniera netta, cosicché il ragazzo in questione si allontana. Premetto che sono di aspetto piacente, dimostrò molti meno anni di quelli che ho, sono apparentemente aperta e simpatica, molto dolce (a detta della gente), ma al giorno d'oggi è già molto raro che un ragazzo faccia una mossa perché si aspettano sempre che sia la ragazza ad iniziare, e io ovviamente non me la sento di mandare segnali incoraggianti perché poi non saprei come gestire la cosa, mi sentirei bloccata e paralizzata. Nel mio palazzo c'è un ragazzo che mi è sempre piaciuto. Ultimamente mi soffermavo spesso a capezzale il suo cane e lui inaspettatamente l'altro giorno mi ha chiesto se mi univo a loro per la passeggiata. Imbarazzatissima ho messo una scusa dicendo che non potevo. Abbiamo chiacchierato un altro po', lui mi sorrideva, e poi ci siamo salutati. Io ero felicissima, ma poi, dopo un paio di giorni, ho notato che il suo motorino non è stato parcheggiato qui per tutta la notte e ne ho dedotto che ha passato la notte fuori. Questo mi ha scatenato una rabbia fortissima, ho pianto tutto il pomeriggio e adesso non voglio più incrociarlo o vederlo. Mi fa rabbia che, come al solito, sia partita in quarta, fantasticando e sognando chissà che, e ora tornare al grigiore di sempre e alla disillusione è dura. Mi conosco e so che, dopo questa cosa, nonnrousciro piu a essere spontanea e mi chiudero a riccio. Forse la verita e' che anche questa volta, sotto sotto non ero pronta a portare avanti la cosa e mettermi in gioco.
Purtroppo succede sempre, è più forte di me, non riesco a frenare la fantasia, le fantasticherie, probabilmente per la mancanza d'affetto prolungata. E poi inevitabilmente resto delusa, o perché l'altro non e6in realtà interessato, o perché io per qualche ragione non riesco a continuare la frequentazione per le mie insicurezze.
Di terapie ne ho fatte molte, ma onestamente, non sono servite a nulla.
Se poteste consigliarmi un modo per vivere queste cose in maniera differente, vi sarei grata.
Grazie,
Chiara