Mi piace ciò che studio, ma a volte penso di aver sbagliato tutto
Salve,
frequento la laurea magistrale in psicologia clinica e mi chiedo se veramente io sarei in grado fare questo come lavoro. Ho sempre avuto problemi a comprendere le persone, soprattutto le loro emozioni a meno che non mi venissero comunicate in modo palese, mentre penso di riuscire a leggere decisamente meglio altri aspetti che riguardano più la loro personalità nel complesso e il loro modo di ragionare. Proprio per questa mia difficoltà e in generale per un interesse più ampio verso la comprensione della mente sono sempre stato affascinato dalla psicologia, il motivo principale per cui l'ho iniziata e per cui ho continuato con una magistrale è proprio l'interesse verso la materia in sé. Essendo quasi alla fine, purtroppo sono iniziati a sorgere mille dubbi sulla mia inadeguatezza. Questi dubbi sono amplificati dal fatto che ho anche molti altri interessi in ambiti differenti e a volte mi chiedo se non abbia sbagliato a seguire proprio questa passione e non un'altra. Conoscendomi, se avessi fatto un'altra facoltà sarei comunque a pormi questa domanda, ma il fatto di sentirmi inadeguato anche alla professione o comunque sentire di avere molti svantaggi a livello personale non fa altro che peggiorare le cose. Per me è molto difficile chiedere aiuto, l'ho sempre procrastinato e questo è paradossale visto ciò che studio. Desidero continuare dopo la laurea, soprattutto per vedere di persona un ambiente clinico e mi sono anche informato su alcune scuole di psicoterapia, ma c'è quella parte di me che desidera anche percorrere altre strade, ricominciare da zero un'altra facoltà completamente diversa di un ambito che mi interessa molto, anche durante il lavoro magari (e qua mi chiedo anche se sia realisticamente possibile lavorare come psicologi e frequentare anche altro). Non so se è solo un pensiero temporaneo dovuto a questo sentire negativo che provo o se è qualcosa che davvero desidero, per questo per adesso continuo dritto e lascerò che il tempo mi aiuti a comprendere di quale delle due opzioni si tratta, però è comunque difficile stare nel qui ed ora se continuo ad avere questo tarlo. Come se tutto questo non bastasse, la negatività generale mi porta a pensare ad altri aspetti che improvvisamente vivo come dolorosi, ad esempio il voto di laurea della triennale che è stato più basso di tutti i colleghi che conosco attualmente quando prima d'ora non ho mai avuto problemi con questo perché pensavo non mi interessasse nemmeno.