Incomprensioni di coppia che generano tensione nel rapporto

Inviata da Alias 26 · 16 ago 2022 Terapia di coppia

Ebbene, innanzitutto grazie a qualsiasi professionista che abbia voglia di rispondere ,perché rispetto e ammiro il vostro lavoro.

Allora , siamo una coppia separata con un figlio piccolo di 4 anni, ma ci amiamo ancora. Viviamo lontano perché io non sopporto la sua famiglia e lei non se ne vuole andare da casa perché faceva da infermierina a tutti, tranne che a me. ( e anzi su di me riversava ogni asprezza della sua stessa condizione )Quindi la situazione è già bella tesa di suo perché mi manca il mio bambino e L avere un rapporto di coppia costante. Mancava totalmente dei fondamentali di base per istituire un rapporto di coppia, e a causa dei suoi gelosi non mi ascoltava. Dopo innumerevoli chiacchierate ho dovuto accettare la situazione e già qui il mio desiderio di averla cala molto. Il più delle volte mi riduco a far sì che comandi lei nei rapporti ( questo da quando è nato il bambino) ma lei se ne approfittava metteva in luce la nostra vita sessuale i suoi fratelli e sua madre ci deridevano, in più mi costringeva a stare sotto i suoi stupidi fratelli di 20 anni, quindi già ogni volta che la vedo devo soffocare il disprezzo. Poi pretendeVa che ci metto solo io energia nel rapporto, per dare forza ai fratellini e curare le follie della madre eccetera. Non sono poi riuscito a ristabilire L ordine della coppia dove sono anche io che comando e lei deve essere presente e partecipe invece di fare la furba. Chiamava provocandomi con un atteggiamento volto a possederla , ma allo stesso tempo ne aveva paura e mi dava del violento se solo ero me stesso. Ho perso coraggio e forze lei non ammette ma promette e mi lascia nel dubbio costante in più mi ha denunciato per violenza domestica , ma insiste nel voler fare sesso con me, ma io ormai ho troppa paura.
Si rifiuta di fare terapia di coppia e nega che qualsiasi professionista possa aiutarci, anche perché andando privatamente abbiamo trovato una truffatrice che mi spillava solo soldi e mi lasciava sempre nel dubbio. Adesso assume un atteggiamento più aperto è disponibile all ascolto , ma io sono stanco e sono stufo. Voglio una donna che sappia farsi prendere da me e dare, ma lei non so se riuscirà mai ad esserlo, chiusa nelle sue paranoie su di me. La vedrò dopo domani dopo due settimane che ha fatto di vacanza e non so come si comporterà con me, se prendo il controllo si sente impotente mentre se lo prende lei io accetto ma soffro lentamente. Come faccio a farmi ascoltare io non ne posso più di corteggiarla voglio sfogarmi senza che lei mi rompa costantemente sono stanco in più la denuncia penale( fasulla su di me perché io non sono violento) non ha fatto altro Che farmi fare passi indietro. Se non ci faccio L amore inizia a trattarmi di merda , se faccio L amore con lei mi tratta comunque di merda perché comanda lei ( solo per paura perché è sempre stata molto più accomodante prima della nascita del bambino). Non posso troncare rapporto anche se lei non si rende conto di essere una “toxic girl” su di me ormai. E io sono qui come un cretino ad aspettare che torni se stessa.
Come mi devo comportare per farla tornare accomodante come prima?

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Miglior risposta 17 AGO 2022

