Come posso aiutare mio figlio? ha 20 anni, diplomato geometra, ma non intenzionato a intraprendere questo lavoro. Non ha intenzione di rimettersi a studiare, ma capisce che con il diploma conseguito non ha molte probabilità di poter trovare un lavoro decente. il problema è che dice di non saper proprio cosa fare e a che cosa eventualmente possa essere interessato, in quale campo e quale interesse... è chiaro che questo mette in crisi lui e noi come genitori. Come lo possiamo aiutare a capire quale è la strada che fa per lui? grazie mille....
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21 MAG 2013
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Cara Cecilia,
suo figlio è ancora molto giovane per capire del proprio futuro, le esperienze di vita, i fallimenti e i successi aiutano a orientarsi verso qualche strada.
Il consiglio che posso darle è sicuramente quello di far notare a suo figlio quali sono le sue attitudini, i suoi interessi non strettamente dal punto di vista professionale.
La cosa molto importante è che suo figlio deve continuare ad avere esperienze (non importa se esse possano essere negative) per imparare a conoscersi e trovare in questo modo la sua strada, il consiglio che gli si può dare è di fare una scelta!
31 MAG 2013
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Salve Cecilia, Suo figlio ha 20 anni e penso che dovrebbe essere lui stesso a postare questa domanda in questo sito. Forse prima di domandarsi circa il futuro professionale, ci si potrebbe soffermare sul passato (solo a titolo di esempio)
-perché Geometra?
-perché non ha cambiato durante il percorso?
-perché ritiene di non poter lavorare? io ho vari amici geometri che hanno iniziato a lavorare da poco.
Io farei volentieri un colloquio motivazionale con Suo figlio per far chiarezza sul passato, poi penserei al futuro.
In bocca al lupo
Dr.Francesco Riccardi Pesaro
23 MAG 2013
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Cara Cecilia,
è frequente che in una fase di "transizione" (scelta post scolastica) come quella che sta vivendo Suo figlio ci si senta disorientati e non si sappia cosa fare. A mio avviso ciò che potrebbe aiutarlo è usufruire di un servizio di orientamento, in cui possa essere supportato a riflettere sulle proprie attitudini e interessi e contestualmente avere una panoramica su ciò che offre il territorio a livello professionale. Questo servizio dovrebbe essere erogato, gratuitamente, anche presso i Centri per l'impiego della Sua zona. La invito ad informarsi in tal senso poichè potrebbe essere la soluzione giusta per Suo figlio. La saluto.
Dott.ssa Genovese Mariella psicologa psicoterapeuta
23 MAG 2013
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Cara Cecilia, di questi tempi è uno stato diffuso per i giovani di quest' età. Un tempo ai neodiplomati e neolaureati si dava un anno sabbatico. Gli europei andavano in America e gli Americani venivano in Europa, in altri casi giravano i Paesi limitrofi. Era una sorta di vacanza ma anche la possibilità di arricchirsi con nuovi stimoli, per poi tornare con idee nuove e spirito diverso. Ora più che mai diventa indispensabile uscire dal clima asfittico di questo Paese, perciò questo tipo di pratica può tornare utile, anche per creare quell' abito mentale di indipendenza dal tetto domestico. Per capire quale possa essere la sua strada un counseling può venire in grande aiuto.
22 MAG 2013
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Cara Cecilia, da quello che scrive mi pare di comprendere che il punto, al momento, non sia tanto quello di individuare la strada giusta quanto quello di aiutare suo figlio ad uscire dal "blocco" in cui si trova. Si tratta di innescare un processo attivo, di riflessione su di sè e sul mondo del lavoro, che molti ragazzi al termine degli studi non riescono ad affrontare con le sole proprie risorse. Nella mia esperienza ho constatato l'utilità di una consulenza psicologica breve con un professionista che opera nel settore dell'orientamento (per lavorare sul "blocco" e per approfondire competenze, interessi e potenzialità) abbinata ai servizi di orientamento del Centro per l'Impiego della sua zona (per informazioni, attività formative e supporto alla ricerca attiva del lavoro). Un caro saluto a lei e auguri a suo figlio!
21 MAG 2013
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Gentile Cecilia,
Suo figlio probabilmente sta attraversando una fase di disorientamento, deve compiere scelte importanti ma teme di sbagliare e in questo modo condizionare la propria vita. Nella scelta professionale giocano le proprie aspettative e desideri, le capacità e risorse ma anche i movimenti reali del mercato del lavoro e il tempo che si vuole dedicare alla propria formazione. In tutte le città esistono centri specializzati in” bilancio di competenze rivolti all’orientamento professionale e lavorativo” cui suo figlio può rivolgersi , per fare chiarezza su quale strada intraprendere.
Cordialmente
Dott.ssa Cristina Mencacci