Ho degli obbiettivi e voglio un futuro ma non ci riesco.

Inviata da ila94 · 28 set 2021

Salve, ho 27 anni e vivo a Londra da 2 anni, qui lavoro o meglio lavoravo come pasticcera in un ristorante. Vivo col mio ragazzo. E' un lavoro che ho scelto e che mi appassiona, nonostante abbia capito "tardi" la mia strada e tardi ho avuto l'opportunità per lavorare in questo campo. Durante il primo lavoro qui, nel 2019, ho avuto una brutta esperienza perchè venivo spesso criticata e presa in giro sul lavoro, da colleghi italiani, per i primi tempi mi svegliavo felice di andare a lavoro, ero carica di energia e adrenalina, non mi pesavano i turni lunghi ecc, andavo sempre col sorriso, felice di lavorare. Poi verso la fine, proprio a causa di quei colleghi o del mio non fregarmene di quello che dicevano (venivi spesso messa a paragone oppure mi veniva fatto capire che non valevo nulla) probabilmente inizia ad andarci mal volentieri, nonostante fosse la prima voleva che lavoravo in un ristorante dopo un 3 4 mesi presi un buon ritmo e stavo iniziando ad ingranare, eppure sono stata licenziata, non ho saputo il motivo perche alla fine non ci andai nemmeno a parlare, tanto che ero delusa, visto che il capo chef mi trattava bene (uno dei pochi) e la sua decisione mi scioccò molto. Da lì caddi in uno stato depressivo, nonostante altre opportunità di lavoro ci fossero mi autosabotavo, nonostante volessi lavorare c'era un qualcosa piu forte di me e alla fine decidevo di non andare ai colloqui o alle prove, oppure iniziavo e poi subito andavo via dopo 1 o 2 giorni, o per la minima difficoltà o senza nessun motivo apparente. Non mi sentivo brava, avevo paura di fare brutta impressione, avevo paura che dopo poco tempo si rendessero conto che non valevo nulla. Avevo costantemente paura. Ho rimandato e annullato opportunità fino al primo lockdown nel 2020, in quel periodo io e il mio ragazzo tornammo in italia e volevamo capire se valeva la pena tornare a Londra o restare in italia, durante la permanenza in Italia continuavo a essere sfiduciata e depressa, mandavo il mio cv ovunque ma nessuno mi rispondeva e allora mi pentii di tutte quelle opportunità sprecate a Londra, consapevole che in italia non avrei mai lavorato con tutte le agevolazioni come lì, rimpiangevo la vita a Londra e allora a ottobre 2020 siamo tornati a londra, ma la sfortuna ha voluto che poco dopo ci fosse un altro lockdown, e così ho ripreso a lavorare solo a maggio 2021 (quando dopo tantissimi mesi i ristoranti avevano riaperto). Durante tutto il lockdown non vedevo l'ora di tornare a lavorare, di avere altre opportunità e raggiungere qualche obbiettivo e mi ero promessa che mai avrei fatto di nuovo gli errori dell'anno prima. Quindi, a maggio avevo due offerte che stavo valutando, e alla fine scelsi per un ristorante che mi fece anche attendere molto per la risposta invece di accettare per un altro che mi volevano subito e la ragazzo capo pasticcera mi sembrava davvero simpatica e alla mano, e infatti poi il capo pasticcere del ristorante in cui andai si è rivelato col tempo davvero pessimo. Il posto mi piaceva, alcuna gente si, altra no (ma penso così succeda un po' ovunque), quello che facevo mi piaceva, ma per l'ennesima volta piu passavano i mesi e piu sentivo senza energia e senza voglia di andare a lavorare e di conseguenza lavoravo male in alcuni casi, non sempre. Il collega mi parlava male dietro, si lamentava di me alle spalle, a me tutto ciò pesava e quindi ci andavo con meno determinazione. Mi serviva staccare e ad agosto, fregandomene del consenso del capo chef, me ne sono tornata