mi sento un alieno

Inviata da isabella · 15 set 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Ciao, sono isabella e ho 21 anni. Negli ultimi anni della mia vita ho notato dei miei pensieri/azioni che, a quanto pare, non sono molto comuni tra le persone. Mi sento diversa dagli altri, e non trovo un minimo interesse nei confronti di nessuno, se non passeggero, e in quel caso è intenso. Non mi toccano i problemi degli altri, non sento le mie emozioni, figuriamoci quelle degli altri. Credo di non riconoscere alcune mie emozioni o di non provarle affatto, come tristezza, ansia e felicità. Sono in grado di provare rabbia molto intensa, ma anche questa tende ad essere molto passeggera. Non riesco a legarmi alle persone, dato che penso che tutti siano di passaggio nella mia vita considerando che dopo un po' mi stanco e li butto via dopo averci giocato troppo, come un giocattolo, fatta eccezione per poche persone a cui tengo. Se voglio riesco ad avere tutto, il punto è che non voglio niente. Mi sembra che, non in senso pessimistico, bensì realista, la mia vita non abbia un senso. Non nutro particolare interesse verso nessuna attività, e anche se fosse credo che non riuscirei a svilupparla in un eventuale lavoro/ indirizzo di studio perché non ne ho le possibilità a livello economico. Sono così da sempre, ma il fattore depressivo sta peggiorando e ne sono consapevole, ma tolto questo, come faccio a fare in modo che le mie emozioni si accendano e che mi importi di me stessa e degli altri?

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Miglior risposta 11 DIC 2023

Gentile Isabella,
quanto descrive sembra rientrare in quella condizione di ridotta consapevolezza e competenza emotiva che è conosciuta come "alessitimia" e che comporta incapacità di riconoscere e descrivere i propri stati emotivi e quelli altrui. In tal caso non si tratta quindi di non provare emozioni quanto piuttosto di non saperle descrivere ed esprimere.
Lei parla anche di un probabile stato depressivo per cui a maggior ragione è consigliabile intraprendere un percorso di psicoterapia (preferibilmente cognitivo-comportamentale) per un miglior inquadramento diagnostico e scelta terapeutica che può includere in tal caso anche una integrazione farmacologica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 OTT 2023

Buongiorno Isabella,
Ritengo che, innanzitutto, sia necessario fare un po' di chiarezza rispetto ai termini diagnostici che ha utilizzato. La dicitura "depressione" è già stata utilizzata da qualche professionista nei suoi confronti?
Difatti, questa etichetta diagnostica si applica esclusivamente quando si accompagna anche una determinata sintomatologia (pianto, ipersonnia/insonnia, mancanza di appetito/iperfagia, etc).
Nel suo caso, potrebbe anche trattarsi di un semplice distacco dalle emozioni. Molto spesso, la condizione che lei sta vivendo, per quanto portatrice di sofferenza, ha anche dei suoi vantaggi spesso inconsci. Ad esempio, il distacco dalle emozioni che lei sta vivendo (e che la portano a non avere il controllo di queste ultime, veda per la rabbia) può portare anche a non sentirsi passivo/in balia degli aspetti emotivi. Allo stesso modo, la sensazione di distacco/disinteresse nei confronti degli altri potrebbe rispondere ad un suo bisogno di eccezionalità/sentirsi diverso.
Ovviamente, prima di confermare queste ipotesi sarebbe necessario un percorso di psicoterapia breve che comprenda bene la sua situazione e possa dunque aiutarla a risolvere i conflitti che in questo momento sta passando.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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5 OTT 2023

Gentile Isabella,
se da una parte la descrizione che lei fa di sé stessa è molto severa e racconta di un'apatia, di un appiattimento emotivo, di un distacco dal mondo, d'altra parte, tutto ciò avviene all'interno di un meccanismo di comunicazione (messaggistica) diretta a dei terapeuti.
Questo è un buon segno e le dovrebbe fare capire che, pur in un processo di "raffreddamento", lei stessa, più o meno direttamente, è in cerca di un polo di contatto umano e di comunicazione emotiva importante, per capirsi, per salvaguardarsi.
Non interrompa questa possibilità che lei si sta dando. Oltretutto, ha un'età strepitosa per poter ambire a "grandi manovre" di cambiamento o, meglio, al piantare dei semi in un terreno che ha tutto il tempo di far germogliare quelle idee.

Cerchi il dialogo, parli, si racconti.
Scelga chi più la ispira, con la massima serenità.
Un grande in bocca il lupo per tutto
Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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3 OTT 2023

Gentile Isabella, grazie di aver condiviso con noi il suo vissuto. Dalla sua metafora "le emozioni si accendano" emerge il fatto che ad un certo livello lei è consapevole di provare emozioni e di quali queste siano, per cui le potrebbe risultare utile un percorso in cui imparare a riconoscerle quando si presentano ed averne piena consapevolezza. L'affiancamento da parte di un/una professionista potrebbe essere funzionale anche alla gestione delle emozioni all'interno delle relazioni in modo da migliorare le sue interazioni sociali e costruire legami più duraturi.
La saluto con una riflessione: il "non volere niente" è comunque volere qualcosa. Discostarsi dallo stereotipo di "come si dovrebbe essere" non è necessariamente un male, ci apre solo spazi di manovra nel trovare quello che realmente "vogliamo essere".

Le auguro il meglio e rimango a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
Saluti

Dott.ssa Miriam Stefano

Dott.ssa Miriam Stefano Psicologo a Padova

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21 SET 2023

Buongiorno Isabella,
sono d'accordo con i miei colleghi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, dove poter trovare uno spazio protetto per poter indagare il vissuto sofferente che riporta.
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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20 SET 2023

Cara Isabella,
mi piace molto la metafora che hai usato alla fine "accendere le emozioni", dal tuo racconto sembra proprio che la tua vita sia spenta,in bianco e nero e che tu abbia voglia di porre fine al grigiore e colorare le pagine della tua storia. Mi arriva tanta solitudine dalle tue parole. E penso che sia comprensibile provare sentimenti di vuoto e avere la sensazione che la propria vita non abbia senso, più persone di quante non immagini sperimentano il tuo stesso vissuto.
Ma non c' e solo vuoto dentro di te, dimostri una grande determinazione e hai colto il punto chiave "rianimare le emozioni" per poter stare meglio. Inoltre hai persone a cui tieni che sono intorno a te e su cui puoi contare. Queste sono delle ottime premesse!
Penso che possa essere utile nel tuo caso intraprendere un percorso di psicoterapia ed eventualmente valutare col tuo/colla tua terapeuta se sia il caso di farsi sostenere anche da un aiuto farmacologico, coinvolgendo uno psichiatra.
Purtroppo e per fortuna le sensazioni che riporti hanno una base neurobiologica ovvero chimica. Purtroppo perché per andare dallo psichiatra e fare uso di psicofarmaci dobbiamo combattere con lo stigma culturale che vi aleggia intorno e per fortuna perché un piano farmacologico che agisce quindi sulla chimica del nostro cervello funziona e insieme alla terapia della parola può veramente fare la differenza e aiutarti a riaccendere le tue emozioni!

Ti auguro di vivere una vita piena di colori sgargianti!
A proposito di emozioni e colori: hai mai visto Inside Out? Te lo consiglio!

Per qualsiasi domanda o dubbio mi puoi scrivere,
un abbraccio,
Sofia

Dott.ssa Sofia Pieri Psicologo a Borgo San Lorenzo

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18 SET 2023

Gentile Isabella,

considerando quello che dice le suggerirei di cercare, nella sua città, un terapeuta sufficientemente accogliente con il quale esprimere tutti questi vissuti di inadeguatezza, ed esplorare l'origine di tutto questo.
Chiedersi come mai ha appreso alcune strategie (e non altre) per adattarsi al mondo che la circonda è fondamentale, ma ci vorrà del tempo, abbia pazienza.
Arrivati a questo punto, di sicuro il ventaglio di emozioni a sua disposizioni si amplierà.

