Mi ha lasciata ma mi vuole come amica
Buonasera a tutti, sono una ragazza di 20 anni che ha appena terminato una relazione di due anni con un ragazzo di 23. Ad essere precisi, mi ha lasciata lui, ma lasciate che vi racconti in breve la storia:
ci siamo messi insieme dopo un breve periodo di amicizia. La nostra relazione era perfetta, avevamo interessi comuni, ci piaceva uscire insieme e fare moltissime cose, ci amavamo molto. Avevamo anche delle piccole discussioni: la maggior parte di esse era dovuta a dei miei atteggiamenti, in quanto tendo a voler avere sempre ragione, ad essere ossessiva oppure a decidere per tutti. Le discussioni venivano risolte, io mi impegnavo a migliorare ma non era facile per me. Tutto ciò è andato avanti fino a due settimane fa, quando dopo un litigio stupido che ci ha portato ad una separazione di un paio di giorni, lui ha detto di essere arrivato al limite, di essere “pieno”. Durante questo litigio, ha realizzato di essere stato manipolato per due anni, di essersi annullato per me: ha detto che, di conseguenza, ha perso il sentimento d’amore per me e mi ha lasciata. Io ci sono rimasta molto male, anche perché solo pochi giorni prima di essere lasciata, avevo di intraprendere un percorso psicologico per migliorare questi aspetti di me. Mi ha lasciato in maniera molto calma, non ci sono stati eccessi di rabbia, anzi ha addirittura pianto perché gli dispiaceva farmi del male in quel modo, ma ha detto che ha dovuto farlo per sé stesso. In tutto ciò, ha detto che vuole rimanere mio amico: come accennavo noi siamo in comitiva insieme, quindi ci vediamo spesso. Ha detto di tenerci infinitamente a me, di pensare a me e di preoccuparsi, semplicemente non prova più quella scintilla che lo legava amorosamente a me. Io sono disperata: lui mi manca tantissimo, era perfetto. Piango ogni giorno. Non sono arrabbiata con lui, so che al cuor non si comanda, ma odio il fatto che abbia perso il sentimento proprio quando io ero decisa a migliorare e penso costantemente che non sarei a questo punto se mi fossi decisa prima. Gli ho più volte chiesto se questo suo voler rimanere amici potrebbe portare ad un nuovo inizio tra noi, magari dopo che avrò migliorato i miei atteggiamenti: lui ha categoricamente detto che adesso una cosa del genere non può succedere (“la sua porta è chiusa” ha detto), ma che (giustamente) non sa cosa succederà in futuro, sa solo che ora come ora può darmi solo amicizia. Siamo usciti una sera con la comitiva e lui è sempre stato con me, pur mettendo in chiaro che non voleva che le sue azioni fossero fraintese. Io, cari dottori, non so cosa fare: vederlo la sera in comitiva e dimenticarlo credo sia impossibile. Dovrei rinunciare alla sua amicizia per rimuovere il dolore dal mio cuore oppure dovrei accettarlo come amico e sperare sempre in un suo cambio di idea? So che razionalmente è più ragionevole la prima opzione, ma non faccio altro che pensare ai milioni di momenti belli trascorsi insieme e a come lui possa aver dimenticato tutto ciò e come possa aver perso il sentimento ciò che provava per me. Inoltre, temo possa rimanerci male se scelgo di non vederlo totalmente per un po’ (oltre al fatto che per me sarebbe estremamente difficile). Sono in estrema difficoltà!