la mia storia
Salve a tutti, dopo qualche tentennamento ho preso coraggio e sono riuscito a descrivere la mia situazione.
Attualmente mi sento perso, non ho una direzione. Sono uno studente di Ingegneria chimica al 1° anno fuoricorso.
Non sostengo esami da un anno, l'ultimo esame l'ho superato a luglio 2022. Vi scrivo perchè voglio raccontarvi la mia situazione che mi opprime e non mi fa vivere serenamente.
Ho sempre sofferto di ansia, da piccolo dall'età di 12 anni venivo bullizzato, e proprio in quel periodo ebbi la mia prima crisi..Avevo pensieri compulsivi, intrusivi, negativi, arrivai a dubitare addirittura sul mio orientamento sessuale. Era l'inizio del Doc. La situazione migliorò drasticamente quando cambiammo città coi miei genitori e quindi anche scuola. Ero "guarito".
I primi anni di superiori furono duri, anche lì preso di mira e bullizzato. A casa mia non si è mai vissuta una situazione pacifica, sin da bambino ho imparato a leggere bene le situazioni e a sapere sempre come comportarmi in qualsiasi circostanza. I miei litigavano molto spesso, ricordo la figura di mio padre come estremamente severo, bastava poco per farlo innervosire e scaturire la sua ira. Con lui attualmente non ho un gran rapporto, è un rapporto indifferente, freddo, nessuno dei due cerca l'altro e a noi sta bene così. Ogni tanto si scambia qualche chiacchiera.
Mi son sempre sentito io sbagliato, quando ero piccolo e mi faceva vedere i compiti mi stordiva a furia di urla e grida. Probabilmente è questa la causa del nostro rapporto freddo, i miei tutt'ora vivono assieme quindi "stanno assieme" ma è come se fossero separati in casa, io paragono la loro relazione ad una macchina che percorre una strada rettlinea, piana senza acceleratore. Va avanti per inerzia.
Quindi io crescendo, ho sempre avuto la mia autostima e, continuo ad averla, sotto i piedi. Non mi sono mai visto all'altezza di niente, nonostante agli occhi degli altri apparivo brillante specialmente nello studio. Aggiungiamoci anche il fatto che ho una leggera balbuzie, non è grave ma mi pesa. Probabilmente è dovuta all'insicurezza che mi porto dietro da bambino. Passano gli anni, tra DOC (principalmente pulizia, e di controllo) , tanto studio e vita semi normale di un adolescente. Uscivo ogni tanto con i miei amici, mi facevo vedere sorridente anche se magari non era così. Ma mi iniziavano a pesare alcune situazioni...Non ero mai stato fidanzato nonostante fossi un bel ragazzo e mi vedo tutt'ora come un bel ragazzo.E la balbuzie inoltre anche se leggera non riuscivo a superlarla, vi lascio immaginare cosa accadeva durante le interrogazioni che per me era un momento di grande ansia. Nel frattempo mi diplomo con un voto alto e mi candido come uno dei migliori della classe.
Ma arriviamo al succo, l'inizio dell'università.
Nell' anno accademico 2018-2019 mi iscrivo all'università tra tante indecisioni alla facoltà di Ingegneria. (i miei volevano che mi iscrivessi alla facoltà di Chimica perchè sostenevano che non ero in grado di superare gli esami di matematica ad ingegneria ).