Resto a disposizione,
Dr. Silvio Pellegrini

Dott. Silvio Pellegrini Psicologo a Bologna

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18 SET 2023

Buongiorno Isabella,
lei scrive che se volesse potrebbe avere tutto ....ma non vuole niente , in questo momento .
Alla fine scrive che vorrebbe alcune emozioni dentro di lei si accendessero e che le importasse di se stessa e degli altri.
Alcune emozioni è da tanto che non le percepisce , come la tristezza e la felicità, però riesce a sentire la rabbia .
C'è una parte di lei carica di rabbia , che si fa sentire in modo preciso , e immagino che ci siano altre parti, che per ora non
riescono ad esprimere la loro voce.
Ogni emozione ha la sua particolare intonazione ,e ogni parte dentro di noi ha la sua voce , che vuole essere ascoltata.
Se volesse approfondire e ascoltare meglio alcune parti interiori , sono a disposizione , sia on line che dal vivo.
Cordialmente.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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18 SET 2023

Buongiorno Isabella, lei fa una descrizione molto attenta della sua questione, dimostra di avere un ottimo insight. Dice anche che tale consapevolezza però non basta, giusto. A questo punto, visto che ha tutte le carte in regola ed è nell'età migliore per farlo, le consiglio di maturare l'idea di intraprendere un percorso psicoanalitico, che mi pare molto indicato nel suo caso. È necessario che lei insieme al professionista si apra piano piano al suo mondo interno, sensazioni, ricordi, sogni, e impari a prenderne le misure, in questo modo con il tempo può usare il germogliare di tali competenze acquisite per riuscire ad incuriosorsi anche alla vita nel mondo esterno. Resto a disposizione per ulteriori informazioni. Un caro saluto. Dr Pilia

Dott. Simone Pilia Psicologo a Roma

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18 SET 2023

Gentilissima Isabella, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue difficoltà. Ognuno di noi prova emozioni e sensazioni differenti e in modi e intensità molto personali. Avere delle differenze così marcate nei confronti degli altri non è un fattore di per sé negativo, lo diventa quando questi comportamenti procurano disagio evidente in chi li attua. Si percepisce, in questo caso, come le difficoltà che sta provando legate alla sua consapevolezza emotiva le stiano procurando evidente disagio, sia individualmente che socialmente, e quindi è il caso di provare ad intervenire. Lei ha ben chiaro quale siano le sue difficoltà, quali emozioni neccessitino di più analisi e quali comportamenti vorrebbe indagare, ed è un bene: una chiara consapevolezza dell'obiettivo da raggiungere aiuta sicuramente ad affrontare il processo nella sua interezza. Le consiglierei di intraprendere un percorso con un professionista che possa aiutarla ad approfondire tutto questo, in modo tale da non cadere nella confusione che una situazione come questa può causare.
Rimango disponibile per ulteriore supporto.
Le auguro il meglio.

Dott.ssa Chiara Morandi
Le auguro di

Chiara Morandi Psicologo a Seriate

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18 SET 2023

Buongiorno Isabella, credo sarebbe importante rivolgersi ad uno/a psicologo/a innanzitutto per fare una valutazione psicodiagnostica puntuale per comprendere se è effettivamente in atto un processo psicopatologico, come lei stessa ritiene, e il particolare stile di personalità che potrebbe indurla ad avere un particolare approccio alla vita e alle relazioni, nonché convinzioni non usuali che però non necessariamente sono patologiche.
Conoscersi bene, anche negli aspetti originali ed eccentrici è importante per giungere ad accettare se stessi e ad adattare il proprio modo di essere al mondo, senza intaccare la propria autostima e senza farsi travolgere dalla rabbia quando le cose non vanno come sperato.
Una volta sviluppato questo quadro psicodiagnostico, i suoi comportamenti acquisiranno un significato più chiaro. In particolare, gli accessi di rabbia, potrebbero essere rivelatori di ciò che per lei ha importanza e del suo modo di gestire le emozioni negative.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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18 SET 2023