in Italia per 3 settimane, avevo voglia di rivedere mia madre, che non vedevo da un anno e in quel momento volevo solo staccare, nonostante non avessi lavorato per tanto tempo e quindi avessi ricominciato solo da 3 mesi, ero abbattuta, demotivata e stanca, e quindi son stata licenziata di nuovo, non so per le vacanze che alla fine mi son presa senza avere il suo consenso, ma mi ha detto: il tuo operato non è stato soddisfacente. Credo che solo in parte sia vero, nonostante io non creda in me stessa, so riconoscere quando faccio un buon lavoro o meno. E a volte lo facevo ma a volte no, ma capisco che avrei dovuto essere costante, ma ecco, non stavo bene, per niente. Quando stavo tornando a londra, dopo le 3 settimane, mi veniva da piangere, ma poi ho cercato di essere motivata e positiva cercando il posto giusto, non ci sono riuscita fino ad oggi... ho rifiutato tante offerte proprio come prima del covid. Non riesco a mettermi in gioco, io nella mia testa ho degli obbiettivi ma poi ho paura oppure evito di quelle opportunità che col tempo potrebbero farmi raggiungere questi obbiettivi, mi piace viaggiare e voglio essere indipendente per poterlo farlo, eppure mi sembra di essere bloccata. L'altro giorno avevo accettato un lavoro, sono andata per due giorni e poi ho lasciato, dicendomi che non era quello cil posto che cercavo. E so benissimo di agire male, che mi dovrei "accontentare" ma almeno lavorare e poi magari man mano che lavoro cerco altri posti, ma non riesco. In realtà non capisco cosa mi blocca, mi sento sprofondare ogni giorno di piu e non riesco a risalire e ritrovare quell'energia e quella passione che ci mettevo nel primo lavoro qui. Cerco di fare pensieri positivi e quando cerco di far andare meglio le cose poi c'è sempre una specie di mostro dietro l'angolo che mi trascina giu. Sto mettendo in dubbio il fatto che questa sia la mia strada, magari non sto bene perchè in realtà non è questo il lavoro che voglio fare e mi sento frustata e insoddisfatta, sto pensando che il mio blocco abbia radici piu profonde, sto pensando di tornare di nuovo in italia pur sapendo che li non concluderei nulla, ma poi mi chiedo: ma perche qui cosa sto concludendo? le opportunita' per fare carriera qui le ho, sono io che non le sfrutto. Quasi odio me stessa, non vorrei essere come sono. Oppure sto pensando di tornare in Italia anche solo per affrontare un percorso piscologico che mi faccia conoscere me stessa e quello che voglio. Sto pensando a tante cose, ma non trovo la soluzione. Invidio chi riesce quasi senza sforzi, chi ha opportunità e le coglie senza problemi e insicurezze e invece io preferisco chiudermi in me stessa, immaginando solo un futuro e i miei obbiettivi senza mai riuscire a portare a termine niente anzi senza riuscire nemmeno ad iniziare. Odio quando, ad ogni colloqui o o prova andavo sempre col cuore a mille e i mal di pancia, per paura di non piacere e non riuscire, odio quando mi programmavo tante prove e colloqui a settimana e poi si e no ci andavo a mezzo. Io non so piu cosa devo fare, sembra che non ci stia provando, e forse è così, ma dentro me vorrei eppure mi sento bloccata, da ormai troppi anni. E quasi non ha senso per me restare qui, forse sarebbe meglio farmi aiutare e poi ricominciare da 0, non so piu cosa significa essere sereni, forse non l'ho mai saputo davvero, ho sempre avuto vari problemi nella mia vita, ma 2 anni fa all'inizio che ero qui mi sembrava finalmente di essere felice, e invece niente, ma alla fine è colpa mia lo so, sono io la causa della mia infelicità, solo che non so come non esserlo piu.