Inizio con tante difficoltà, vado a fare lezioni private da un prof di matematica per preparami bene per l'esame di analisi matematica 1. Do tutto me stesso e riesco a superarlo, accumulando stress e ansia a più non posso. Dopo averlo superato seguo i corsi del secondo semestre, ma mi lascio un pò andare.. Ero mentalmente stanco. Passano i mesi e mi preparo per l'esame di analisi due. Vengo bocciato all'ultimo appello della sessione estiva, vengo umiliato dalla professoressa dopo che mi ha tenuto per ore all'orale. Di ritorno dalle vacanze,avendol'anno precednete superato solo due esami, ritorna l'indecisione..Continuo con ingegneria riseguendo il 1 anno o cambio facoltà? Nel frattempo scopriamo che mia mamma ha un tumore e che deve essere operata. Passa qualche mese, mia mamma sta bene dopo l'operazione per poi guarire col tempo e io decido di continuare con Ingegneria..Mi son sempre detto che la strada difficile porta più soddisfazioni. Inizio quindi l'anno accademico 2019-20 e scoppia la pandemia..Il mio doc peggiora drasticamente fino a compromettere determinate azioni della mia vita quotidiana.Non volevo andare in bagno per non pulirlo ogni qual volta lo utilizzavo. Ci impiegavo ore per puliro. Nonostante ciò quell'anno universitario va tutto sommato bene e riesco a portarmi a casa diversi esami tra cui alcuni anche con bei voti. Inzia il secondo anno di università, mi sentivo uno studente univeristario in carreggiata, ma il secondo lockdown da il suo colpo di grazia. Non potendo uscire, non potendo fare nulla che riguardasse le relazioni sociali mi deprimo. Non potevo vedere i miei amici, non avevo una ragazza , ero vergine e l'unica felicità mia erano i social, il cibo e la playstation. Non mi riesco a concentrare più nello studio. Anche se mettevo il telefono da parte, prendevano il sopravvento i pensieri con le mie fantasie di cose mai fatte che avrei voluto fare. il secondo e 3 anno passano principalmente così, faccio solo 5 esami, ingrasso di 10kg e non mi vedo più bene con me stesso. Il doc non sembra mollare presa nonostante abbia iniziato una terapia d auno psicologo ma che non ha portato benefici. Arrivamo a luglio 2022, inizio a lavorar come cameriere nei weekend, e da li intravedo uno spiraglio di luce. Vado a lavorare in una località estiva e li la mia vita cambia, faccio esperienze con le ragazze, conosco gente, inizio a vestirmi meglio e mi diverto molto tra amici e serate in discoteca. Ma una volta rientrato a casa dopo la vacanza-lavoro,mi cade di nuovo ilmondo addosso, capisco che bisogna affrontare i problemi. Parliamo di ottobre 2022, quindi in quest anno trascorso mi rimbocco le maniche, faccio sport perdo peso, mi vedo meglio e conosco più gente possibile, conosco ragazze e dal punto di vista sessuale perdo anche la verginità (il che mi causava imbarazzo)..Ma c'e sempre questa malinconia di sottofondo dovuta alla mia situazione universitaria. In questo anno provo a preparare un esame ,vado anche a ricevimento dal professore ma mi rendo conto di non rendere più bene come una volta nello studio, mi rendo conto che ho difficoltà nello studio e ciò per cui sto studiando non mi appassiona più, non mi piace più. Settimana prossima ho un esame tosto , il che è un esame che mi crea parecchie ansie e preoccupazioni e venni già bocciato all'orale una volta l'anno prima. Quest' esame mi sembra impossibile sia perchè ho difficoltà nella materia sia perchè il prof è un tipo particolare. Ho pensato a settembre di passare ad un altro ramo di Ingeneria e quindi seguire 2 e 3 anno e quindi vorrà dire 16 esami alla laurea , ma sono fortemente combattuto. Mi sento indietro rispetto ai miei amici che si stanno per laureare o che si sono già laureati. Non so che fare mi sento bloccato e non so come uscirne. D'altronde penso che però 11 esami li ho portati a casa e che erano anche belli tosti.
Sono una persona molto intuitiva, quando i miei amici o le persone che mi circondano hanno problemi chiamano me per risolverli..Riesco a risolvere i problemi degli altri, ma non i miei.
Mi sento perso, senza una direzione, sento come se avessi perso tempo quando non riuscivo a studiare per via del telefonino o dei miei pensieri, ma ciò che non capiscono gli altri è che avevo fame di vita. Di vivere le esperienze che tutti gli altri miei coetanei avevano vissuto prima di me e gradualmente, che io non avevo mai fatto. Inoltre gli esami mi creano un' ansia impressionante, il dover esporre principalmente, causa la mia leggera balbuzie mi crea angoscia. Da qualche settimana sto andando da una logopedista, mi ha detto che ci vuole tempo e non è detto che passi.
Chiedo scusa per essermi dilungato troppo, spero di ricevere un vostro riscontro e parere sulla situazione.
Grazie