Buongiorno Isabella,
Dalle sue parole, in realtà, emergono alcune delle emozioni che pensa di non riuscire a provare: sembra spaventata e confusa dalla sua situazione attuale e la scelta di condividere parte della sua storia dimostra la sua voglia di iniziare a prendersi cura di sé per riuscire a migliorare il suo benessere psicofisico.
Sta attraversando un'età importante, ricca di cambiamenti e nuovi adattamenti e forse è proprio il sovraccarico che la porta a pensare di non riuscire a gestire adeguatamente le sue emozioni.
Bisognerebbe approfondire maggiormente la sua storia personale, familiare e relazionale per trovare e attivare le risorse necessarie a farle affrontare meglio questo periodo, e si potrebbe fare in un ambiente personale e protetto come quello offerto da una terapia individuale che possa aiutarla ad affrontare e riconoscere passo passo le sue emozioni.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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17 SET 2023

Buongiorno Isabella
intanto lei, scrivendo questa lettera, dimostra de ha iniziato ad interessarsi a se stessa, poi alcune emozioni le prova e l'intensità di un rapporto a lungo termine e così pure per la rabbia. Poi ad alcune persone ci tiene per cui conosce anche questa emozione di legame. Bisogna poi vedere se realmente lei non conosce tristezza ,ansia e felicità o non ha imparato a riconoscerle e si nega, inconsciamente, anche quelle. Lei si nega anche una possibilità di provare interesse per qualche attività ,o lavoro, a priori, dicendo che se anche li trovasse , non riuscirebbe a perseguirli, in virtù della sua condizione economica (che sarebbe in questo caso l'università). Lei scrive che se vuole può avere tutto, non vuole allora avere condizioni economiche migliori per permettersi, eventualmente, qualche ramo del sapere rappresentato dalle università? Trovare una attività lavorativa aumenterebbe le sue condizioni economiche al meglio e non sarebbe un peggioramento di esse. Per quando riguarda il non legarsi sentimentalmente a nessuno, lei, dicendo che tutti sono di passaggio nella sua vita ,rischia di non provare un sentimento duraturo in quanto già lo nega dentro di se', dicendo che si stanca dopo un po', e,senza volerlo, lei si mette già nella condizione di vedere dopo quanto tempo si stancherà del rapporto e getterà via "il giocattolo". Tutto è di passaggio nella nostra vita, la vita stessa e di passaggio tra la nascita e il fine vita. A parte i primi anni e la vecchiaia, se ci si arriva, il tempo che ci è dato vivere si può spendere cercando cosa vogliamo di preciso da noi e, a seguire, dagli altri. Seguire qualche forma di volontariato non richiede espressamente preoccuparsi degli altri/e, semplicemente si occupa (e non si pre-occupa) di alcuni bisogni altrui. Inoltre non le viene chiesto di partecipare emozionalmente in queste attività e può interrompere quando vuole.
Occorrerebbe dialogare sulla storia della sua vita e individuare il o i fattori che hanno contribuito a far nascere in lei questa apatia generica, perché é come se lei si fosse anestetizzata alle opportunità che il vivere offre ed ora, in base a cosa e come si descrive, l'anestetico sta cominciando a perdere l'effetto e lei inizia a sentire che non vivendo le sue capacità e abilità, i talenti che senz'altro ha, non riesce a a partecipare al gioco della Vita. Cerchi di fare attenzione a dove lei perde il senso del tempo che passa (ascoltando musica,parlando con le amicizie, passeggiando o correndo ecc.) e questa sarà un'indicazione verso cosa le può interessare ed iniziare a sviluppare questo interesse. Nella Vita non vi é un senso di per sé, questo glielo diamo noi in base a cosa facciamo cosa pensiamo e come ci rapportiamo con noi stessi e ciò che ci circonda. Scriva (visto ch ha il pregio della sinteticità, da come scrive) con matite colorate chi é Isabella, che non vuole nulla ma ha voluto scrivere e far partecipe di cosa prova a dei/delle professionisti/e in campo psicologico, scriva cosa la stanca nelle persone. Forse é un misto di forme di paura che la spingono a non volere, perché vi é il timore di non riuscire ad ottenerlo. Se lei sente che sta andando verso un momento depressivo contatti al più presto un centro di aiuto psicologico della sua città, anche l'ASL si occupa di questi aspetti a cui vanno incontro giovani utenti.
Lei semplicemente scrivendo ha dato inizio alla sua rinascita.
Se lo ritiene utile mi può contattare

