Mi ha lasciata perché vuole stare da solo
Mi chiamo Antonella, ho 32 anni e il mio ex 31, ci conosciamo da più di un anno ma abbiamo iniziato a frequentarci da 4 mesi. Io non mi ero mai innamorata prima, forse solo una volta, lui usciva da una relazione traumatica durata 6 anni ma sono passati 4 anni dalla rottura. I nostri primi appuntamenti non sono mai durati meno di 8 ore, il tempo scorreva e noi non ce ne rendevamo conto. Il nostro era un rapporto a distanza. Io vivo in Toscana lui a Roma per lavoro ma entrambi abbiamo origini campane. Non abbiamo mai sofferto i km, ci sentivamo spesso, ci vedevamo tutti i fine settimana e io facendo un lavoro che mi permetteva di lavorare in smart spesso stavo anche 10gg a casa sua. Sono stati 4 mesi ma sono sembrati 4 anni. Lui ha una serie di problemi economici che gli appesantiscono la vita e per questo alcune volte abbiamo discusso ma è stato sempre un confronto pacato e costruttivo mai un litigio. È stato sempre molto premuroso con me, si è aperto, ha pianto, mi ha raccontato tanto di se, mi ha detto che io gli miglioravo la vita, che ero la donna ideale, che mi vedeva nel suo futuro, mi ha sempre sostenuta in ogni progetto o problema e io ho fatto lo stesso con lui! L'unica cosa che io gli recriminavo erano le tante belle parole e i pochi fatti, avrei voluto piccoli gesti, come il preparami la mia torta prefarita o cucinare per me visto che è un cuoco. Dimostrarmi che "ti penso" non era solo una frase. Dopo 3 mesi di tante belle parole io ho iniziato a legarmi sempre più e se esprimevo poco i miei sentimenti, da lì un giorno l'ho chiamato e gli ho detto che mi mancava e che non sopportano di stare lontana da lui! I 20 giorni successi è cambiato, ci sentivamo di meno e lo sentivo strano quando poi eravamo insieme tutto tornava normale fino a quando 20 giorni fa io gli ho fatto presente di nuovo che lo vedevo assente e lui mi ha detto "non posso darti di più, devo stare da solo,devo risolvere i miei problemi da solo, non c'è nessun altra, tu sei importante per me, ma devo stare da solo, non voglio trascinarti nei miei problemi, questo non è un addio" Da lì ci siamo sentiti perche io avevo cose a casa sua, ci siamo visti e mi ha riferito le stesse cose. L'ho chiamo il 24 dicembre, la sera dopo essere stata a casa sua a prendere le mie cose e gli ho detto che io non lo avrei cercato perché rispetto la sua decisione, lui mi ha detto ti cercherò sicuramente io domani e mi farò sentire io, non l'ha fatto. Mi ha scritto un messaggio di auguri a capodanno io non avevo resistito alla sua mancanza e due GG prima lo avevo chiamato e lui nel messaggio di auguri mi dice, "lo so che mi hai chiamato, avremo sicuramente modo di parlare". Ho risposto ai suoi auguri e due giorni dopo l'ho chiamato ma non ha risposto gli scritto un messaggio dicendo "vorrei dirti tante cose" e da lì, mi sto facendo forza per non cercarlo. È passato quasi un mese dalla rottura il 6 novembre. I suoi amici e colleghi mi dicono che non parla con nessuno, che sta chiuso in casa e che non è più allegro come quando stava con me, che è cambiato. Tutti mi dicono che io sono stata l'unica in 4 anni dalla precendente relazione che ha presentato ai suoi genitori e che prima di me c'erano solo tante, ma tante di passaggio per 24 ore. Io mi sento legata emotivamente a lui e non so come uscirne