Litigi e urla

Inviata da Alessia · 25 ott 2022 Terapia di coppia

Buongiorno,
Voglio ringraziare in anticipo per le risposte. Sono una ragazza di 36 anni e sono assieme al mio compagno da quasi 2 anni. Rapporto super intenso, interessi in comune, penso sia la persona della mia vita, una persona umanamente squisita. Tuttavia col tempo ho capito quanto lui non sia propriamente aperto al dialogo, al minimo accenno di disaccordo fa per andarsene, come se evitasse il confronto. Ogni volta che si arrabbia furiosamente (per motivi futili incolpando me che avvio appunto discussioni per motivi banali) fa per prendere le sue cose e andarsene e questa cosa a poco a poco mi logora. Io ho spesso analizzato le dinamiche delle nostre discussioni, a volte ho sbagliato io che con alcuni atteggiamenti ho ‘alimentato’ certe situazioni, riconosco i miei difetti (a volte se mi offendo metto il muso e so benissimo che è un atteggiamento da migliorare e ci sto provando) ma sto cercando di fare un lavoro per individuare da parte mia quali sono le cause di certe liti fuoriose e ‘disinnescarle’. A volte riesco a schivarle ma non sempre sono così brava. Tuttavia mi trovo spesso a discutere con lui perché non capisce magari il mio punto di vista, non ammette certe cose evidenti, non si mette nei miei panni e attribuisce la responsabilità di ogni lite a me. Al di là di questo, se mi sento di segnalare qualcosa vengo spesso punita con urla disumane, si arrabbia se sono convinta di ‘qualcosa’. Grida al telefono o di persona come un matto poi mi chiede scusa e dice che lui non vuole fare soffrire le persone in questo modo ma senza farsi un autoanalisi e capire se può fare qualcosa per migliorare, anzi. L’ultima volta mi ha detto : se succede di nuovo significa non andiamo d’accordo e devo andarmene definitivamente perché nella mia precedente relazione non mi è mai capitato di litigare così con qualcuno. Ma ci credo poco. E nemmeno a me in passato è capitato che uno mi urlasse così. Io poi ho un carattere mite, sono una persona calma e ragionevole… non sono propriamente assertiva ma mi sforzo di esserlo ma non riesco a calmare certe cose e non capisco cosa c’è in me che non va, vorrei tanto finissero questi episodi. Voglio inoltre sottolineare che è un pochino egocentrico, lui monopolizza la relazione è il nostro tempo libero tendendo a fare le cose che piacciono a lui… lo assecondo in tutto, non so che fare per lui eppure mi devo sentire così. Penso che niente giustifica l’aggressività e l’urlare in questo modo, manco avessi fatto chissà che. A volte pure se gli faccio domande di troppo, cose da matti. Grazie infinite per la vostra attenzione, se ci sono dei libri che potete suggerirmi li accetto col cuore.

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Miglior risposta 26 OTT 2022

Cara Alessia, potresti provare a leggere un libro sul narcisismo, visto che dalla tua descrizione si intravedono alcuni tratti. La domanda è: perchè? per capirlo meglio, per gestirlo, per aiutarlo... Non credo sia la strada giusta, già hai descritto una modalità con la quale tu cerchi di adattarti, gestire, prevenire determinate situazioni o discussioni. è questo quello che vuoi? Una relazione non paritaria dove le volte che non riesci a gestire la situazione ti tocca sorbirti le urla e prenderti la colpa? Consiglierei invece di parlarne in modo da essere consapevoli dei problemi che ci sono e superarli insieme, eventualmente con una terapia di coppia oppure ognuno in un suo percorso, altrimenti non c'è più la coppia, lui diventa il tuo oggetto di studio e tu la persona su cui lui scarica le sue frustrazioni.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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1 NOV 2022

