Ho perso la fiducia nella persona che amo.

Inviata da Sofia · 2 mag 2019

Buongiorno,
sto con un ragazzo da cinque anni che amo moltissimo. La nostra relazione è sempre stata piuttosto tranquilla, certo si è litigato per una serie di questioni, ma si è anche sempre risolto. Al tempo stesso però, col passare degli anni, la nostra relazione ha assunto una forma differente, laddove nei primi mesi era tutto “rose e fiori”, mano a mano questa perfezione si è affievolita e sono subentrare una serie di difficoltà che si è cercato di superare; un aspetto più routinario ha preso il sopravvento, e quei piccoli gesti e attenzioni che erano costanti all’inizio del rapporto hanno iniziato a venire meno ed essere sempre più rari. Premetto che io non sono una persona facile: sono piuttosto insicura e, un po’ per istinto di protezione, tendo a prefigurarmi le cose in maniera negativa, inoltre ci sono una serie di cose che riguardano la mia vita che mi hanno resa una persona infelice e con una costante paura di essere abbandonata dalle persone che mi circondano. Mi rendo conto che per il mio ragazzo possa non essere facile fare i conti con tutto questo, non lo è nemmeno per me. Qualche mese fa lui, in università, ha conosciuto una ragazza, che definisce come “solo un’amica”, a me questo in sé non dà fastidio, ha già avuto altre amiche femmine, ma credo anche che ci sia un limite oltre il quale un’amicizia diventa o rischia di diventare qualcosa di più. Ad un certo punto lui ha iniziato a messaggiare costantemente con questa persona, anche quando era con me (da soli) o quando eravamo fuori con amici, e la cosa ha iniziato ad irritarmi; quindi avevamo litigato e gli avevo detto che la cosa mi stava infastidendo, ottenendone la promessa che avrebbe cercato di non esagerare. Poi, circa una settimana fa, per caso ho scoperto che si era preoccupato di augurarle la buonanotte, cosa che con me non faceva da tempo, e nel chiedergli spiegazioni, sono venuta a conoscenza anche di tutta un’altra serie di cose (mi ha fatto leggere i messaggi, cosa che io non avrei mai voluto si rendesse necessario fare) che mi hanno fatto male: che si sono messi a giocare a “obbligo e verità”, cosa che li ha spinti a parlare di abitudini e preferenze sessuali, che si mandavano vocali fino a notte fonda, che si inviavano rispettivi selfie, fino a che la stessa ragazza in questione non ha esordito con un “forse striamo andando troppo sul personale”. Il tutto accompagnato da una serie di emoticon piuttosto allusive dal mio punto di vista: quella che fa l’occhiolino o quel col sorrisetto provocante; il tutto anche con una serie confessioni più o meno intime su esperienze vissute es. il primo bacio (mi ha dato l’impressione di quel tipo di intimità che pensavo condividesse solo con me). So che potrebbe sembrare esagerato (a detta sua lo è) ma di fronte a questo mi sono sentita tradita. Lui ha detto anche che sapeva che mi avrebbe fatta stare male un comportamento di questo tipo, ma che lo ha fatto comunque perché lui in cuor suo sapeva che con quella ragazza non c’era assolutamente nulla. Lui dice che sono “l’amore della sua vita” e che è ovvio che se fosse messo alle strette sceglierebbe me, che ciò che è nato con quella ragazza è solo un’innocua amicizia dettata dalla curiosità di conoscere persone nuove. Mi ha anche rinfacciato di aver già rinunciato a molte cose in passato per starmi a fianco (alcuni suoi amici avrebbero smesso di chiederci di andare fuori a cena, unica cosa che fanno, perché tanto rifiutavamo sempre; questo è vero, anche perché ho avuto un periodo di forte ansia in cui faticavo a stare tra molta gente e a rapportarmi con gli altri, i suoi amici ingenuamente mi prendevano in giro perché mangiavo poco, non sapevano che avevo lo stomaco completamente chiuso, forti giramenti di testa, il senso di nausea e che stavo letteralmente sudando freddo, da qui l’origine dei rifiuti… ora ho quasi del tutto superato questo problema, ma il danno sembra ormai fatto.) e di come non possa “annullare tutto sé stesso”. La conclusione a cui eravamo giunti dopo quella litigata era di dire anche alla ragazza in questione che c’era un problema, spiegarle la verità, e iniziare a mettere dei limiti a quel rapporto mentre, nel durante, cercavamo di “recuperare” il nostro riscoprendo un po’ quelle cose che col tempo si erano affievolite. Però lui era palesemente triste ed io anche (ero triste perché lo era lui e al tempo stesso perché sapevo che lui viveva questa cosa come un limite alla sua libertà, e non come una forma di rispetto verso di me e il nostro rapporto, come la piuttosto la vedevo io.) quindi, dopo avermi assicurato di amarmi e che tra lui e lei non ci sarebbe mai stato nulla, mi ha chiesto se poteva “tornare ad avere un rapporto che fosse umano” con quella ragazza, e io, sconsolata, gli ho detto di sì, a patto, di nuovo, di stare entro certi limiti. Il problema è che ho perso la fiducia, non riesco a darmi ragioni sul perché non dovrebbe ricascarci, non riesco a non essere terrorizzata che qualcosa si sia guastato terribilmente e che, ad un certo punto, mi lascerà, magari per lei. Io non voglio controllarlo, ma non vorrei nemmeno che lui vivesse come una prigionia quelli che a me sembrano puri atti di rispetto. Non voglio che continui a avere un rapporto stretto con quella persona, ma non so veramente come fargli capire il mio punto di vista, che penso che una certa intimità dovrebbe rimanere nostra e che certi argomenti non sono cose che si condivide con “solo un’amica”, che certe emoticon hanno anche un certo significato e tono emotivo. Non so cosa dovrei fare, vivo questo con estrema ansia, apro Whatsapp e lo trovo sempre online, e non posso fare a meno di chiedermi se stia parlando con lei. Sta effettivamente cercando di darmi rassicurazioni, un “ti amo” in più, un abbraccio un po’ più lungo, come in parte gli ho chiesto anche io di fare, ma non riesco a sentirmi meglio. Non so veramente come fare, cosa fare o come comportarmi.
Grazie in anticipo a chi risponderà, un saluto.

