Insoddisfazione perenne

Buonasera cara
Mi verrebbe da dire che non si parla di una persona in generale, ma di una in particolare e credo tanto dipenda dal vissuto proprio singolare e specifico. Le domande che pone sono molto specifiche e personali e una risposta generica rischia di svalutare la persona, la vita a cui fa riferimento in particolare.

Cara Luna,
Le ragioni per le quali ci si può sentire insoddisfatti possono essere molteplici.
Per esempio vivere una vita che non vada nella stessa direzione dei nostri valori potrebbe esserlo. Diversamente ci sentiremo più soddisfatti quando abbiamo chiari i nostri obiettivi, ciò che vogliamo concretamente raggiungere, così come abbiamo chiare le azioni specifiche che metteremo in atto per raggiungere concretamente obiettivi di valore. Ad esempio aiutare il prossimo può essere un valore centrale nella vita di una persona. Tale persona per vivere una vita appagante che si muova in direzione di tale valore decide di aiutare gli altri mettendosi a disposizione dei suoi amici nei momenti di difficoltà, facendo volontariato ecc...
Ovviamente tutti abbiamo valori diversi perciò la prima cosa da fare è chiederti quali siano i tuoi, che cosa conta davvero per te. Vedrai che iniziando ad agire in linea con ciò che consideri importante cambierà anche il modo di sentirti.
Utile potrebbe anche essere acquisire una consapevolezza maggiore su come interpreti la realtà. Senti di essere una persona che si butta giù facilmente e che tende ad avere una visione pessimistica delle cose? Spesso senza saperlo siamo vittime di bias di pensiero che possono avere effetti negativi su come ci percepiamo e come percepiamo il mondo.
Insomma come vedi il discorso è molto lungo. Il fatto che tu ricerchi un modo per uscirne mi fa pensare che potrebbe essere un momento giusto per affrontare questa situazione in un contesto più ampio che è quello della terapia. Ti invito a prendere appuntamento con me, se lo desideri per un primo colloquio online gratuito.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Salve, le sue domande per quanto concise abbracciano una quantità di temi e fattori molto vasta.
Risulta innanzitutto utile approfondire il significato personale di "insoddisfazione" e "vita insipida".

- Dettagliare quali siano pensieri/constatazioni, emozioni e sensazioni che si associano a tali vissuti di insoddisfazione e "insipidità" aiuta ad orientarci sulle motivazioni che generano questo stato spiacevole. Qual è il dialogo interiore che accompagna questi vissuti? cosa si dice fra Sé e Sé quando percepisce questo stato? A quali ipotesi, riflessioni, timori giunge lo scorrere dei suoi pensieri? che emozioni prova? Porre il focus sulla produzione cognitiva ed emotiva di quei momenti da informazioni fondamentali per capire cosa porta una persona a "incastrarsi" in certe dinamiche.

- In secondo luogo può essere molto utile comprendere in che momenti della giornata/ situazioni o ambienti questi vissuti sono più acuti, percettibili...dov'è? con chi? cosa si sta apprestando a fare o cosa dovrebbe o non dovrebbe fare?

- "Essere insoddisfatti di/da"...cioè l'insoddisfazione può apparire come diffusa (come sembra nella sua domanda) tuttavia è comunque identificabile anche in un' insieme di situazioni in cui si sperimenta tale vissuto: è utile dunque focalizzarci su situazioni significative. Sarebbe importante considerarle inizialmente una alla volta, in base a quelle che ci tornano alla mente, per poi risalire ai meccanismi comuni che innescano questo modo di percepire la vita.

- Infine, quello che descrive può essere riconducibile ad una marcata diminuzione dell'interesse o del piacere per quasi tutte le attività...questa caratteristica associata ad altre è parte di quadri in cui c'è un abbassamento importante dell'umore.

Ci sono quindi molti meccanismi che possono portare a tutto ciò e questi spunti di riflessione sono solamente alcuni dei passi che si possono muovere per delineare meglio il quadro e quindi uscirne: per fare questo percorso è molto utile (alcune volte indispensabile), essere accompagnati da un professionista adeguato che ci supporti e guidi nella valutazione, comprensione e nell'intervento delle dinamiche che creano disagio e sofferenza.

Cordialmente,

Hillary Pontalto