Cara Alessia inizio la mia risposta riportando le tue parole: "Rapporto super intenso, interessi in comune, penso sia la persona della mia vita, una persona umanamente squisita". Leggendo la tua lettera mi viene spontaneo chiedermi/ti cosa c'è di umano e di bello in una relazione di questo tipo? Penso che potresti aspirare a qualcosa di meglio, il rispetto in qualsiasi tipo di relazione viene prima di ogni cosa e qui di rispetto non ne vedo. Come tutte le donne che hanno relazioni con soggetti narcisisti patologici cerchi il focus del problema nei tuoi comportamenti quando in realtà l'unica tua responsabilità è quella di restare in una relazione "malata". I narcisisti patologici simulano interesse ed attenzione per la persona che desiderano ma fondamentalmente non hanno alcuna considerazione per l’altro/a, appaiono generosi ma la generosità è solo un modo per trarre gratificazione dal riconoscimento che viene dal/la partner. All'inizio della relazione, nella fase di conoscenza è impensabile presagire cosa riserva il futuro ma con il tempo la relazione è destinata al deterioramento.
Ti suggerisco di trovare la forza di farti aiutare per porre fine a questa relazione che con il tempo potrebbe rivelarsi ancora più devastante.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma /online

Dott.ssa Maria Assunta Consalvi Psicologo a Roma

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26 OTT 2022

Buongiorno Alessia, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzo della sua storia.
La situazione che descrive è per lei sostenibile sul lungo periodo? Mi sembra di intuire fra le righe delle sue parole che la risposta sia no, ma mi piacerebbe fosse la persona della mia vita.
Questa idea rischia di farla sentire un pochino incastrata in una dinamica che d'altra parte riconosce non sana, le urla, gli evitamenti, le fughe, sentirsi addossare le colpe, adeguarsi a tutto.
Può valutare l'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico per sé e mettersi al centro dei suoi pensieri, non come accontentare l'altro e tenerlo stretto a sé, ma come e se sia possibile stare bene nella relazione.
Può eventualmente pensare anche di proporre un percorso di coppia al suo compagno, sottolineando il disagio comune nei momenti frequenti di conflitto.
Tenga presente che potrebbe non essere disposto e a quel punto deve mettere in conto di farlo lei per
sé.
Mi rendo disponibile ascoltarle, ascoltarvi, dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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26 OTT 2022

Gentile Alessia, capisco le sue difficoltà, purtroppo come lei intuisce una relazione in cui non ci si sente liberi e si ha la costante sensazione di camminare sulle uova non è molto appagante.
Inoltre sembra che il carico o l'incarico di "disinnescare" le discussioni sia passato unicamente a lei, anziché accogliere una discussione come un momento di confronto per entrambi.
In una relazione non ci dovrebbe essere questo squilibrio e il peso non dovrebbe essere portato da una persona sola.
Purtroppo credo che un libro non sia sufficiente a questo punto.
Le posso consigliare di prendere in considerazione un percorso di sostegno psicologico individuale per sé stessa. Così che lei si possa occupare del suo benessere. Se il suo compagno è disponibile potreste valutare anche una terapia di coppia, ma ho la sensazione che sarà difficile trovarlo aperto al confronto.
Non trascuri il suo sentire e si ascolti.
Rimango disponibile per lei se avesse bisogno di me.

Un caro saluto,

Dott.ssa Irma Bassani

Dott.ssa Irma Bassani Psicologo a Firenze

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26 OTT 2022

Cara Alessia,

non è un buon libro che fa la differenza se vive conflitti di questo tipo all'interno della sua relazione. Piuttosto, vi invito a intraprendere un percorso di psicoterapia sistemico-relazionale, finalizzato a individuare e sciogliere i nodi che hanno origine dalle vostre rispettive famiglie e altri contesti di appartenenza in cui siete inseriti.
Sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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26 OTT 2022

Cara Alessia, se il tuo fidanzato si arrabbia
per cose futili e in modo aggressivo credo che sia un problema che deve affrontare lui. Tipico mi sembra l'atteggiamento delle domande che sono percepite come domande di troppo.. È probabile che abbia problemi di aggressività e di violenza che è bene le affronti con uno specialista. Se ci sono problemi di violenza come pare personalmente consiglierei prima una terapia individuale per lui e solo in seguito di coppia, ma se già stai facendo un lavoro personale meglio ancora.
Ti auguro buone cose
Sono a disposizione
Dott.ssa Anna Botto

Dott.ssa Anna Luisa Botto Psicologo a Genova

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26 OTT 2022

Salve Alessia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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