Come posso aiutare mia sorella dal marito aggressivo

Inviata da Carola · 9 lug 2017 Violenza di genere

Salve ho una sorella di 30 anni sposata da circa 5 e con una bambina di 4 anni. Vive a 300 km da casa con suo marito. È praticamente sola. La sua reazione non va bene fin dall inizio in quanto il marito l ha sempre respinta e denigrata. Ora le alza anche le mani. L ha allontanata da noi per paura che lei ci raccontasse. Ora ha ripreso a confidarsi con me e i nostri genitori dopo averlo coperto per lunghi mesi e aver finto che tt andava bene. Ci ha raccontato che regna indifferenza in casa e frequenti litigi violenti. Offese e umiliazioni. Il tutto viene assistito da mia nipote che è diventata molto aggressiva e per fortuna ci racconta il disagio vissuto in casa. Mia sorella sa che dovrebbe lasciarlo ma non trova il coraggio e si sente vittima mentalmente della situazione. Dice che si sente inutile e non in grado di reagire. Secondo lei come possiamo aiutarla? Lui a quanto pare è bipolare e aggressivo...se cerchiamo di avere un dialogo appare sereno ma poi si vendica con lei. Grazie

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Miglior risposta 10 LUG 2017

Gentile Carola,
dispiace dire che anche sua sorella ha sbagliato molto nell'aver sempre coperto gli atteggiamenti violenti del marito che andavano segnalati fin dall'inizio!
Ora evidentemente sua sorella è arrivata al limite della sopportazione e dovrebbe aver capito che, anche se in ritardo, occorre agire senza ulteriore indugio.
Sarebbe il caso che lei ed i suoi genitori convinciate entrambi che è necessario intraprendere al più presto una psicoterapia di coppia nella speranza di recuperare gradualmente una situazione di normalità ed evitare iter molto più dolorosi per tutti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 LUG 2017

Gentile Carola,
comprendo il suo dolore per la situazione che sua sorella sta vivendo. Qualche altro membro della famiglia potrebbe può convincere suo cognato ad avviare un percorso terapeutico? Sua sorella, a sua volta, è disposta a farsi aiutare? Sarebbe opportuno un intervento in tempi brevi, visto che non solo la coppia ma anche la bambina stanno risentendo del clima relazione inadeguato e violento.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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10 LUG 2017

Salve
la situazione è delicata perchè alterare questo malsano equilibrio senza essere certi che la donna sia pronta poi ad allontanarsi e soprattutto allontanare la figlia da questo contesto familiare, rischia un effetto boomerang.
In questi casi particolari occorre la collaborazione di psicoterapeuti familiari e avvocati, per questo, occorrerebbe che si appoggiasse a una struttura idonea per la difesa della donna.
Le relazioni abusanti intrafamiliari vedono quasi sempre una donna che si è "rassegnata" è paurosa e in tal senso collude con il partner aggressivo, spesso senza accorgersene anche perchè spessissimo ne dipende interamente da un punto di vista economico, dato che è prassi degli abusatori, stringere il cerchio delle relazioni dell'amata/o fino a isolarlo/a completamente.
E' una situazione che necessita intervento urgente, perchè se la bambina manifesterà sintomi a scuola potrebbero segnalarli agli assistenti sociali.
Dipende quindi anche se sua sorella vuole fare una terapia, può permettersela e andarci quando lui non c'è ed è capace di non dirglielo, perchè in genere, per vasta esperienza nel settore, quando questo tipo di persone scoprono che qualcuno potrebbe svegliare la loro bella addormentata, fanno di tutto per impedire che si allontani da loro.

D.ssa Silvia Michelini Psicologo a Roma

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10 LUG 2017

Buongiorno Carola,
le consiglio di parlarne bene con sua sorella ed accompagnarla quanto prima ad un centro antiviolenza o un consultorio della sua città. In questo modo è possibile pianificare bene la situazione e le azioni da fare. Si sentirà gradualmente più forte e meno sola nell'affrontare questa situazione.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma

Dr. Ilaria Albano Psicologo a Milano

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10 LUG 2017

Buongiorno Carola,
credo che il passo più utile da affrontare con sua sorella sia di rassicurarla sulla vostra vicinanza e supportarla nel chiedere aiuto al Consultorio più vicino e/o Centro Antiviolenza. Se la sorella non si sente in grado di affrontare questo passo , come troppo spesso comprensibilmente succede, è utile perlomeno un allontanamento, soprattutto se voi famigliari la aiutate in questo, per poi proseguire con una richiesta di colloquio al Consultorio. La situazione va affrontata e cambiata proprio perchè c'è una figlia che va tutelata assolutamente, oltre alla propria persona. Le violenze subite paralizzano. Bisogna muoversi per non paralizzare una famiglia intera. Un grosso e caro augurio.

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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10 LUG 2017

Buongiorno Carola,
di fronte alla violenza l'unica cosa che si può fare è allontanare le vittime dal carnefici e fare si che entrambe le parti accettino di fare un percorso di cura e di riequilibrio. Sua sorella e sua nipote da un lato e suo cognato dall'altro. Per fare ciò è necessario che sua sorella e suo cognato abbiano consapevolezza del disagio che stanno vivendo e vogliano realmente affrontarlo. Ed è necessario tutelare la piccola. Provate a rivolgervi ad un centro antiviolenza dove potrete trovare tutte le indicazioni e i sostegni per affrontare concretamente questa situazione.

Dott.ssa Maura Lanfri Psicologo a Forlì

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