Non riesco a superare le bugie di mia madre, ho perso fiducia in lei

Inviata da merder00 · 18 apr 2024 Terapia familiare

Sin da piccola ho avuto un ottimo rapporto con entrambi i miei genitori, con i quali posso, fortunatamente, parlare di tutto. Le cose con mia madre sono cambiate due anni fa: lei ha avuto un'ischemia cerebrale che l'ha costretta a letto con le vertigini per molto tempo, ma per fortuna non le ha lasciato reliquati nervosi; ad oggi ha ripreso la sua vita, pur dovendo effettuare controlli continui (anche per altre patologie che sono emerse). In corrispondenza del suo ricovero è stato necessario richiedere una Tc, che, svolta molti giorni dopo, con mia madre in dimissione protetta, ha evidenziato quest'ischemia. Nel frattempo era subentrata, nel reparto, una dottoressa nuova (che non ha mai visitato mia madre durante il ricovero), che leggendo la Tc, convoca me e mio padre (non mia sorella, perchè minorenne) e ci accusa di aver fatto omissione di soccorso e aver segregato mamma in casa, in quanto un'infermiera amica di famiglia e la madre di mia madre le avevano comunicato che mia mamma era sempre a letto addormentata (che fosse a letto è vero perchè aveva le vertigini, ma mia madre non dormiva per paura e per dei traumi legati all'esperienza in PS con un tossicodipendente e riusciva a dormire solo 2 ore, dalle 8 alle 10 di mattina, quando sua madre la chiamava o passava a trovarla per 5 minuti al giorno). Premesso che tutto il mio nucleo familiare è incensurato, io e mio padre ci siamo premurati di evitare una denuncia inutile oltre che falsa, dimostrare con colloqui separati che mia madre non era segregata / obbligata in casa e abbiamo tagliato i ponti con la madre di mia madre, le sue sorelle e le loro famiglie. Questo sia per quanto accaduto (siamo rimasti terrorizzati dalla possibilità di denuncia) ma anche perchè la famiglia di mia madre non si è mai preoccupata di lei: se venivano era per 10 minuti non tutti i giorni e per criticare come facevamo il caffè, le faccende domestiche o la pulizia della casa, mentre, quando erano loro ad aver bisogno, mia madre correva sempre a casa, cucinava per loro o comunque si preoccupava di contattare medici o altro. Come se non bastasse, poi, hanno cominciato a sparlare di me e a dirne di tutti i colori: per loro, probabilmente, sarei dovuta stare zitta e avrei dovuto far finta di niente. Da qui iniziano i problemi con mia madre: nel periodo successivo alla sua ripresa, litigavamo perchè lei difendeva sua madre e ho dovuto cacciare più volte le prove che avevo raccolto per scagionarmi. Dopodichè siamo giunte a compromesso, cioè lei frequenta sua madre e io ho il diritto di non frequentarla e non parlarle se non per buongiorno o buonasera nei luoghi pubblici (anche perchè sua madre continua a sparlare di me - me lo hanno detto e dimostrato delle persone esterne - e, se la incontro, mi lancia maledizioni o mi offende verbalmente). Per un po' di tempo, le cose con mia madre sono andate bene, ma poi abbiamo ricominciato a litigare, in quanto, in seguito al parto della nipote, lei si è recata ogni 7 giorni a casa della suddetta per trovarla o farle cortesie o commissioni e l'ha fatto anche più volte di nascosto, perchè temeva (a detta sua) la mia reazione. Io le ho sempre chiesto di trattare i suoi parenti come loro avevano trattato me, mio padre e mia sorella, cioè non dandoci mai una mano, non chiamando mai nè preoccupandosi se avevamo bisogno di qualcosa. Lei invece insiste che deve frequentarli assiduamente (nonostante abbiano una terribile influenza su lei), è arrivata a dirmi che " io i suoi parenti non glieli devo toccare", che lei "vuole bene a loro" e che per colpa mia sta andando in depressione, perchè non la considerano; in realtà non la chiamano mai (se non quando hanno bisogno o stanno male loro) e già prima non la consideravano (addirittura se dovevano invitarci ad una festa, venivano a comunicarci che ci avrebbero messo a tavolo con estranei, perchè non sapevano mai dove metterci).
Io questa cosa non riesco a digerirla, non posso pensare che mia madre mi abbia sostituito o comunque voglia più bene alla nipote ed ai suoi figli, che manco la considerano o cercano, mentre io per lei faccio tutto.
Ho provato a dirglielo, ma lei prima me ne dice di tutti i colori, anche che sono gelosa dei suoi parenti, poi mi chiede scusa e torna a fare quello che faceva prima e questa cosa mi sta facendo molto soffrire. Mi sono resa conto che non ho più fiducia in lei, non sento più sicura a dirle le mie cose, sogno sempre di litigare con lei, ho paura che continui ad andare di nascosto e dirmi altre bugie e ogni volta che parla, ho sempre l'impressione che stia sminuendo me ed esaltando i suoi parenti. Ho perso qualsiasi interesse, non riesco a studiare, piango per nulla (mentre prima non piangevo quasi mai) e frequentemente mi capita di avere pensieri negativi, temendo di restare sola, anche se mio padre mi è di supporto. Sto avendo anche ripercussioni sul fisico, con mal di testa e bruciori di stomaco e ho paura di lasciarmi andare e non riuscire più a studiare e dare esami... cosa posso fare?
È davvero assurdo quello che chiedo a mia madre, cioè di considerare meno i suoi parenti e più noi? E soprattutto, perchè non capisce che, se quando è stata male davvero, ci siamo stati solo noi e qualche sua amica, allora i suoi parenti non se la meritano tutta questa considerazione? Davvero una madre può volere più bene ad una nipote che non la calcola (se non per interesse) che ad una figlia? O questo accade perchè valgo così poco da non meritare l'amore di mia madre?
Aggiungo solo che, fortunatamente, dal punto di vista economico non mi fanno mancare nulla i miei genitori e tutto questo è solo un discorso affettivo. Grazie a chi ha la pazienza di leggere questo sfogo... e a chi risponderà

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