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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17 SET 2023

Gentile Isabella,
trovo interessante la tua affermazione riguardo il non avere interesse per te stessa e gli altri, in quanto mi sembra in contraddizione con l'essenza stessa della tua richiesta: il desiderio di voler essere interessati a se stessi e agli altri non è forse di per sè un interesse verso di essi? Evidentemente a qualche livello questo interesse c'è, ma non lo avverti. Tu stessa affermi che non sentendo le tue emozioni, non riesci a sentire neppure quelle altrui. Dunque penso che il fulcro sia proprio questo: imparare a comprendere e a riconoscere le proprie emozioni. Per fare ciò sicuramente la via elitaria sarebbe quella di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuti a entrare in contatto con ciò che provi e a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stessa e del tuo corpo, ma puoi anche pensare di mettere in atto alcune attività: ad esempio la mindfulness può aiutarti ad aumentare la consapevolezza delle proprie emozioni e a migliorare la capacità di regolarle, a concentrarsi sul momento presente e osservare i propri pensieri e sentimenti senza giudizio; potresti pensare di scrivere un diario in cui riportare le attivazioni fisiologiche (anche piccole) percepite durante la giornata cercando di dare un nome a quelle emozioni e legarle all'evento scatenante; potresti leggere qualche libro o svolgere qualche training di gruppo che ti aiuti a sviluppare la tua intelligenza emotiva.
Spero di esserti stata utile e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un abbraccio e in bocca al lupo,
Valeria

Dott.ssa Valeria Passavanti Psicologo a Meda

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17 SET 2023

Gentile Isabella,
Sta attraversando una fase delicata della sua vita, nella quale avvengono dei cambiamenti importanti. Quello che lei descrive, ovvero un senso di distacco dalle sue emozioni, forse questo ci sta dicendo che ha bisogno del tempo per se stessa in cui prendersene cura. Potrebbe esplorare qualche suo interesse legato ad attività che la coinvolgono e la appassionano, cercare qualcosa di unico che la farebbe esprime al meglio.

Dott. Cristian Conforti Psicologo a Rende

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17 SET 2023

Gentile Isabella,
Quello di cui lei dice qui spinge a consigliarle al più presto l’inizio di colloqui psicologico clinici volti ad intraprendere una rocciata psicoterapia. La psicoterapia in tal caso potrebbe constare sia di un intervento duale, sia di gruppo. In entrambi i casi, auspicando che questi siano paralleli, lei potrebbe fare esperienza di ciò che le accade internamente nel momento in cui si relaziona con l’altro, sia inteso come individuo diverso da sè sia come Altro inconscio, ovvero sconosciuto alla coscienza. Se il mondo emotivo si riduce ad un deserto, allora le emozioni sono disconosciute o negate e tornano indietro come portato depressivo sintomatologico. Anche nel deserto però, proprio sotto la canicola del sole rovente, si nasconde, come sappiamo, la vita che pullula e può riemergere per rinverdire il terreno e manifestare le sue prodigiose risorse. Quindi ciò che lei dice di non sentire, alberga relegato in posti remoti che debbono solo essere richiamati col tempo dell’ascolto in relazione.
Buon lavoro
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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16 SET 2023