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Miglior risposta 29 SET 2021

Gentile Ilaria,
ci sono alcuni elementi non del tutto controllabili, come i colleghi di lavoro, che verso di lei sicuramente hanno avuto comportamenti vessativi. Anche per quanto riguarda il lavoro in generale, non sempre i propri sforzi e le proprie capacità ricevono il giusto apprezzamento o il giusto riconoscimento. Il fatto però di aver vissuto esperienze negative non significa che anche in futuro avverrà lo stesso. Per fortuna, così come nella vita ci sono persone e situazioni negative, ne esistono altre positive.
Può lavorare sulla sua assertività, cioè la capacità di rispondere, gestire e prendersi i propri spazi con gli altri senza dover subire o dover evitare gli altri, lasciando tra l'altro sfumare molte opportunità. Così come potrebbe ridefinire meglio i suoi obiettivi e le sue priorità. Ha parlato di tante cose diverse (lo dice lei stessa, sta pensando a tante cose), quindi intanto le consiglierei un percorso per mettere un po' di chiarezza e capire meglio da dove ha origine il suo disagio e capire meglio cosa sta cercando.

Io sono disponibile per una consulenza online.
In tanto le auguro in bocca al lupo
Dott.ssa Valentina Ciavarra

Dott.ssa Valentina Ciavarra Psicologo a Brescia

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30 SET 2021

Cara Ila94, il suo racconto è pieno di tanti aspetti e parti diverse: le sue scelte lavorative, la voglia di autonomia e scoperta con il suo fidanzato, la lontananza dalla famiglia e la sensazione che l'Italia non sia un posto che possa darle ormai più nulla, l'arrivo del covid e le sue conseguenze, molta tristezza e senso di immobilità, autocritica... Per dare ordine e legami a tutto ciò le consiglio di intraprendere un percorso, anche online, con un professionista che le permetta di esplorare la sensazione che il suo blocco abbia "origini più profonde". Sono sicura che questo le darà maggior consapevolezza di ciò che le sta accadendo e la spinta per un nuovo inizio!
Resto a disposizione,
un caro saluto e un grande in bocca al lupo!

Dr.ssa Arianna Buttafuoco Psicologo a Perugia

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30 SET 2021

Il tuo messaggio è troppo lungo per essere commentato sensatamente, per cui mi soffermo sulle prime righe. Ma che ci fai a Londra a fare la barista, vista come un paki che inquina e porta via il lavoro? Facessi l'ingegnere spaziale capirei, ma stare in quella bolgia, mal pagata e mal trattata non sembra molto creativo. Ripensaci

Dott. Pier Luigi Rocco Psicologo a Udine

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29 SET 2021

Cara Ila94,
Seguo con attenzione ciò che riporti.
La tua esperienza di lavoro negativa ti ha fatto sentire incapace e con una visione negativa di te stessa.
Mi dispiace per il disagio che stai vivendo e la sofferenza emotiva.
Tuttavia penso che tu possa lavorare per incrementare la tua resilienza e avere una visione di te stessa più positiva.
Resto a disposizione anche online se vorrai creare uno spazio di ascolto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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29 SET 2021

Buongiorno,
questo blocco di cui parla appare come una questione lasciata in sospeso e mai elaborata, che ora chiede di non essere più ignorata. Traspare molta insicurezza, che la rende vulnerabile al giudizio degli altri e, di conseguenza le rende difficile e frustrante approcciarsi a qualsiasi ambiente lavorativo. La sua passione e determinazione verso questo lavoro, lasciano troppo facilmente spazio alla sfiducia, principalmente verso se stessa, ma anche verso i colleghi, con cui difficilmente poi riesce a creare un clima collaborativo e di dialogo.
Questo blocco le sta dicendo di fermarsi e interrogarsi sull’origine della sua insicurezza e della sua mancanza di serenità: sforzarsi di proseguire nella ricerca di un’occupazione, provando a ignorare questo malessere, può portarle solo altra frustrazione.
Può essere invece per lei un’ importante opportunità per riprendere in mano la sua vita e i suoi progetti per il futuro: colga questa occasione, si prenda del tempo per sé e per un percorso psicologico che la possa guidare verso questo nuovo obiettivo.

Rimango a disposizione (anche online).

Dott.ssa Laura Romano

Dott.ssa Laura Romano Psicologo a Roma

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29 SET 2021

Cara,

pare che il giudizio degli altri, rispetto alla tua competenza, sia solo la punta dell'iceberg di una serie di ferite non elaborate che, nel corso del tempo, hai accumulato fino a rinunciare l'opportunità di provarci.
Non è questione di chi è la colpa, ma di scegliere di prendere in mano la tua vita, iniziando un percorso psicologico che ti possa consentire di approfondire le origini della tua sofferenza nella tua storia relazionale e individuare quali e quanti nodi si sono formati in relazione ai tuoi contesti di appartenenza.
A questo proposito sono a tua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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