Mi vergogno di come sto vivendo
Salve a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e ho un problema (forse anche più di uno).
Sono sempre stato timido e introverso e non ho la minima idea di come fare amicizia, di come iniziare una conversazione, continuarla e quant’altro. Quando mi trovo con una persona o un gruppo di persone (coetanei, adulti o addirittura bambini) che parlano tra di loro io me ne sto muto perché non ho mai niente da dire, non so cosa dire. Se trovo qualcosa però mi tempesto di domande: mi chiedo se ciò che sto per dire ha una qualche utilità, se sto per dire una cosa sensata, mi chiedo quali potranno essere le reazioni delle persone, cosa queste persone penseranno di me e di come la loro opinione nei miei confronti possa cambiare. Se riesco a superare tutto e parlo, spesso la mia voce rimane bassa quanto basta per non essere nemmeno udita (già successo più volte). Parlo veloce mangiandomi le parole rendendo così il mio discorso incomprensibile ed essendo poi costretto a ripetere. Lo sguardo lo tengo frequentemente verso il basso e mi vergogno a guardare in viso le persone. Ciò mi fa sentire diverso, non riesco ad essere come gli altri. La maggior parte delle volte comunque non parlo e me ne sto in disparte. Questo mio modo di essere mi mette a disagio, mi rende inadeguato e pure maleducato. A causa di questi problemi ho rifiutato inviti a feste di compleanno o a eventi simili perché so già che me ne starei tutto il tempo in disparte senza cercare nessuno e tantomeno essere cercato. Poiché mi vergogno a mostrare questa mia condizione evito di andare. Alcune volte avrei voluto accettare l’invito, ma non me la sono sentita. Ho dei sensi di colpa e credo che qualcuno mi odi pure per questo mio comportamento.
Attualmente non ho ne amici ne una ragazza e di conseguenza non esco mai di casa. Sono sempre qui senza far niente tra cui il sabato, la domenica, capodanno e altri giorni festivi, vacanze estive, ecc.. che dovrebbero essere più o meno periodi in cui ci si svaga, ci si diverte, ci si allontana dai propri doveri per stare insieme ad altri. Ma non per me. Questo mi fa sentire ancor più estraneo agli occhi delle persone, in pratica uno sfigato. Ho paura che per questo motivo io non possa essere visto come un ragazzo normale e che qualcuno possa ridere di me o prendermi in giro. Ritornando al fatto di non avere una ragazza faccio presente che non ne ho mai cercata una perché non me ne sono mai interessato, non capisco come possa essere una priorità per chiunque. Pensare poi di dover fare l’amore mi mette persino timore. Non credo di essere omosessuale perché non sono interessato nemmeno ai ragazzi. Allora perché le ragazze non riescono a coinvolgermi?
Poi non ho nessun hobby, nessun passatempo, non ho mai fatto sport o altre attività e non so fare praticamente niente. Ciò mi fa sentire insoddisfatto di me stesso e ancora una volta diverso dagli altri. Mi sento inutile e incapace.
Non studio, non lavoro (mai lavorato) e non ne sono nemmeno alla ricerca. Ho paura di trovarne uno perché mi vergogno. Mi vergogno di trovarmi faccia a faccia con persone diverse da me, persone felici di come stanno conducendo la loro vita a differenza mia. Ho paura di confrontarmici, perché se queste mi domandassero qualcosa io non saprei cosa e come rispondergli. Avrei gli stessi problemi nel parlare che ho descritto prima e mi imbarazzerei troppo. Mi vergogno a dover ammettere di non aver mai concluso nulla e di non aver neppure una vita sociale. Mi prenderebbero per uno scemo da cui prendere le distanze. Non me la sento.
Per questi motivi cerco sempre di allontanarmi da qualsiasi situazione sociale, di iniziare qualsiasi tipo di discussione e se già iniziata di concluderla il più velocemente possibile. Ho paura delle persone e ad essere sincero non mi fido nemmeno di loro, temo che qualcuno possa approfittarsi di me.
Mi rendo conto che non posso andare avanti in queste condizioni. Ci sarebbero tantissime cose che mi piacerebbe fare, come per esempio iscrivermi in palestra e seguire al contempo una dieta che mi permetta di mettere su massa muscolare. Non avendo mai praticato attività fisica sono molto esile e gradirei sentirmi forte anche fisicamente. A causa dei miei problemi però devo rinunciare a tutto. Vorrei poter uscire da questa situazione che non fa altro che autoalimentarsi, ma non so assolutamente da dove partire.
Con i miei genitori non parlo praticamente mai, tantomeno gli ho mai parlato di questi problemi. Mi vergognerei, mi sentirei in imbarazzo e non ne avrei il coraggio. Tre anni fa vedendo la mia condizione (ma non conoscendone le cause) mi dissero di farmi aiutare da uno psicologo, ma gli dissi di lasciar stare e di non preoccuparsi. In realtà rifiutai perché mi sarei vergognato di parlarne anche lui. Come se non bastasse andare dallo psicologo mi avrebbe fatto sentire inferiore e non all’altezza delle persone che avrei potuto incontrare. Perché io ne ho bisogno e gli altri no? Perché loro non hanno di questi problemi a differenza mia? Mi sento uno scemo.
In questi ultimi tempi però mi sto accorgendo che la vita mi sta sfuggendo di mano e farmi aiutare da qualcuno mi sembra l’ultima spiaggia. Non so però a quale figura professionale rivolgermi: psicologo, psicoterapeuta, psichiatra, psicoanalista, ecc..? Ci sono tanti nomi ma non so qual è quello di cui necessito. In più io ho sempre avuto dei problemi a confrontarmi con le donne, non so perché ma in loro presenza non mi sono mai sentito molto a mio agio. Di fronte a questa mia difficoltà, secondo voi è meglio che mi rivolga ad un uomo o ad una donna? Poi non fidandomi delle persone avrei qualche dubbio su chi mi dovrebbe aiutare: come faccio a sapere se uno è bravo o no? Se mi sta realmente aiutando o no? Io non conosco nessuno che mi possa consigliare da chi andare. Infine non so assolutamente come comportarmi con i miei genitori, perché vi assicuro che non ho un filo di coraggio per dirgli che ho bisogno seriamente di uno psicologo, mi vergognerei più del solito. Ho troppa paura che me la facciano pesare e che mi facciano sentire in colpa per non esserci andato prima. D’altro canto non posso nemmeno evitare di dirglielo perché io non esco praticamente mai di casa e se mi assento per troppo tempo arriverebbero a sospettare qualcosa. Come posso fare? Sento di avere le mani legate.
Concludo dicendo che mi sono sempre vergognato a parlare di me stesso con chiunque e tutto ciò che ho scritto qui non lo sa nessuno, voi che leggete siete gli unici a conoscere i miei pensieri e i miei problemi. Se avete qualche consiglio mi farebbe tantissimo piacere. Fino ad ora mi sono sempre sentito dire: parla di più, fai amicizia, esci di casa, fatti un giro, trovati un lavoro, ecc... Tutte cose che vorrei fare, ma nessuno mi ha mai mostrato la strada per riuscire a raggiungere questi obiettivi.
Grazie per avermi dedicato del tempo.