Mi sento a disagio con me stesso

Inviata da Fabri · 9 gen 2018 Crisi adolescenziali

È da un po' di tempo che "convivo" con questa cosa e non sono mai riuscito a parlarne con qualcuno (vuoi per vergogna, vuoi perche ho sempre pensato che alla fine sarei riuscito ad uscirne).. È come se la mia vita fosse rinchiusa nella mia mentre, sono costantemente in sovrappensiero e non faccio altro che fare dei rituali mentali dove costantemente vengo messo alla prova da me stesso.. ho paura di diventare altre persone semplicemente pensando a loro e quindi sono costantemente alla ricerca di persone che mi fanno pensare che essere come loro non sia un problema.. non so chi sono.. ho paura di non realizzarmi (ho 19 anni e ne devo compiere a breve 20).. ho paura del mio futuro e già dalla mattina è un trauma svegliarsi perché ho paura che se alzandomi pensando ad una determinata cosa, persona mi possa cambiare la giornata.. tipo se penso ad una persona che mi ricorda qualcosa di brutto o una situazione negativa la giornata sia altrettanto negativa o diventi e mi comporti come quella persona.. ho paura di "andare fuori dagli schemi" perché "sai quello che lasci ma non sai quello che trovi" e ho sempre più paura di peggiorare la mia vita.. e come se avessi una vocina che mi dice quello che devo fare altrimenti non va come desidero che vada una determinata cosa.. anche se devo ammettere che alcune cose sono andate in questo modo e anche se mi ripeto che non devo continuare lo faccio.. vi spiego.. un giorno mi sono tagliato la barba e in quel periodo avevo litigato con una persona.. ho associato inconsciamente questo gesto al litigio.. infatti dopo me la taglio tutta e dopo poco faccio pace con questa persona.. è come se questa voce mi diceva "e colpa della barba".. è difficile da spiegare ma ho paura.. e come se fossi in gabbia .. e come se fossi chiuso nella mia mente.. qualche anno fa avevo fatto una preghiera a Gesù dato che venivo da 3 anni di medie dove sono stato costantemente preso in giro.. e avevo paura che anche gli anni alle superiori fossero lo stesso e quindi ricordo testuali parole "faccio quello che volete, l importante è che nessuno mi prenda in giro".. sono cambiato in questi anni.. sono molto più socievole e rido e scherzo con tutti.. sono "cresciuto" .. non ho neanche fatica e vergogna a parlare con le ragazze.. (cosa che prima era per me una montagna enorme da scalare.. avevo solo 12 anni)... Non so cosa sia.. ho paura di essere maledetto..non so.. sono anni che convivo con questa cosa e col tempo sto perdendo alcune persone alle quali mi ero affezionato.. senza motivi apparentemente reali.. ho paura..

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Miglior risposta 10 GEN 2018

Caro Fabri,
non ti devi vergognare di ciò che racconti, sappi che il tuo problema è molto più diffuso di quanto tu non possa immaginare. Esso è legato alla difficolta di tollerare l'incertezza e a un bisogno di controllo esagerato che però porta fuori strada. Questi pensieri quindi si impadroniscono della nostra mente e sembra impossibile uscirne, ci sentiamo in trappola. Per fortuna esiste invece la possibilità di affrontarli e risolvere il problema attraverso una terapia mirata che può guidare la persona, anche velocemente, verso comportamenti più sani e funzionali.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dr.ssa M. Sara Sanavio
Perugia

Dr.ssa M.Sara Sanavìo Psicologo a Perugia

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9 GEN 2018

Buongiorno Fabri,
i pensieri che riporta e i relativi rituali andrebbero meglio indagati e affrontati nel contesto di un setting terapeutico.
Credo abbia bisogno anche di uno spazio tutto suo per poter elaborare le esperienze negative sotto il profilo relazionale che ha vissuto da ragazzino.
Allo stesso modo, un terapeuta potrebbe sostenerla in un processo di rafforzamento della propria identità, aiutandola a divenire più consapevole delle proprie caratteristiche, inclinazioni, preferenze, valori, obbiettivi e definendo meglio i confini fra lei e l'altro (cosa è tuo, cosa è mio, cosa è nostro in termini di motivazioni, pensieri, emozioni, scelte, etc...).
Non c'è motivo di vergognarsi per quello che le sta succedendo, non ne ha alcuna colpa, ma ritengo utile per lei affrontarlo con un aiuto esterno professionale.
I migliori auguri
Dott.ssa Barbara Trevisan
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Trevisan Barbara Psicologo a Rovigo

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