Cara Isabella,
lei non è un alieno, ma una giovane adulta che vive un'epoca in cui non è sempre facile comprendere quella che è la strada da percorrere. Nelle sue parole leggo un senso di apatia perenne e continuativo, qualcosa che la accompagna da tempo e di cui non sa bene cosa farsene. Nonostante parli di un "non-senso", riconosco però, già dall'atto di scrivere questo messaggio, la voglia di far qualcosa per cambiare la situazione. Io credo che quel qualcosa debba iniziare da un percorso con un professionista, con il quale esplorare i significati di questo piattume che avverte e di questa difficoltà nel mantenere legami con gli altri. Ogni storia è diversa e rispondere con queste poche informazioni, sarebbe a dir poco riduttivo.
Rispetto al suo futuro in termini di studio e lavoro, la voglio rassicurare. Anche quando le risorse economiche scarseggiano, è possibile raggiungere i propri obiettivi, sebbene non senza sacrifici. Non si tratta di frasi fatte ma di una storia di molti, nella quale io stessa mi sono ritrovata, per cui le ribadisco che è possibile e spero che questo le dia conforto.
Le auguro di passare al passaggio successivo a questa prima richiesta, scegliendo un professionista che possa accompagnarla in questa esplorazione del suo mondo interno e delle possibilità anche del mondo esterno.
Rimango a disposizione eventualmente anche online, se dovesse servire.
A presto,
Dottoressa Cinzia Bono

Dott.ssa Cinzia Bono Psicologo a Torino

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16 SET 2023

Gentile Isabella,

La sensazione di distacco dalle proprie emozioni e dagli altri può essere molto difficile da gestire. La mancanza di connessione emotiva e la sensazione di non appartenere o di non essere interessata alla vita possono essere sintomi di diverse condizioni, tra cui la depressione o altri disturbi dell'umore.

È importante che parli di questi sentimenti con un professionista della salute mentale. Un terapeuta o uno psichiatra può aiutarla a comprendere meglio ciò che sta provando e a trovare modi per affrontare e gestire questi sentimenti.

La terapia può offrire un ambiente sicuro in cui esplorare le proprie emozioni e i propri pensieri, e può fornire strumenti e strategie per aiutarla a connettersi con se stessa e con gli altri.

Se sente che la sua situazione sta peggiorando, è fondamentale che cerchi aiuto il prima possibile. La salute mentale è importante e merita attenzione e cura. Non esiti a cercare supporto.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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16 SET 2023

Gentile Isabella,
Mi colpisce la precisione con cui descrive quelle che sente essere le sue difficolta'. In particolare riconosce di avere difficolta' nel provare emozioni. E se le provasse ma non avesse imparato a riconoscerle? Ci ha mai pensato? I suoi gentori come stanno in relazione alle proprie emozioni? Come reagivano invece alle Sue quando era piccola?
Uno spazio di supporto psicologico potrebbe aiutarla a sviluppare una migliore consapevolezza in merito al riconoscimento, accettazione ed espressione delle Sue emozioni.
Resto a disposizione online qualora volesse approfondire e o iniziare un percorso con me.
Dott.ssa Antonella Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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16 SET 2023

Salve Isabella. Da ciò che scrive si evince come questa apatia , questa alessitimia nei confronti degli affetti e delle relazioni abbia una natura prettamente difensiva.
Difesa da cosa? Difesa dal conflitto tra distanza e vicinanza. La paura di essere invasi dall' altro ed il vissuto di perenne solitudine e assenza di appagamento provocano sofferenza e vissuti di non senso . Come un perenne purgatorio.
Rimango a sua disposizione per un percorso ad orientamento psicoanalitico per una maggiore consapevolezza delle dinamiche alla base di tale conflitto al fine di fornire alla sua struttura intrapsichica una libertà per scelte più autentiche e funzionali.
Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Volpi Psicologo a Perugia

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16 SET 2023

Ciao Isabella, è coraggioso da parte tua condividere queste sfide e preoccupazioni. Ciò che stai descrivendo potrebbe richiedere un approccio olistico per affrontarlo. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a iniziare:

1. **Consulenza professionale**: La situazione che stai vivendo sembra complessa e potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare le tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue relazioni in modo più approfondito, offrendoti supporto e strumenti per affrontare queste sfide.

