Matrimonio bianco

Gentile lettore,
dovrebbe far in modo che sua moglie abbia una motivazione a parlare di questa difficoltà, cioè dovrebbe trovare quella leva, qualcosa che farebbe in modo da decidere di risolvere la situazione, anche se dicesse che non sente più il desiderio sessuale, ma l'importante è parlarne assieme, e ovviamente non la critichi ne la giudichi qualsiasi cosa esca fuori dalla risposta, le dica che accetterà quello che avrà da dire.
cordiali saluti
dott. r. Tavolieri

Gentile Renato,
sarebbe interessante sapere come è stata la qualità della relazione sessuale nei primi 10 anni di matrimonio.
Sarebbe anche interessante sapere cosa l'ha convinta ad aspettare altri 10 anni prima di porsi e porre il problema.
E' chiaro che vi è la massima indicazione per una terapia di coppia ma visto che sua moglie si rifiuta persino di aprire l'argomento, può cominciare lei stesso ad intraprendere una psicoterapia.
Sarà poi il terapeuta, conoscendo la sua storia e seguendola passo passo, ad indicarle come interagire con sua moglie per cercare di sbloccare la situazione e magari coinvolgere anche lei in terapia o comunque accompagnarla fuori da questo impasse.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Carissimo,
Dopo tanti anni in cui si sono accumulate difficoltà comunicative e di relazione con l'Altro, immagino quanto possa essere difficile prendere in mano la situazione. Tuttavia è necessario farlo, non avrebbe senso aspettare altri 10 anni.
Il primo passo è riconoscere che il problema è di entrambi, qualora fosse soltanto lei a porlo come tale, diviene automaticamente della coppia.
Una volta affrontato seriamente senza tergiversare è possibile trovare la strada per rimettersi in gioco come coppia, se entrambi avete un orizzonte affettivo comune. Una terapia di coppia con uno psicoterapeuta e sessuologoi clinico sarebbe un grande beneficio per voi.
Alternativamente, senza un cambiamento, dovrà capire singolarmente ciò che sente di volere.
Cari saluti
Dr,ssa Courrier

Caro Renato,
ciò che lei descrive sinteticamente è l'esperienza di molti. Per capire come mai siate arrivati ad una impasse di questo tipo occorre ripercorrere la vostra vita affettiva all'interno di un percorso di coppia. In modo molto banale potrei dirvi che solitamente il rifiuto del sesso può esservi per un' educazione rigida o religiosa o per scarso desiderio sessuale.
Cosa può fare? Solitamente è uno dei due coniugi a impugnare il problema e a mettere un aut-aut all'altro. Il primo passo è quello di parlarne apertamente, riconoscendo che il problema esiste ed è di entrambi. Anche se lo fosse per un solo polo della coppia, il problema diventa della coppia. Riconoscere un problema e riconoscere che vi sia una sofferenza nell'altro è il primo passo per comunicare. Sareste già a buon punto. Se scoprite di avere un obiettivo comune (riprovare una relazione coniugale che sia soddisfacente per entrambi da un punto di vista affettivo) rivolgetevi ad uno psicoterapeuta che tratti problemi di coppia e che sia preparato sui temi di sessuologia clinica.

Caro Renato, hai aspettato parecchio prima di affrontare, anche con te stesso, il problema. Ti potrei consigliare una terapia di coppia, se tua moglie fosse d'accordo. Prova a parlarne serenamente, ma decisamente, con lei. Falle presente che è un'esigenza fondamentale per te avere una regolare vita sessuale. Siete ancora giovani e, come sessuologa, possi dirti che seguo coppie settantenni che hanno una regolare e soddisfacente vita sessuale. Prova a ventilare la possibilità che tu potresti rivolgerti altrove e vedi come reagisce, magari questo espediente può smuoverla, chissà??? Auguri dr. Annalisa Lo Monaco