Mia madre mi giudica continuamente

Inviata da Ninnipinni · 19 lug 2022 Terapia familiare

Ciao a tutti, mi ritrovo a 29 anni di nuovo a casa di mia madre, una relazione andata male e un bambino di 5 anni che ovviamente sta con me. Il problema è che mi sento soffocare a casa di mia madre, giudica ogni cosa che faccio, bado tutto il giorno a mio figlio e lavoro, la sera spesso esco a fare un giro e mio figlio non viene con me perché alle 21:30 già dorme. Il problema vero e proprio è questo, mia madre mi giudica continuamente, giudica il mio ruolo di madre, giudica i miei errori che ho fatto in passato e che mi hanno portato a come sono oggi. Fino a poco fa abbiamo litigato, le ho detto che ha sempre e solo giudicato ogni cosa di me! E lei che risponde: ma è la verità, tu hai solo fatto errori nella tua vita. Devo condannarmi la vita perché ho scelto un uomo sbagliato? Questa situazione mi sta facendo impazzire, non la reggo più. Mi fa pesare tutto, anche le cose stupide. Mi dice sempre che sto ingrassando( peso 60kg) io ho un brutto rapporto con il mio corpo, soffro di DCA e le ho detto più di una volta di smetterla perché io ne soffro molto quando mi dice che sto mettendo peso. Ma sembra non capire. Sono io il problema? Vorrei essere solo compresa da mia madre, non vorrei essere giudicata per ogni cosa che faccio, non voglio colpe addossate se negli anni ho preso delle scelte che hanno segnato il mio cammino.. vorrei solo un po’ di comprensione da mia madre.. e mi ritrovo a pensare che scapperei da questa casa lontano da tutto.

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Miglior risposta 20 LUG 2022

Ciao Ninni, posso comprendere il tuo malessere in questa situazione, capisco quanto possa farti soffrire stare in una casa in cui si sta male, quando dovrebbe essere il nostro porto sicuro.
Quello che posso vedere di primo impatto è che tu non percepisci supporto da parte di tua madre e lei ha delle difficoltà a comprendere te e le tue scelte di vita. Prova a scriverle una lettera in cui le dici quello che senti, quello che provi sia per ciò che è inerente al vostro rapporto sia per altre esperienze della tua vita. Questo la aiuterà a capirti, a mettersi nei tuoi panni e forse potrebbe diventare meno giudicante. In ogni caso questo è solo uno step iniziale, ti suggerisco comunque di approfondire la vostra relazione attraverso un supporto psicologico.
Resto a disposizione
Dott.ssa Del Re Lavinia

Dott.ssa Lavinia Del Re Psicologo a Pisa

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20 LUG 2022

Buongiorno,
Il DCA le è stato diagnosticato? È in terapia?
Il rapporto con la madre è la prima esperienza di relazione che facciamo nella vita. Se ci va male è probabile che le altre relazioni ne possano soffrire. Il rapporto col cibo è solo espressione di questo disagio.
Se non è già in terapia le consiglio vivamente di farsi aiutare. Le consiglio la terapia emdr
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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20 LUG 2022

Leggendo il suo scritto mi è balzata alla mente in primo piano l'assenza di suo padre/compagno di suo madre. Mi sono chiesto come questa assenza abbia condizionato la scelta del padre di suo figlio come partner e quanto abbia a che fare con l'irriducibile atteggiamento iper-critico di sua madre.
Forse l'atteggiamento così ostinatamente arrabbiato di è l'estroflessione di un suo disagio o senso di colpa. Ad ogni modo mi rendo conto che sia molto frustrante e prima che il comportamento di sua madre faccia precipitare il suo disturbo alimentare le suggerisco di chiedere a sua madre di andare in terapia insieme per lavorare su questa sua modalità persecutoria compulsiva.
Se non dovesse accettare, credo sarebbe importante che lei trovasse un'altra soluzione abitativa chiedendo aiuto alla sua rete di familiari, amici e conoscenti. Resto a disposizione per colloqui in presenza se possibile o on-line.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 LUG 2022

Ciao Ninni, il tuo desiderio evidentemente è irrealizzabile vista la situazione che descrivi. è sempre difficile farsi un'idea da brevi descrizioni come questa ma evidentemente tua madre non "risponde" alle tue richieste di comprensione e cerca di attaccarti per motivi che sa solo lei, non per forza negativi anche se poi il risultato lo è. Se ti trovi in una condizione di necessità non si può negare che tua madre ti stia aiutando ospitando te e tuo figlio. Cerca di ridurre le aspettative e/o accontentarti di quello che ti da mentre risolvi la tua situazione. Desiderare di vivere in autonomia è una cosa sana, data l'età, dovresti però lavorare col supporto di una psicoterapia sulle fragilità che ti portano a vivere le cose in un certo modo e ad avere questo bisogno di comprensione che esprimi.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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20 LUG 2022

Salve utente, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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