2. **Attività fisica e alimentazione sana**: L'esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata possono influire positivamente sul tuo benessere emotivo. Anche se al momento potresti non trovare interesse in nessuna attività, cercare di mantenere uno stile di vita sano può aiutare a migliorare il tuo umore.

3. **Mindfulness e meditazione**: La pratica della mindfulness può aiutarti a connetterti con le tue emozioni e a ridurre l'ansia. Puoi iniziare con semplici esercizi di respirazione o meditazione guidata per sviluppare una maggiore consapevolezza di te stessa e delle tue emozioni.

4. **Cerca interessi e passioni**: Anche se al momento non hai particolari passioni o interessi, potresti cercare nuove attività o hobby che ti suscitino curiosità. L'esplorazione di nuove esperienze potrebbe aiutarti a trovare nuovi scopi nella vita.

5. **Aiuto sociale**: Cerca di mantenere i legami con le persone a cui tieni. Avere un sistema di supporto di amici o familiari può essere fondamentale per il tuo benessere emotivo. Condividere le tue preoccupazioni con qualcuno di fiducia può essere un primo passo per migliorare la tua connessione emotiva.

6. **Auto-compassione**: Sii gentile con te stessa. Accetta che ognuno ha periodi di difficoltà nella vita e che cercare aiuto e lavorare su te stessa è un segno di forza, non di debolezza.

7. **Terapia farmacologica**: In alcuni casi, un professionista della salute mentale potrebbe raccomandare l'uso di farmaci antidepressivi o ansiolitici. Questi farmaci possono essere utili per affrontare la depressione e l'ansia, ma dovrebbero essere prescritti da un medico e monitorati attentamente.

Ricorda che il percorso verso il benessere emotivo può richiedere tempo e sforzo, ma è possibile fare progressi significativi. Cerca il supporto di professionisti della salute mentale per guidarti in questo percorso e per scoprire nuovi modi per connetterti con le tue emozioni e il tuo senso di scopo nella vita.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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16 SET 2023

Buongiorno cara
Mi spiace molto del tuo periodo, ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta! Prt superare le tue problematiche
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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16 SET 2023

Salve Isabella , prendersi cura di sé è un atto di amore, ritengo che e' utile che lei lavori sul riconoscimento delle proprie emozioni. E sulla sua rabbia , le consiglierei di pensare a un lavoro studio perché così può nutrire un maggiore interesse per le attività, può fare sport , può prendersi cura di sé stessa e vivere di conseguenza in maniera migliore la relazione con gli altri.
Pertanto le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per prendersi cura di sé stessa e degli altri.
Dottoressa Giovanna Moltoni

Dott.ssa Giovanna Moltoni Psicologo a Roma

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16 SET 2023

Gentile Isabella, il senso di alienazione che prova potrebbe essere legato a quello che lei riconosce come fattore depressivo tuttavia emerge anche il desiderio di smuovere il senso di smarrimento (?) che la coglie estranea 'al mondo'. Dedicarsi ad uno spazio di terapia personale potrebbe aiutarla ad esplorare la profondità di quella che comunque è un'emozione, forse di difesa o forse anche di difficoltà a riconoscer-si in grado di prendersi cura, di sé e delle sue relazioni. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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16 SET 2023

Cara Isabella,
intanto la ringrazio per aver condiviso il suo racconto in questo spazio dedicato.
Immagino sia molto difficile scontrarsi quotidianamente con gli stati d’animo che descrive.
Credo sia opportuno approfondire tutto ciò che racconta in una sede differente, è molto difficile attraverso una chat poterla aiutare concretamente.
I sintomi descritti possono avere molteplici significati ma per trovare il SUO significato occorre ascoltare e conoscere la sua storia personale.
Attraverso il colloquio clinico è possibile esplorare le dinamiche familiare e relazionali passate ed attuali, il contesto socio-affettivo, i livelli di autostima ed auto efficacia e molto altro ancora da cui non è possibile prescindere per elaborare quanto descritto e poterla aiutare.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico nel quale sentirsi accolta e sostenuta nella ricerca dei suoi significati.
Resto a disposizione, anche online, qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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