Incomprensioni sulle mie scelte di vita
Salve, sono G. e ho un problema bello grosso. Qualche mese fa ho voluto rendere partecipi i miei genitori della scelta che avrei voluto fare per la mia vita e la loro reazione ha decisamente deluso le mie aspettative. La mia scelta non sarebbe stata nemmeno definitiva, infatti avrei voluto intraprendere un percorso per discernere. Dall'iniziale stupore, comprensibile, alle romanzine e alle sfuriate, perchè a loro dire avrei voluto abbandonare tutte le nostre attività subito, quando avevo ben spiegato che sarebbero passati mesi prima di espimere un mio si più convinto. All'ultima sfuriata ho deciso di accontentarli, finire il mio percorso (sbagliato) di studi, nella speranza che loro potessero cambiare idea e aprire i loro cuori. Questo naturalmente non è avvenuto. Ogni volta che li rendo partecipi di qualcosa che vorrei fare e che esce fuori da quello che si aspettano loro per me loro ricominciano con le stupide sfuriate ricordandomi, o meglio imponendomi, di dover finire di studiare. Io non so fino a quando potrò resistere, infatti mai avrei pensato di dovermi rivolgere a voi. Talvolta hanno anche assunto decisioni per conto mio senza nemmeno consultarmi (ho 20 anni) ma per fortuna su questioni di poco conto, ma la situazione mi ha lasciato sconvolto. Hanno anche il vizietto di frugare tra le mie cose, da sempre in pratica, e la cosa mi suscita molto molto fastidio. Ho parlato con diversi amici che hanno intrapreso quello che vorrei fare io ed è emerso che effettivamente sto solo perdendo del tempo dietro a cose che faccio controvoglia, consapevole di non volerle fare, e che dovrei affrontarli direttamente. Il mio problema è che mi sento una schifezza al solo pensiero di un'altra sfuriata, ho perso il conto delle notti e dei giorni passati a piangere, e voglio loro un bene dell'anima, e non saprei proprio come pormi. Vi ringrazio