La depressione in una storia d'amore a distanza, come affrontarla?
Sono una ragazza di 23 anni e quasi un anno fa ho iniziato una relazione con un ragazzo di 27. Fin da subito abbiamo riconosciuto l'uno nell'altra la nostra persona ideale e abbiamo provato per la prima volta sentimenti bellissimi, di amore puro. Nel momento in cui abbiamo iniziato questa relazione sapevamo che qualche settimana dopo lui sarebbe dovuto partire per andare a fare un dottorato in America, ma la cosa non ci ha spaventato perchè eravamo certi che non esistesse nel mondo nessun altro che avrebbe potuto interessarci. La storia procede a gonfie vele, ci siamo sempre sentiti vicinissimi nonostante la distanza e abbiamo iniziato ad amarci sempre di più, avevamo le nostre abitudini: ogni sera ci sentivamo e stavamo insieme per ore...quando d'un tratto accade una tragedia:suo padre muore tragicamente e lui è costretto a tornare subito qui. In quell'occasione di grande dolore mi confessa che qualche anno prima aveva sofferto di depressione maggiore, ma era riuscito ad uscirne...passiamo bellissimi momenti insieme, fino a quando non deve ripartire per l'America, al suo ritorno passiamo un mese bello e tranquillo, nonostante la tristezza del lutto...che inizia a farsi sentire piano piano, questa situazione va ad aggiungersi allo stress del dottorato, che lo induce a trascorrere quasi tutta la sua giornata in laboratorio per cercare di ottenere i risultati che il suo professore insistentemente gli chiede..lui avverte la pressione, che unita al peso del lutto ha un effetto distruttivo..inizia a non riuscire più a trovare il tempo per vivere la nostra storia come vorrebbe, inizia a non sentirsi all'altezza di darmi la storia che "merito"...mi confessa i suoi sentimenti e cerchiamo di andare avanti...per le vacanze di Natale torna a casa per qualche giorno, e non appena ci vediamo ritrova la speranza sulla nostra storia, quindi parte da qui di nuovo convinto che il nostro amore riuscirà a vincere su tutto. Una volta tornato lì, però, si rende conto di stare male e decide di andare dallo psicologo il quale gli dice che si trova in uno stato di depressione per fortuna non molto avanzato...cerco di stargli vicino, ma lui inizia a cambiare...vede solo nebbia e non riesce a vedere un futuro positivo per la nostra storia..adesso la distanza inizia a diventare un problema per lui, il pensiero che ci vedremmo due volte l'anno inizia a farlo stare male..così tutto inizia a vacillare...mi confessa i suoi pensieri, ma mi dice che nutre ancora speranza, che magari sono pensieri passeggeri..io mi faccio forza, perchè in cuor mio sento che, per l'amore che mi ha dato, vale la pena lottare per riaverlo con me..essere paziente, cercare in ogni modo di stargli vicino...ma le cose vanno solo a peggiorare, si arriva ad un punto in cui mi dice che è arrivato il momento di fare la scelta importante, mi dice che ne dobbiamo parlare al telefono e mi chiamerà..ma dopo tre settimane dice di non aver ancora trovato il tempo per chiamarmi, che è un periodo di fuoco..io gli scrivo, cercando di non essere pesante, di non assillarlo..semplicemente per fargli capire che ci sono, che gli voglio bene..ma lui molto spesso m'ignora, non risponde ai miei messaggi...e non è il tipo che farebbe mai una cosa del genere...quindi mi chiedo: come posso comportarmi per cercare di mantenere un rapporto con lui? È possibile che una volta passata la depressione lui possa tornare a provare i sentimenti di prima? La distanza non è mai stata un problema tra noi...lo è diventato adesso, che il mio fidanzato sta male e io non posso abbracciarlo...