Buongiorno,
quanta sofferenza in queste parole e quanta rabbia emerge da questo suo racconto. Mi spiace molto per la situazione che si è venuta a creare con la sua compagna ma credo che Lei probabilmente stia inseguendo un ricordo o, una sua immagine chiara dei primi momenti della vostra relazione. L'innamoramento, le prime frequentazioni e tutte le emozioni legate all'aver conosciuto questa persona che un pò alla volta è diventata poi parte della sua vita. Dice di doverla riconquistare, corteggiare ma in realtà la vostra coppia non ha avuto l'evoluzione e la crescita necessaria a far si che questo rapporto potesse funzionare. La sua compagna è ancora troppo invischiata nella sua famiglia d'origine e questo non le permette di coinvolgersi nel modo adeguato in una relazione e nella creazione di una sua famiglia. Il problema non è tanto riaverla o riconquistarla quanto piuttosto cosa si può fare per poter stare insieme in modo diverso e più adeguato, rispettoso per entrambi e per il vostro bambino che ha tutto il diritto di avere dei genitori sereni e felici che lo accudiscono. Fino a che non ci sarà consapevolezza dell'importanza di creare realmente una relazione in cui non è il potere a dominare ma il reciproco rispetto e il riconoscimento l'uno dell'altra come componenti di una coppia che vuole condividere la vita assieme, non si può pensare a voi come una coppia realmente. Anche la modalità in cui si esprime la sessualità è sintomatica di un rapporto disequilibrato e insano, sembra quasi una continua lotta di potere e non un cercarsi perchè ci si ama o ci si vuole bene.
Se, come scrive lei all'inizio, vi amate veramente credo sia necessario farvi aiutare da qualcuno a gestire questa situazione. La sua compagna non vuole sentir parlare di terapia di coppia ma è comunque una mamma e credo che per il bene di suo figlio debba in qualche modo rendersi conto che è necessario cambiare questa situazione. Se questa consapevolezza non dovesse comparire credo che sia inutile continuare ad inseguirsi e farsi del male reciprocamente.
Le auguro ogni bene e per qualsiasi dubbio rimango a disposizione
Dott.ssa Loredana Luise

Dott.ssa Loredana Luise Psicologo a Ponte San Nicolò

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25 AGO 2022

Gentilissimo Alias 26

Lei scrive: "Come mi devo comportare per farla tornare accomodante come prima?"
Ipotizziamo che sia la Sua compagna a scrivere: "Come posso fare a fargli fare quello che voglio senza trattarlo come una merda?"

Una psicoterapia funziona solo per accedere ai propri conflitti, risolverli e procedere nella vita, senza alcuna pretesa di cambiare l'altro/a".


Le consiglierei un percorso personale volto alla scoperta delle Sue Risorse Interiori e alla ricerca di quanto si merita (una volta che, comunque, starà bene in compagnia di sé stesso). Il resto è "grasso che cola".

Cordialmente.

Dott. Ivano Ancora Psicologo a Torino

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23 AGO 2022

Mio caro il suggerimento che mi sento di darle è quello di farsi aiutare da un professionista. La situazione che racconta è molto ingarbugliata. Iniziando un percorso personale avrebbe l'opportunità di chiarire meglio i fatti e i comportamenti messi in atto dai vari attori che entrano in questa vicenda così da poterli valutare in modo inequivocabile cercando di trovare un rimedio valido per ciò che sta affrontando. Ripeto, per me un supporto psicologico è fondamentale.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi

Dott.ssa Maria Assunta Consalvi Psicologo a Roma

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18 AGO 2022

Buonasera Alias 26, quanta violenza psicologica... una situazione veramente sofferta! Da quel che racconta i sembra che la sua compagna abbia un problema piuttosto importante nel legame di attaccamento e se lei le va dietro questo diventa anche il suo problema. Innanzitutto se l'ha denunciata per violenza domestica osservi le regole che le avranno imposte e non la avvicini per niente. La cosa più logica sarebbe dotarsi di un buon avvocato ,almeno per regolare gli incontri con il minore , di cui lei ha diritto.
Per tutta la storia dolorosa sarebbe utile un percorso psicologico di sostegno e che la aiuti ad elaborare tutti questi vissuti. Forse l'unica possibilità è che lei vada per la sua vita e non faccia più da attenuatore della rabbia della sua compagna per non sapersi separare dai genitori. La dipendenza della sua compagna, che racconta, è curabile solo se anche lei fa un suo percorso evolutivo e sceglie la sua vita. Nel frattempo lei scelga la sua, per il suo benessere e per il bambino che c'è.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi cosa anche on line se lei non vivesse a Firenze.
Carissimi auguri
dott.ssa Silvia Chiavacci

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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17 AGO 2022

Buongiorno
la situazione è piuttosto complessa , ritengo che se le cose stanno in questo modo , sia importante per lei fare un percorso individuale , per poter comprendere come mai lei continua ad essere in quella che appare una relazione tossica. . C è molto astio nelle sue parole, e appare chiaro che si innescano giochi psicologici che hanno a che fare presumibilmente con la vostra storia personale. Per la terapia di coppia occorre una
Motivazione condivisa che qui non sembra essere presente. Il
Mio invito è quello di iniziare un percorso di psicoterapia utile a fare chiarezza su di lei e su cosa realmente mette in gioco in un relazione di questo tipo.

Dott.ssa Anna Rosa Del Grande Psicologo a Velletri

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