Non mi sento abbastanza per nessuno, mi chiedo cosa non vada in me.

Inviata da Chiara45678 · 2 gen 2018 Autostima

Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni, laureata e con un lavoro che adoro. Mi reputo una ragazza socievole e disponibile, ma non riesco ad instaurare rapporti che valgano la pena di essere chiamati tali. Spiego: ho amiche e amici, esco con loro e mi diverto, sono la tipica amica che c'è, che ascolta i lamenti logorroici e che è disposta a prendere e partire per staccare la spina, io non sparisco ma sostengo le persone, perché per me sono importanti. Ma, se sono io ad essere giù o dovermi sfogare, non ho l'appoggio di nessuno, sono sempre tutti troppo impegnati. Non voglio piangermi addosso, e questa cosa non la faccio pesare a nessuno, perchè penso che la volontà di starti vicino debba partire da loro, non la debba chiedere io. Spesso come risposta ricevo "ma quanto sei giù, vedi di tirarti su il morale che la vita è bella". Quindi, mi ritrovo da sola "a guarire le mie ferite". Questo è il primo esempio di rapporti che non riesco a definire tali.
Secondo esempio, in famiglia, con i miei genitori non ho mai parlato di amici, vita amorosa/sessuale, ma sono persone che nei momenti importanti ci sono. Sono la tipica figlia che non ha mai dato problemi, con la testa sulle spalle, sono sempre andata bene a scuola e se facevo qualche stupidaggine adolescenziale, passava inosservata proprio perchè non davo problemi, quindi anche il marinare la scuola per me è sempre stato piuttosto facile perchè i miei si fidavano di me (o se ne fregavano, mi viene da pensare). Ecco, il non rapporto con i miei è dato dal fatto che non creo problemi e che quindi se va tutto bene non c'è bisogno di un confronto. Proprio per questo ho sempre provato a cavarmela da sola, disturbando il meno possibile. Mi piacerebbe avere un rapporto più profondo con i miei, ma non ci riesco, Loro sono innamoratissimi e si concentrano molto sulla loro relazione, io e le mie sorelle spesso ci sentiamo d'intralcio alla loro storia... Con le mie sorelle ho un rapporto sereno, ma non posso pretendere chissà cosa, la maggiore è fuori casa, ha la sua famiglia a cui pensare e la minore è un'adolescente, per lei mi reputo un punto di riferimento, perciò tendo a non raccontarle cosa non va, ma mi rendo disponibile ad ascoltarla ed aiutarla anche se da qualche tempo si sta distaccando sempre di più, forse è giusto così.
Per quanto riguarda la mia vita sentimentale è sempre stato un disastro, non ho mai avuto una storia seria, non sono mai stata abbastanza per essere voluta come fidanzata... Ho una vita sessuale attiva, frequento ragazzi solo per andarci a letto, con alcuni di loro ho instaurato un rapporto di "scopamicizia", mi sono resa conto che questi ragazzi spesso sono più presenti dei miei amici. Mi è capitato di perdermi una sbandata per alcuni di loro e desiderare qualcosa di più, cosa che ovviamente non è accaduta, anzi questo ha comportato la chiusura del rapporto. La cosa che non capisco è perchè dopo che abbiamo passato la serata assieme dirmi "non posso credere che tu non sia fidanzata" quando tu sei il primo a volermi solo portare a letto e basta? è una frase che mi sono sentita ripetere spesso.
Il rapporto o non-rapporto che ultimamente mi sta facendo soffrire di più è quello che si è instaurato con un ragazzo che sto sentendo da qualche mese, Lui abita distante da me, e ci sentiamo tutti i giorni più volte al giorno. Inizialmente anche con lui era solo sesso, ma il fatto di sentirlo così spesso e parlare di tutto mi ha fatto affezionare a lui, in estate sono persino andata da lui, per stare con lui. Mi sono resa conto che fare l'amore con lui è diverso da tutti gli altri, provo emozioni e sensazioni forti, che mi fanno stare bene. é il primo ragazzo di cui ho parlato in casa, è il primo che vorrei presentare ai miei. Ma, ovviamente c'è un ma... Lui è cambiato, se da una parte dice che ci frequentiamo, parla di me con i suoi amici, non fa niente per vedermi, per venire da me... solo promesse "non appena finisco", " ti prometto che vengo presto", e poi niente... Speravo di vederlo durante queste feste, ma non sarà così... Mi aveva invitata ad andare da lui per l'ultimo dell'anno, ma prima che partissi mi aveva detto "ti consiglio di stare a casa", poi mi ha raccontato di quanto fosse impegnato ad organizzare questa festa epica con i suoi amici, della logistica per ospitarli in casa (mentre io mi sarei dovuta trovare una sistemazione perchè sua madre non mi vuole in casa). é inutile dire quanto questo mi faccia stare male, io per lui avrei dato buca ai miei amici e ho mosso mari e monti per poter andare da lui, mentre lui niente... Gliel'ho detto quanto mi sia dispiaciuto ma a lui non frega niente, probabilmente non mi ha mai voluta con lui... Ora mi racconta di quanto si siano divertiti senza nessun accorgimento nei miei confronti, neanche lo sforzo di dire una di quelle frasi fatte che sanno di bugia... Partirà per andare via qualche giorno in i suoi amici, ma non ha tempo per me... Allora perchè continuare a chiamarmi e a sentirci, sopratutto dirmi che ci frequentiamo, se poi non fa nulla per me, per stare con me? In tutto questo provo a sentire altri ragazzi, sono andata a letto con 3 ragazzi ma non mi è piaciuto, lui era nella mia testa... Ho amici che hanno conosciuto ragazze online e si sono fatti un sacco di chilometri per conoscerle e poi frequentarle, mentre lui per me non fa nulla. Perchè non sono abbastanza? Cos'ho che non va?
è normale che io non sia la prima scelta di nessuno? Perchè sono sempre e solo la tappabuchi?
Mi sento così sola