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Miglior risposta 5 MAG 2019

Cara Sofia,

Mi sembri una ragazza con una spiccata sensibilità, che ha bisogno di tempo prima di ricominciare a fidarsi dopo un evento che in un certo senso ha minato l'immagine che avevi costruito del tuo partner.

D'altra parte mi sembra che lui stia sottovalutando il tuo malessere, sminuendo i messaggi con questa ragazza e le tue preoccupazioni.
Una relazione è fatta dei bisogni di due persone, delle paure di entrambe e dei punti di incontro tra le due.
Quindi se il tuo partner ha il bisogno di conoscere altre persone è giusto che questo venga da te rispettato ma è anche corretto che questo suo bisogno non schiacci il tuo bisogno di non essere "tradita emotivamente", seppur non fisicamente.

Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per esplorare meglio le dinamiche relazionali tra te e il tuo partner, per capire da che punto di vista agire per ristabilire gli equilibri e guarire questa ferita nella fiducia per lui.

Se desideri approfondire, resto disponibile.
Ti auguro una buona giornata!
Dott.ssa Giorgia Caramma (Padova - Ragusa - online)

Dott.ssa Giorgia Caramma Psicologo a Padova

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5 MAG 2019

Gentile Sofia,
dopo aver letto il suo racconto non posso che essere d'accordo con lei sul fatto che gli atteggiamenti usati e la tipologia di messaggi che il suo fidanzato ha inviato a quella ragazza che definisce come un'amica non sono opportuni.
Indubbiamente, come risulta dal riferimento alla paura dell'abbandono e alla sua ansia sociale, lei ha delle fragilità psicologiche per cui, non volendo rischiare di far dispiacere e forse perdere il fidanzato, ha acconsentito a che lui continuasse in ciò che l'aveva ferita ed in ciò ha fortemente sbagliato tant'è che il suo problema non solo non è stato risolto ma è anche peggiorato.
Pertanto, il suggerimento è di intraprendere un percorso dio psicoterapia per acquisire l'autostima sufficiente ad usare, quando serve, la dovuta congruenza ed inoltre per guarire dall'ansia sociale.
Questo è il solo modo per uscire dal suo conflitto interiore e per essere più apprezzata e rispettata dal suo ragazzo che probabilmente si concede certe licenze essendo consapevole di essere dominante nella relazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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