Sono anni che le persone mi dicono la cosa che più mi fa male sentire:
"non sai campare".
Più mi viene detto ciò e più io ho voglia di smettere di campare... perchè tanto non so farlo e pure se mi sto sforzando alla fine sbaglio sempre qualcosa che riconferma l'accusa... ovvero che non ho ancora imparato a campare come una donna di 23 anni.
giuro che quando sento quelle tre parole
mi viene proprio voglia di togliermi la vita.
E' una fitta in petto.
Ho paura che non imparerò mai dai miei errori.
In realtà non voglio morire ma voglio tipo sparire per giorni,
come se andassi in coma,
voglio veramente far spaventare le persone che tanto mi hanno offeso e fargli rendere conto che qualcosa di positivo ce l'ho,
se lo ricordano solo quando sanno che stanno per perderti.
Ecco perchè un coma sarebbe perfetto.
prima in una crisi di pianto ho preparato la boccettina di rivotril... si dovrebbero prendere solo 3 gocce...
se me la bevessi tutta invece...
magari dormo per un po'.
Sono consapevole di tutta la mia pazzia e di quanto il mio cervello sia mal funzionante... è la consapevolezza quella che piu fa male, perche sei dentro questo corpo e non puoi uscirne puoi solo sforzarti di cambiarlo,
ma come si fa ad essere la persona che ognuno vuole che tu sia?
è inevitabile deludere qualcuno.
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19 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno Lady Macbeth,
le persone la offendono e lei sta molto male per questo. Il giudizio degli altri la ferisce profondamente e trova molto ingiusto. La strategia di entrare in coma, non penso che possa risolvere la cosa, ma quello che le consiglio è di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a capire come mai il giudizio degli altri la fa stare così male. Deve volersi bene e cercare di farsi aiutare per stare meglio e soffrire meno.
Un caro saluto e nel caso mi contatti.
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se
21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Lady Macbeth
è veramente incredibile come lei si faccia influenzare da frasi che, probabilmente persone noiose e magari invidiose, le dicono come "non sai campare" e tutte le altre critiche.
Come mai lei dovrebbe farsi del male (perché un tentato suicidio, anche a scopo dimostrativo, è farsi molto del male) causa queste cose qui?
Qualcuno ha detto che:"quello che pensano gli altri di me, non è affar mio".
Ecco lei dovrebbe far sua questa frase e scriversela in un cartello in bella vista in casa; dovrebbe acquisire una tale indipendenza emotiva da non solo fregarsene delle critiche ma anche da andarne fiera.
Di solito i pettegoli e i criticoni sono persone molto spente e, per tirarsi sù, hanno bisogno, di attingere energie dagli altri (la critica serve a questo scopo).
Un tentato suicidio, oltre che darebbe ragione agli altri sul fatto che lei "non saprebbe vivere", le causerebbe un mucchio di noie e problemi fisici e psichici in più; non sarebbe affatto una punizione per gli altri ma solo per se stessa.
Se invece lei, bellamente e magnificamente, se ne frega; questi si sentiranno veramente sconfitti e, forse, capiranno la loro malevolenza; se non dovessero capirla la loro rabbia aumenterà. ma a quel punto ...son cavoli loro!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
18 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile lettrice,
Immagino che la frase che hai riportato ti ferisce molto perché proviene da persone a te vicine che vorresti ti incoraggiassero anziché svalutarti.
Tuttavia devi comprendere che è il tuo basso livello di autostima che ti fa dare tanto peso a quella frase è che queste persone per svalutarti sono state esse stesse svalutate.
Invece di fare stupidi e cattivi pensieri di autolesionismo cerca di prenderti più cura di te stessa e, se puoi, intraprendi un percorso di psicoterapia per rivalutarti e stimarti di più prima che imparino a farlo anche gli altri.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
Medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna ( Salerno ).
18 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara
"È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
Antoine Saint-Exupéry
Primo questione.
Si delude sempre qualcuno, i genitori, i fratelli, gli amici, i compagni; noi esseri umani non siamo perfetti, siamo giustappunto umani...
Seconda questione:
Si delude anche se stessi; sopportarlo, accettarlo non è semplice, tutt'altro che facile.
E, in questo ultimo caso, se non lo si sopporta e non si accetta e si arriva a fare quel genere di pensieri che Lei riporta in qeusta letteera, allora è bene intraprendere un percorso di cura e di ricostruzione di sè, ripartendo dalla fiducia in sè per riconquistare anche quella sicurezza necessaria per non venire feriti dal giudizio e dalla delusione altrui.
Faccia il primo passo verso un nuovo inizio. Contatti un professionista.