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Miglior risposta 1 MAR 2019

Cara Chiara, mi dispiace molto che in più di un anno nessuno di noi le abbia risposto. Non ho idea del motivo, anche perché io e altri rispondiamo tutti i giorni. La sua domanda risale a prima della mia collaborazione con GP. Ho letto con attenzione il suo lungo sfogo. E' facile cadere nella tentazione di pensare "io sono ok, gli altri non sono ok", o, più banalmente, gli uomini sono tutti str...! Il suo è un caso che noi psicologi conosciamo bene, cioè di una persona che si sente sola anche se apparentemente è piena di relazioni, anche sessuali. Non è facile capire, dal suo racconto, perché "attira", cioè si trova a che fare, sempre con amici e partner disimpegnati, o peggio egoisti. In questo senso purtroppo non ho abbastanza elementi per poterla aiutare. Ma quello che è certo è che non tutti gli uomini sono egoisti o egocentrici, ce n'è una parte, magari piccola, che invece è molto altruista. Penso che dipende anche molto dagli ambienti che frequentiamo. Ha provato a frequentare una associazione di volontariato dove sono presenti anche uomini? Nella mia esperienza sono pochi che vi partecipano, però in genere sono piuttosto sensibili e altruisti. Ma, a parte questa nota, bisogna comprendere gli elementi della sua personalità che richiamano un certo tipo di persone. Forse (azzardo una ipotesi, ci sono molte altre spiegazioni!) ricerca il contatto perché in lei c'è un vuoto affettivo molto profondo, che a sua volta richiama persone con problemi analoghi, che però sono avare nel dare. Soltanto con una psicoterapia di tipo preferibilmente analitico potrebbe arrivare ad una miglior comprensione della situazione, ma occorre tempo e impegno da parte sua. Se legge questo messaggio mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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