Mi chiamo Sara, ho 18 anni, tra poco 19 e sono una cattiva persona. Non lo dico con il tentativo di essere compatita, tutt'altro! La mia cattiveria, adesso molto attenuata, mi piace molto! Sono sempre stata una bambina perfida, mi divertivo a inventare strategie per far sgridare i miei compagni, a fare dispetti, far soffrire la gente, il tutto sotto le mentite spoglie di una bimba dal viso dolce e dai modi gentili che nessuno avrebbe mai potuto pensare fosse così stronzetta. Così è stato fino a qualche anno fa, ultimamente non sento più l'esigenza di comportarmi in modo crudele malevolo, cosa che per altro, come già detto, mettevo in atto subdolamente, cosicché la gente non se ne accorgesse ed anzi mi scambiasse per una brava e dolce ragazza. Non sono un mostro, anche io di tanto in tanto provo empatia ed amore per le persone, sono anche capace di compiere gesti di bontà piuttosto importanti, eppure provo una sadica soddisfazione dell'essere cattiva, e questo da quando ho coscienza di esistere. Fin da piccolissima. Pensate che io debba cambiare oppure continuare su questa strada?
Sono una persona terribilmente ansiosa, quando sono "cattiva" riesco a rilassarmi.
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17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Carissima Sara,
è chiaro ed espresso in modo esaustivo direi il tuo compiacimento nell'essere cattiva, o meglio perfida e subdola, come tu ti descrivi. questo lato sembra piacerti molto ed appagarti, perché dunque chiedi ad un sito di psicologi se sia giusto o sbagliato continuare su questa strada?
Non è chiara la tua posizione in merito a ciò che racconti, ti piace, va bene, ma che tipo di relazioni sei stata in grado di instaurare con amici e parenti, se questa tua soddisfazione ti ha mai creato o ti crea qualche problema, se qualcosa è cambiato, che tipo di sentimenti ti ha suscitato provare empatia... tutte queste cose non le racconti.
Il mio consiglio è di rivolgerti ad un terapeuta, forse hai delle domande alle quali non riesci a trovare una risposta...o forse è solo curiosità. attraverso un percorso di questo tipo potresti trovare la risposta che cerchi.
23 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Sara,
sarebbe interessante avere informazioni sulla tua infanzia e relative interazioni familiari, per comprendere le origini di queste tue tendenze sadiche.
Non è dato sapere se da bambina ti limitavi a fare dispetti ai tuoi compagni o se avevi anche il gusto di mutilare piccoli animali catturati!...
E adesso che hai 18 anni, che tipo di cattiverie fai per rilassarti?...
Se il tuo modo di fare è ancora egosintonico (cioè ti piace) potresti cercarti un fidanzato masochista continuando ancora su questa strada.
Se invece, come potrebbe essere, ti sta venendo la nausea, potresti iniziare una psicoterapia psicodinamica che ti consiglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Sara,
ci sono molti modi di reagire all'ansia e per una serie di motivi, il suo inconscio ha scelto quello di "fare del male" per riprendere il controllo della situazione. Ho parlato di inconscio, ma in lei c'è una grande consapevolezza di quello che fa e probabilmente anche una certa "intenzionalità" quindi mi verrebbe da pensare che sia "sulla partenza" per un lavoro su te stessa.
Non prova senso di colpa per quello che fa, ma probabilmente lei si interroga su quale sia il tiro, quale sia il livello a cui arriverà a fare del male per provare piacere.
Come i colleghi, suggerisco di provare a fare un percorso personale alla ricerca di un maggior contatto con se stessa, una maggiore sintonizzazione nelle relazioni umane e un diverso controllo dell'ansia che la induce a questi agiti.
Cordialmente
Dott.ssa Ilaria Raia
18 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara nel leggere ciò che hai scritto è evidente la tua sincerità nel riferire questo aspetto di te, tuttavia ho l'impressione che non hai imbarazzo nel parlare di questo tuo lato per così dire "crudele", quasi come se ne fossi compiaciuta.
Come hai detto sei capace di questo ma anche di atti generosi e benevoli...infatti in ciascuno di noi alberga sia il bene che il male.
Pare che per te conti molto di più il giudizio altrui poiché da quanto riferisci il vero timore sta nel fatto che gli altri possano "giudicarti" come una "persona cattiva".
Vista la tua giovane età sarebbe funzionale alla comprensione di alcuni aspetti di sè un breve percorso di colloqui psicologici.
Un saluto.
17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara loki
la cosa bella è che tu affermi che: "ora la tua cattiveria si è molto attenuata" e inoltre ci hai scritto e quindi ti sei saputa mettere nella condizione di un confronto reale con persone esperte.
Vedo positivamente anche il fatto che hai parlato di questo tuo comportamento in un modo molto realistico e anche sincero, non ho sentito compiacimento ma esposizione di fatti.
La tua è una personalità complessa e da studiare attentamente, da comprendere dal di dentro (e cioè attraverso le tue spiegazioni) perché a questo comportamento, se pur manifesto fin da piccola, delle spiegazioni debbono esserci e, arrivarci con uno psicoterapeuta sarebbe fondamentale.
Se non provi simpatia per gli altri non puoi provarla per te stessa e quindi al fondo c'è una grande disistima.
Nel nostro mestiere non siamo tenuti ad esprimere giudizi di alcun genere quindi quello che voglio dirti ora non è un giudizio ma un dato di fatto:
in una personalità la mancanza di un freno etico al fare del male in parole e, ancor più azioni, è sintomo di incompletezza e squilibrio.
Essere uomini, nel senso uomini e donne (ovviamente) comprende sentire vicinanza, partecipazione, senso sociale e collaborazione, in termini più alti: amore; la capacità di amare è la misura evolutiva più certa.
Ora tu, nonostante il tuo "assetto psicologico" sbilanciato in partenza, stai recuperando sul giusto versante.
Continua a farlo perché la via di evoluzione e di sviluppo corretta è quella che ti ho indicato sopra. Impegnati a migliorare e ad essere sempre più consapevole di comportamenti sani.
Un augurio in questo senso
Dott.Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta