Sono un ragazzo di Napoli, ho 33 anni, e come tanti ragazzi oggi per lavorare mi sono dovuto trasferire a Milano. Ho una bambina con la mia compagna, stiamo insieme da 4 anni e lei da quando ha ripreso a lavorare a tempo pieno non abbiamo più tempo per stare insieme. Oltretutto la bambina toglie altro tempo e litighiamo spesso. Per di più a me non piace vivere qui vorrei tornare nella mia terra per stare più vicino alla mia famiglia. Abbiamo fatto una richiesta di trasferimento ma lei nell’ultimo periodo sembra aver cambiato idea sul trasferirsi e la cosa mi fa stare tanto male. Litighiamo spesso per queste due questioni. Lei si sente oppressa da me perché le chiedo di togliere del tempo dal lavoro per dedicarne di più a me. A volte non ci capiamo e finiamo per litigare pesantemente
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14 FEB 2024
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Gentile Giovanni,
occorre innanzitutto fare due considerazioni :
a) probabilmente la sua compagna è di Milano o comunque non è di Napoli;
b) è stato lei a cercare lontano da Napoli lavoro e autorealizzazione formando anche famiglia.
Per questi motivi non può chiedere alla sua compagna il trasferimento se questa decisione non è condivisa.
Quanto alla riduzione del tempo disponibile per la coppia a causa del lavoro e dei compiti genitoriali si tratta di un disagio comprensibile e diffuso che richiede una riorganizzazione gestionale della relazione sulla base della buona volontà di collaborazione e di amore reciproco.
Per facilitare questo processo riorganizzativo può essere utile un percorso di psicoterapia di coppia o anche individuale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 FEB 2024
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Gentile Giovanni, nelle sue parole ci sono più elementi di conflitto e di tensione: il trasferimento ed il desiderio di ritornare, la coppia e l'essere genitori, il lavoro di sua moglie e la richiesta di riavvicinamento. Tutto questo ha una ricaduta sulla vostra coppia, oltre che su di lei, la sua compagna e la bambina. Si dovrebbero approfondire queste dinamiche in seno alla progettualità di coppia e al senso di frustrazione suo e della sua compagna. Un percorso di terapia è sempre un dono che facciamo a noi stessi. Potrebbe anche, Giovanni, decidere di prendersi uno spazio individuale (...) mi sembra di cogliere tra le righe tanta sofferenza e senso di impotenza da parte sua. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
19 FEB 2024
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Gentile Giovanni, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo al cercare di mantenere un equilibrio familiare, ma anche legato alle discussioni che ha con la sua compagna.
Da come scrive, il desiderio di trasferimento sembra più suo che della sua compagna, per lo meno attualmente, quindi questo crea inevitabilmente contrasti tra voi; quello che mi sento di suggerirle è di valutare un percorso psicologico, possibilmente di coppia, al fine di rielaborare il vostro vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che vi supporti, le risposte che cercate.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
19 FEB 2024
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Buongiorno, mi spiace per quello che riporta, immagino sia pesante da vivere. Qual'è la sua richiesta? Ha pensato di affrontare un percorso psicologico individuale e/o di coppia per affrontare queste problematiche?
17 FEB 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Giovanni,
vivere insieme alla persona che si ama è certamente una delle cose belle della vita. Certo non è sempre facile, anzi in generale è una cosa difficile. Credo che voi due dovreste fare una lista composta da due colonne, a sinistra mettere i pro e a destra i contro rispetto alle scelte che rappresentano lo stare al Nord o al paese. Quando avete di fronte i pro e i contro, sarà più facile prendere una decisione che non metta in crisi la famiglia. Se viene difficile anche così decidere potete rivolgervi ad uno psicoterapeuta analitico che vi aiuti a risolvere le vostre questioni nel modo più agile possibile.
Colgo l'occasione per augurarvi un buon percorso e rimango a vostra disposizione per altri chiarimenti.
Un caro saluto
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
15 FEB 2024
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Gentile Giovanni,
La tensione tra il desiderio di ritornare alle proprie origini e le esigenze lavorative e familiari crea conflitti nella vostra relazione. È cruciale comunicare apertamente e cercare di capire le prospettive di entrambi. Trovare un compromesso che rispetti i bisogni di ognuno può aiutare. Dedicare tempo specifico per discutere, esplorare soluzioni flessibili per il lavoro e la vita familiare, e considerare il supporto di un consulente di coppia potrebbero essere passi costruttivi verso il miglioramento della situazione. Ricordate l'importanza del vostro legame e lavorate insieme per trovare un equilibrio.
15 FEB 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giovanni, grazie per la sua condivisione. Comprendo la difficoltà della gestione degli impegni lavoro-famiglia, spesso il lavoro porta a delle scelte che risultano essere sacrificanti. Sicuramente, l’arrivo di una bambina implica una riorganizzazione della coppia e il conseguente passaggio alla famiglia, non sempre lineare.
Per quanto riguarda la decisione del trasferimento, è importante che lei e la sua compagna esprimiate reciprocamente i vostri bisogni e necessità, per capire se si possa trovare insieme un punto di contatto.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere utile per ristabilire il vostro equilibrio.
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità.
Ricevo a Torino e online
Dott.ssa Laura Galati
14 FEB 2024
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Gentilissimo Giovanni, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto per lei sia faticoso e difficile convivere con idee riguardo il futuro diverse dalle sue. Credo che intraprendere dei colloqui di coppia potrebbe aiutare lei e la sua compagna a provare a trovare un punto di incontro, nonchè delle riflessioni comuni e condivise circa il vostro futuro familiare.
Resto a disposizione!
AV
14 FEB 2024
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Buongiorno Giovanni,
intanto grazie per aver esposto qui la sua situazione.
Ogni cambiamento richiede una grande capacità di adattamento. Risulta fondamentale che lei possa costruire un dialogo positivo con la sua compagna, esprimendo tutto ciò che lei pensa e sente. Le vorrei ricordare che molto spesso quello che facciamo nel tentativo di risolvere un problema non fa altro che mantenerlo e alimentarlo.
Sicuramente, intraprende un percorso psicologico con un professionista, la aiuterebbe a riacquisire un migliore equilibrio.
Resto a sua disposizione per qualsiasi dubbio e/o chiarimento,
Dott.ssa Gloria Casella
13 FEB 2024
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Gentile utente
I cambiamenti e le sfide della vita spesso ci pongono davanti a situazioni le quali sembrano non avere via d’uscita.
I bisogni personali e di coppia, le nuove fasi di vita in una relazione, possono mutare e portare a momenti di spaesamento. La comunicazione tra compagni di vita è importante, non solo riuscire a parlarsi ma anche ad ascoltarsi. Il suo vissuto e quello della sua compagna sono legittimi poiché non è semplice trovare nuovi equilibri sia nel ruolo di partner sia nel ruolo di genitori.
Nonostante le difficoltà sta cercando aiuto per stare meglio e sta proseguendo con le migliori strategie attuabili in questo momento. Sono diverse le riflessioni che potrebbero guidarla in una maggiore comprensione del suo vissuto. Il supporto di un professionista potrebbe aiutarla in questo senso. Se anche la sua compagna dovesse sentire questa necessità, un percorso di coppia potrebbe darvi molto.