Lasciata dopo 5 anni
Salve, sono una ragazza di 26 anni e circa 7 giorni fa sono stata lasciata dal ragazzo con cui sono stata 5 anni. Ci siamo conosciuti il primo anno di università e siamo cresciuti insieme, provenivamo entrambi da situazioni simili e sembravamo anime gemelle, ci capivamo, passavamo quasi ogni giorno insieme, sembrava davvero che ci fossimo incontrati per un motivo. Ero felicissima, sempre sorridente. Il primo anno siamo stati benissimo, con molti alti e bassi ma ci vedevamo già in un futuro lontano insieme, eravamo i nostri punti di riferimento. Tuttavia già nei primi mesi di conoscenza io ho trascurato un aspetto che sapevo che sarebbe diventato insostenibile, ossia la sua rabbia esplosiva per tutto, nei confronti dei miei sbagli di poco conto o più importanti, ma nei litigi arrivava ad urlare e quasi a stordirmi per quanto fosse alta la sua voce, o se arrivava proprio al limite colpiva oggetti o li lanciava per terra, questo capitava in quasi tutti i litigi che sono aumentati negli ultimi due anni. Questo mi portava a mettermi subito sulla difensiva, ci portava ad insultarci anche pesantemente a vicenda, e capitava spesso che lo lasciassi perché per me era l’unico modo per fermare quella sua reazione, ma poi tornavamo sempre insieme di nuovo. Io mi sono colpevolizzata molto perché lui mi disse che ero io che lo portavo a quel punto, che avevo degli atteggiamenti che lo portavano ad esplodere in quel modo. I litigi erano diventati così insostenibili che lo avevo quasi costretto ad andare in terapia e la psicologa li disse che aveva sicuramente problemi nel gestire la rabbia, aveva fatto qualche seduta ma non era cambiato quasi nulla, era cambiato solo il non arrivare a insultarsi ma le urla c’erano lo stesso nei litigi. Nell’ultimo anno ogni pretesto era buono per litigare, avevo “paura” di fare o dire qualcosa di sbagliato perché non ce la facevo a riaffrontare litigi del genere, e quindi quando ci vedevamo mi saliva quasi l’ansia, era più un posto di litigio che di pace nell’ultimo anno, nonostante continuassi ad amarlo e sperare che questi litigi potessero essere costruttivi, potessero arrivare a farci conoscere al meglio e star bene un giorno, però sembrava sempre che fossi io a portarlo a quel “punto di non ritorno” in cui urlava senza fermarsi per molti minuti, come per scaricare tutto quello che avesse e poi una volta finito era stremato e si chiudeva nel suo silenzio con il mal di gola e senza voce. Inoltre in quest ultimo anno ci vedevamo solo il sabato o la domenica perché io studio altrove e torno nel mio paese solo il fine settimana, ma sembrava quasi un peso vedermi, una forzatura, mi disse anche che gli davo più noie che giornate serene ed era un po’ un peso per lui vedersi con me perché tanto si arrivava a litigare per ogni cosa. Inoltre lui era sempre stanco per il lavoro e non era più propositivo, voleva sempre stare in casa e quando proponevo di uscire poi mi rinfacciava che lo aveva fatto solo per non litigare con me e che lui voleva restare a casa. Insomma si litigava per tutto, e per questo motivo non so nemmeno se ero io il problema o lui, ho fatto alcune seduta giorni fa da una psicoterapeuta proprio perché non riesco a capire cosa sia giusto o sbagliato in quello che faccio, e lei mi ha rassicurato dicendomi che le sembro una persona anche molto calma e sicuramente questo ragazzo ha molto problemi nel gestire le emozioni. Poi qualche giorno fa mi ha lasciato dicendomi di essere stanco, che non ce la faceva più a litigare, era stanco di tanti atteggiamenti, si sentiva non capito come se pretendessi sempre troppo ( ossia uscire una/ due volte a settimana o fare qualcosa di diverso dallo stare in casa). Non mi sembrava di chiedere troppo. Quindi mi ha lasciato con una lettera di addio e da allora non ci siamo più sentiti. In questi 4 anni proprio per la sua rabbia l’ho lasciato infinite volte ma poi siamo sempre tornati insieme, ora è la prima volta che lo fa lui ma mi ha detto che non sarebbe tornato indietro e che era un addio e questo lo penso anche io perché era da un mese che mi stava facendo capire di essere stanco di stare con me. Io ci sto malissimo, penso ai progetti costruiti insieme, dovevamo fare un viaggio quest estate e sarei andata anche a convivere con lui, e ora siamo sconosciuti, ma forse è meglio, forse la sua rabbia esplosiva mi stava consumando molto mentalmente. Non so come affrontare il dolore, mi sento sola, era il mio punto di riferimento e mi sento davvero morire ogni giorno, non riesco a mangiare o fare nulla, una parte di me sa che è stato giusto lasciarci, ma ci sto malissimo e non so come affrontare il tutto, sento che non passerà mai